Un’altra pagina si chiude nell’industria dei videogiochi. A pochi giorni dalla fine del 2024, Hothead Games, storico studio canadese con quasi 20 anni di attività alle spalle, ha annunciato la cessazione delle operazioni. L’annuncio è arrivato tramite una dichiarazione del CEO Ian Wilkinson.
Fondato a Vancouver nel 2006 da Steve Bocska, James Ceraldi e Joel DeYoung, ex dipendenti di Radical Entertainment, Hothead Games aveva iniziato la sua avventura sviluppando e pubblicando giochi digitali per PC e console. Nel tempo, il focus si era spostato sui giochi mobile free-to-play, un settore in rapida crescita, con titoli come Big Win, Rivals at War e Kill Shot, che hanno segnato il periodo di maggiore successo dello studio.
Nonostante gli alti e bassi, Hothead si era costruita una reputazione per la sua capacità di innovare e adattarsi. Tuttavia, come sottolineato da Wilkinson, la sperimentazione non sempre ha portato ai risultati sperati:
Abbiamo lanciato contro il muro ogni tipo di piccolo gioco economico per vedere cosa restava attaccato. Sorpresa, sorpresa, sorpresa, non è rimasto nulla. Quindi, siamo tornati alle nostre radici e abbiamo creato giochi sportivi con il marchio Big Win e giochi di tiro con il marchio Rivals at War e infine con il marchio Kill Shot. Queste serie di giochi hanno avuto molto successo e finalmente abbiamo trovato la formula vincente. Sono stati gli anni di maggior successo per Hothead.
Negli ultimi tempi, Hothead aveva scommesso tutto su un ambizioso progetto tripla-A, sperando di attirare finanziamenti significativi. Tuttavia, la strada si è rivelata piena di ostacoli. Nonostante il prototipo fosse quasi pronto, due importanti editori si sono ritirati nelle fasi finali delle trattative, citando cambi di strategia aziendale:
Sfortunatamente, ci è voluto molto più tempo del previsto per ottenere i contratti per queste versioni del gioco. Erano entrambi pronti per la chiusura due settimane fa, ma poi l’editore mobile si è ritirato a causa di un cambio di strategia. Due settimane dopo anche l’editore console si è ritirato. A quel punto, la nostra unica opzione rimanente era il fallimento.
Per Wilkinson, però, la vera eredità di Hothead non risiede nei giochi, ma nelle persone che ne hanno fatto parte. In un messaggio carico di emozione, il CEO ha ricordato lo spirito di squadra e il legame speciale che univa i membri del team:
Hothead era pieno di persone incredibilmente intelligenti, talentuose, leali, laboriose ma soprattutto molto simpatiche. Persone che ti sostenevano al lavoro e fuori dal lavoro. Molti di noi hanno stretto amicizie durature a Hothead. Siamo cresciuti insieme, abbiamo riso, pianto, festeggiato, sofferto, trovato partner, creato famiglie. Ho avuto il privilegio di lavorare con così tante persone meravigliose a Hothead nel corso degli anni.
Spero che questa non sia l’ultima volta che sentirete parlare di noi. Crediamo ancora che siamo destinati a lavorare di nuovo insieme e continuare a fare grandi cose. Ma anche se ciò non dovesse accadere, sono una persona migliore per aver lavorato in Hothead e mi considero fortunato ad aver trascorso 16 anni spalla a spalla con i miei compagni Hotheads.
Con la chiusura di Hothead Games, il settore perde una realtà capace di sperimentare e adattarsi, ma il suo impatto resterà nei cuori dei giocatori e del team che l’ha resa speciale. Nonostante la fine di questa avventura, le parole di Wilkinson lasciano una porta aperta alla possibilità di nuove collaborazioni in futuro.
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