La lista dei migliori videogiochi mai realizzati sui Digimon, i mostri digitali ideati da Akiyoshi Hongo.
Probabilmente non c’è bisogno di presentazioni, se siete arrivati qui, ma parleremo ovviamente di Digimon, media frachise nipponico nato nel 1997 ed esportato poi nel mondo negli anni successivi con lo sviluppo di anime, manga, giocattoli, carte collezionabili e anche videogiochi.
Nella loro lunga storia, i mostri digitali di Bandai hanno fatto capolino molte volte in forma di videogiochi, proponendo esperienze che spaziavano dai classici giochi di ruolo nipponici al pari degli eterni rivali Pokémon, fino a picchiaduro, gestionali, giochi avventurosi e altro ancora. Non tutte, però, sono state le esperienze fortunate, e anzi per molto tempo, complice una potente flessione della popolarità in tv, i Digimon sono stati solo un ricordo.
Non crogoliamoci però troppo nei ricordi: vi presentiamo i migliori giochi sui Digimon, scelti dalla nostra redazione!
Digimon World
Anno di uscita | 1999 |
Studio di sviluppo | Flying Tiger Entertainment, Flying Tiger Development |
Piattaforme | PS1, PC |
L’originale Digimon World, il primo videogioco mai realizzato a tema Digimon, non solo è ancora oggi iconico ma offriva ai giocatori un’esperienza davvero intensa, con un mondo 3D da esplorare, i propri partner Digimon da sostenere e accudire, e combattimenti a turni contro i nemici.
Un’esperienza molto piacevole, e una partenza col botto per il franchise. È anche merito di Digimon World se, sul finire degli anni ‘90, si ipotizzò che i mostri digitali avevano il potenziale per detronizzare gli eterni rivali, i Pokémon, ma dopo il boom del titolo e di Digimon Adventure il franchise non riuscì a mantenere gli stessi livelli di popolarità. Peccato, ma fece abbastanza per assicurarsi una buona fetta di fan ancora oggi felici di aver scoperto questo brand.
Digimon Rumble Arena 2
Anno di uscita | 2004 |
Studio di sviluppo | Black Ship Games, Bandai, Bandai Namco Entertainment, Foundation 9 Entertainment |
Piattaforme | PS2, Xbox, GameCube |
Rumble Arena era una serie di picchiaduro bidimensionali con protagonisti, ovviamente, i Digimon. Pur non essendo videogiochi perfetti, il secondo titolo in particolare si dimostrò essere molto divertente, realizzato su uno stile che ricorda molto i brawler à la Super Smash Bros. di Nintendo.
I controlli erano un po’ imprecisi, ma era interessantissima la possibilità di assorbire energia e potenziare in tempo reale i Digimon facendoli evolvere allo stadio successivo. Per un giovane giocatore che fino a quel momento aveva visto combattere i mostri digitali solo in tv, questo era un sogno: prendere il comando di Agumon, Guilmon o altri amati personaggi in arene per combattimenti senza freni, vedendoli poi digievolvere come accadeva anche nelle varie serie animate. Non un gioco indimenticabile, sia chiaro, ma abbastanza divertente da meritare un posto in questa lista.
Digimon World: Dawn e Dusk
Anno di uscita | 2007 |
Studio di sviluppo | Bandai Namco Entertainment, Bandai Namco Holdings, B.B. Studio, BEC Co., Ltd. |
Piattaforme | Nintendo DS |
Dawn and Dusk è il sequel di Digimon World DS, che migliorava ciò che era stato il suo predecessore portando la serie a un livello qualitativo molto buono. Era inoltre il momento nel quale anche i Digimon cercarono di lanciare due titoli in contemporanea, proprio come storicamente fa la serie Pokémon. Dawn e Dusk sono infatti due giochi distinti che raccontano la stessa storia con Digimon unici a tema giorno e notte.
Si tratta ovviamente di giochi di ruolo che includono anche la digievoluzione dei propri mostri, alcuni dei quali totalmente inediti e realizzati appositamente per l’occasione. La storia era più avvincente, e venivano perfezionate le meccaniche della serie Digimon World. Peccato solo che oggi, a meno di non avere fortuna in qualche mercatino dell’usato, sia ormai introvabile…
Digimon Adventure
Anno di uscita | 2013 |
Studio di sviluppo | Prope |
Piattaforme | PSP |
È incredibile pensare che uno dei migliori videogiochi mai realizzati sui Digimon non sia mai arrivato in Italia, e ancora oggi piangiamo di fronte a questo scempio. Ma al di là dell’Italia, a dire il vero, questo titolo non è mai arrivato neppure negli Stati Uniti, dove le prime stagioni della serie animata Digimon Adventure erano state molto seguite. E invece, non si sa per quale motivo, il gioco PSP rimase e resta ancora oggi confinato al territorio del Giappone.
Come suggerisce il nome, Digimon Adventure era un sogno: un gioco di ruolo a turni basato sulla prima stagione dello show, che copriva quindi tutti gli eventi della storia che tutti noi, bambini negli anni ‘90, avevamo amato: la saga di Devimon, la follia di Etemon, la crudeltà di Myotismon e il potere di Piedmon e i Padroni delle Tenebre. Un titolo nostalgico ma dal gameplay solido, con inoltre un comparto grafico davvero ottimo per la piattaforma di riferimento. Siamo pazzi a sperare ancora oggi in un suo sorprendente ritorno, magari con una remastered?
Sfortunatamente, non possiamo dirvi che tramite emulazione e mod in inglese e HD, si potrebbe recuperare con un PC. Peccato non potervelo dire.
Digimon Story: Cyber Sleuth
Anno di uscita | 2015 |
Studio di sviluppo | Media Vision |
Piattaforme | PS4, PS Vita, Switch, PC |
Digimon Story: Cyber Sleuth fu il primo progetto di un piano di rilancio da parte di Bandai Namco che, a partire dal 2015, aveva intenzione di rilanciare il franchise dei Digimon anche nei videogiochi. In quegli anni i mostri giapponesi erano tornati in voga con Digimon Adventure Tri, terza parte della storica “prima saga” dei Digimon, e così si tentò anche un ritorno nel mondo dei videogiochi. Ottima idea, perché Cyber Sleuth era davvero spettacolare – non perfetto, ma sicuramente bellissimo per un fan dei mostri digitali.
Sorvolando su una fase di grind un po’ troppo accentuata, specie nella parte conclusiva del gioco, Cyber Sleuth era il perfetto punto d’incontro tra i videogiochi tradizionali Pokémon e Shin Megami Tensei, con un giovane protagonista che poteva creare e far crescere una squadra di Digimon che potevano poi evolvere in mille modi, combattere in battaglie a turni e apprendere abilità. Un JRPG molto affascinante, che rinvigorì l’entusiasmo per il franchise e aprì le porte a molti altri titoli arrivati successivamente. Anche il suo sequel del 2019, Hacker’s Memory, è un buonissimo prodotto, seppur privo di novità.
Digimon World: Next Order
Anno di uscita | 2016 |
Studio di sviluppo | Studio BB |
Piattaforme | PS4, PS Vita |
Nel 2016 Studio BB ha rilanciato il brand di Digimon World, con risultati molto buoni. Viene implementato il concept di GDR open world, senza però dimenticare tutte le grandi e a tratti complesse meccaniche gestionali che richiedono di prendersi cura dei propri mostri digitali. Il risultato fu Next Order, una fra le migliori esperienze del franchise.
Il gioco interpreta in maniera molto buona il genere degli open world, scarsamente parte dei Digimon, e anche la storia è abbastanza soddisfacente. Possiede sicuramente uno stile più moderno e intelligente rispetto agli altri giochi della serie World, riprendendo come detto alcuni elementi molto classici ma portandoli in un mondo più moderno. Va comunque detto che non è un gioco per le masse, ma per una fetta particolare di utenti che intendono concentrarsi su un titolo molto profondo.
Digimon Survive
Anno di uscita | 2022 |
Studio di sviluppo | Hyde, Witchcraft |
Piattaforme | PS4, Xbox One, Switch, PC |
Al momento attuale, Digimon Survive è il più recente videogioco a tema Digimon lanciato sul mercato, e al netto di alcuni difetti da non dimenticare, uno su tutti un’eccessiva frammentazione della narrazione proposta come una visual novel con scarsissima interazione (anche se è possibile influenzare parzialmente il corso della storia), è un titolo molto ben confezionato. Se siete incuriositi, ecco la nostra recensione.
Le vendite hanno premiato Bandai Namco e lo sviluppatore Hyde, e il sistema di combattimento, una volta appreso (si tratta di un RPG tattico a turni, dove i Digimon possono muoversi solo in una piccola regione circostante come avviene ad esempio in XCOM o Mario+Rabbids), risulta piacevole ed essenziale. Il cast aiuta a tenere alta l’attenzione, e la storia presenta anche inaspettati momenti di tensione.
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