È stato recentemente riferito che Microsoft ha licenziato circa 1.900 dipendenti, e la maggior parte degli sviluppatori colpiti provenivano da Activision Blizzard. Non sono stati colpiti solo studi più piccoli come Toys for Bob, praticamente dimezzato rispetto a pochi giorni fa, ma anche le realtà che lavorano al franchise di Call of Duty.
A seguito di questa notizia, la FTC ha presentato una denuncia contro Microsoft per non aver mantenuto le promesse di indipendenza per Activision Blizzard. Tuttavia, Microsoft ha risposto alla FTC, sostenendo che Activision aveva già pianificato tali licenziamenti prima della fusione.
Nei giorni scorsi è stato infatti condiviso un atto giudiziario prima sconosciuto, che contraddice quanto detto dalla Federal Trade Commission che ha intentato la causa contro il gigante di Redmond.
In response to the FTC, Microsoft says the FTC cannot blame the acquisition for Activision Blizzard lay offs.
Microsoft claims Activision was planning to do layoffs while operating as an independent company. pic.twitter.com/jy7N9TzjkH
— CharlieIntel (@charlieINTEL) February 8, 2024
In questo documento, Microsoft si difende dalle accuse legati ai livenziamenti della divisione Activision Blizzard, citando l’intenzione dell’editore di perseguire azioni simili prima dell’acquisizione. L’azienda dichiara:
Activision stava già pianificando di eliminare un numero significativo di posti di lavoro.
Microsoft sostiene inoltre che le dichiarazioni fornite dalla FTC sono fuorvianti e incomplete.
A prescindere dall’acquisizione, insomma, Activision Blizzard avrebbe comunque apportato una forte ristrutturazione al proprio organico, che è andato peraltro a colpire duramente la sezione degli esport della compagnia.
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