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I migliori videogiochi a tema Zombie, da Dying Light a Resident Evil

Da ben prima che Capcom e Activision ne facessero presenze fisse nel mondo dei videogiochi con le serie di Resident Evil e Call of Duty, gli Zombies sono un elemento ricorrente del nostro medium preferito – tanto da risultare quasi fastidiosi, per alcuni.

Il tema dei non-morti, resi celebri dall’indimenticabile George Romero, è stato sfruttato in tutte le salse fino a oggi, e continuerà a esserlo anche in futuro. E dobbiamo ammettere che, nelle mani capaci, questi zombie sono stati capaci di dar vita a esperienze che hanno segnato la storia dei videogiochi.

Ve lo dice un portale, Uagna.it, che nasce su YouTube come uno dei canali più quotati ed esperti proprio di Call of Duty Zombies, dunque sappiamo di cosa parliamo.

Proprio in qualità di veterani dei non-morti, abbiamo deciso di realizzare un elenco di tutti i più terrificanti, esaltanti e riusciti giochi di Zombie che dovete assolutamente provare, prima o poi. Alcuni di questi, è vero, non saranno semplici da recuperare, ma fidatevi: se siete amanti di questo “genere”, non ne resterete delusi!

Resident Evil 2 Remake

Iniziamo con qualcosa che potrebbe far nascere già parecchie discussioni: sì, per quanto ci riguarda Resident Evil 2 Remake – o meglio Resident Evil 2, in quanto la dicitura remake è stata abbandonata al momento del lancio del gioco, è il miglior esponente a base di zombie della serie in questo momento. Senza nulla togliere alla storia e gloria del franchise di Capcom, il ritorno di Resident Evil 2 nel 2019 è stato qualcosa di straordinario, recuperando a piene mani l’immortale titolo uscito sulla prima PlayStation e restaurandolo da zero.

In Resident Evil 2 seguiamo la storia di Leon e Claire, finiti a Raccoon City proprio nella notte in cui l’apocalisse zombie ha inizio. Una città devastata, una sensazione di ansia dilagante e onnipresente, un potente nemico che farà continuamente sentire la vostra presenza dandovi costantemente agitazione. Una ricetta perfetta quella confezionata da Capcom per il suo survival horror, che funzionava negli anni ’90 e che abbiamo trovato perfetto anche per i giorni nostri.

Resident Evil 2
  • Una prospettiva completamente nuova in terza persona e sistema di controllo aggiornato
  • Straordinarie immagini fotorealistiche in 4K grazie al motore proprietario RE

State of Decay 2

Sebbene non sia un titolo di cui sentiamo parlare molto, State of Decay 2 è un survival davvero splendido e perfetto per chi ama queste esperienze. Dopo il già ottimo primo capitolo, il sequel ha consolidato la serie e ha proposto una valanga di novità, con la sua piccola ma affezionata community che non può far altro che ringraziare – in attesa di vedere cosa farà Undead Labs con il terzo capitolo, già annunciato da tempo.

State of Decay 2 è un open world survival ricolmo di non-morti e di cose da fare, vedere e trovare. Combattere l’orda non è mai consigliabile, quindi ogni giocatore deve imparare a prendersi il suo tempo, a costruire un insediamento, aiutare ed essere aiutato da altri personaggi, per costruire una comunità tale da resistere alla devastazione del mondo. Ogni personaggio ha le proprie statistiche e capacità, che richiedono di rafforzarle attraverso il combattimento e che consentono di usarle per sfruttare i loro punti di forza per aiutare l’intero gruppo a sopravvivere. In più, non mancano modalità a orde e altre chicche, che fanno di State of Decay 2 un vero e proprio must per gli amanti dei survival in terza persona. Provare per credere: il gioco è anche disponibile su Xbox Game Pass, e basta poco per testarlo.

DayZ

Non sarà un capolavoro, non sarà perfetto, ma DayZ rappresenta un’importante pagina nella storia dei videogiochi a tema zomie. Iniziando la sua vita come mod della serie Arma, DayZ ha costruito profondissime meccaniche survival adattandole a un mondo in cui pascolano liberi i non-morti, ma in cui la minaccia non sono solo questi malefici esseri. Il gioco porta il giocatore su un’isola invasa dagli zombi, incaricandolo di trovare tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere. Mentre i non morti controllati dall’IA rappresentano solo una parte del problema, la vera preoccupazione riguarda gli altri sopravvissuti, veri e propri giocatori online, che potrebbero scegliere di formare un piccolo gruppo per aiutarsi a vicenda o iniziare uno scontro a fuoco in cui solo una fazione sopravvive.

Sebbene come detto non si tratti di un’esperienza perfetta in ogni sua componente, è innegabile che DayZ sia stato un vero fenomeno, e che abbia dato il via, con le sue intuizioni, a una discreta branca di titoli survival odierni, così come ai battle royale che tanto vanno di moda – questo soprattutto insieme a H1Z1, altro gioco sugli zombie che non ha avuto però un grande successo.

Plants Vs. Zombies

PopCap, creatori di Peggle e Zuma, se ne uscirono nel 2009 con un tower defense che è passato alla storia. Un contadino, che ha evidentemente a che fare con piante geneticamente modificate, deve difendere i propri terreni da un’invasione zombie! Nacque da queste piccole ma geniali premesse Plants vs. Zombies, gioco che è stato capace di dar vita a un vero franchise che conta anche tre spin-off concepiti come sparatutto in terza persona, vale a dire i due Garden Warfare e l’ultimo Battle for Neighborville.

Immaginare girasoli, funghi e patate che si scontrano contro mandrie di zombie non era certamente facile prima dell’opera di PopCap, e invece il piccolo e talentuoso studio di Seattle seppe stupire. Un piccolo gioiello, che chiunque può recuperare anche tramite mobile.

Dead Rising 2

dead rising

Volete eliminare orde di zombie ma con un bel sorriso stampato in faccia? La serie Dead Rising è quello che fa per voi, e il secondo capitolo è a nostro avviso il migliore. In Dead Rising 2 troviamo infatti pur sempre zombie, ma l’atmosfera è molto più “caciarona” e leggera, tra colori, luci e distruzione totale. Il gioco, come ogni capitolo del franchise di Capcom, consente di creare armi ridicole per distruggere, cucinare, fulminare, esplodere e smantellare gli zombi, offrendo anche un grande mondo con molti altri personaggi da trovare e salvare. È un “Saints Row a base di non-morti”, se vogliamo fare un parallelo.

Telltale Games’ The Walking Dead – Stagione 1

Con l’esplosione del fenomeno The Walking Dead, anche Telltale Games decise nel 2012 di realizzare un videogioco spin-off nel suo classico stile: un gioco d’avventura narrativo à la punta e clicca che ha presentato una storia inedita e alcuni personaggi che sono rimasti impressi ai fan del franchise e non solo.

Un’altra storia dell’apocalisse zombie, è vero, ma le vicende di Lee, un ex detenuto, e della piccola Clementine che lui protegge, una giovane ragazza rimasta orfana, sono emotivamente splendidi. Terribili, ma splendide. Il legame creato tra i due, così come le scelte spesso tremende alle quali il gioco costringe i giocatori mentre combattono per sopravvivere alla fine del mondo, hanno trasformato The Walking Dead – Stagione 1 in un videogioco perfetto per chi ama le storie profonde. E sì, avete letto benissimo: la Stagione 1. Perché successivamente, forse schiacciato dai troppi progetti o per mancanza di idee, Telltale Games non è più riuscita a ritrovare questo standard qualitativo per TWD.

Dying Light

Sebbene anche il sequel ci abbia colpito positivamente, anche se era lecito aspettarsi qualcosa di più dal punto di vista tecnico soprattutto, è impossibile fare una lista dei migliori videogiochi a tema zombie senza discutere del titolo di Techland. Dying Light catapulta il giocatore su un’isola brulicante di non morti e interamente visitabile tra acrobazie e parkour attraverso i suoi edifici semidistrutti e le strade deserte, se non appunto per i maledetti infetti.

Dying Light 2 Stay Human - Playstation 5
  • Il virus ha vinto. La civiltà è precipitata di nuovo in un oscuro Medioevo. La città, uno degli ultimi insediamenti umani, è sull'orlo della distruzione.
  • Usa agilità e abilità per sopravvivere e dare una nuova forma al mondo. Le tue scelte sono importanti.

L’isola di Dying Light è in realtà più popolata di quello che potreste pensare, e dovrete collaborare e lavorare per più sopravvissuti e fazioni, il tutto cercando ovviamente di sopravvivere. Il vero punto di forza resta comunque la libertà totale del giocatore, che grazie al completo sistema di movimento può fare praticamente quello che vuole e raggiungere qualsiasi luogo. Attenti però alla notte: non appena il Sole tramonta, su Dying Light arrivano i mostri davvero pericolosi…

The Last of Us (serie)

Non si parla propriamente di zombie bensì di infetti, ma il succo del discorso è sempre quello. Ambientato in un mondo postapocalittico dopo che un’enorme pandemia che ha decimato la popolazione, The Last of Us è il capolavoro action survival di Naughty Dog lanciato nel 2013 e tornato nel 2020 con un secondo capitolo ancor più cupo e dalle tematiche importanti.

Ciò che fa funzionare The Last of Us, e relativo sequel, sono i suoi personaggi perfettamente caratterizzati, e il realismo e l’intensità che apporta all’ambientazione e al contesto. In entrambi i giochi della serie, di cui il secondo è ovviamente fortemente derivativo nelle meccaniche, Naughty Dog ha creato una storia che sembra popolata da veri esseri umani bloccati in una situazione impossibile (?) e che si ritrovano ad avere a che fare con altri esseri umani, a loro volta preda dei più primordiali istinti di sopravvivenza e paura che sono emersi durante l’emergenza. Entrambi i giochi sono incredibilmente emotivi e spesso crudi, mettendo l’emotività sempre al primo posto.

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The Last of Us 2 - Playstation 4
  • Uno dei franchise più famosi ed amati del mondo PlayStation con ottimi risultati di vendita in Italia
  • Sistema di gameplay rivoluzionato che rende ogni sfida, ogni scontro più realistico, coinvolgente ed appaga

They Are Billions

Dagli zombie possono nascere anche titoli non sempre improntati sull’azione, ed ecco infatti che arriva il momento di parlare di They Are Billions. Il titolo di Numantian Games e Blitworks, disponibile su PS4, Xbox One e PC, è infatti un particolare strategico in tempo reale, dove gli zombie sono i nemici e lo scopo è di proteggere le colonie degli ultimi umani sopravvissuti. Come suggerisce il titolo, ovviamente, le orde di zombi sono letteralmente enormi e non vi lasceranno troppo tempo per agire e pensare.

Tecnologia steampunk, orde di zombie, varie strategie da adottare, velocità di pensiero ed esecuzione. Se non lo avete mai provato, They Are Billions potrebbe essere una gradita sorpresa per chi ama i non-morti.

Call of Duty: Black Ops + Black Ops 3

Non poteva mancare un riferimento alla serie di Call of Duty. Per quanto la saga principale non abbia sempre brillato e si sia anzi persa in più di un’occasione adagiandosi sugli allori, va dato atto a Treyarch di aver creato un’esperienza semplicemente perfetta che negli anni si è evoluta fino a toccare picchi di qualità altissimi. Parliamo ovviamente della modalità Zombies di Call of Duty.

LEGGI ANCHE: Tutti i retroscena di Call of Duty Zombies, la modalità che non doveva esistere!

Molti capitoli della serie di COD hanno avuto a che fare con i non-morti, come anche il recente Vanguard (un quasi disastro sotto quel profilo, purtroppo). Tutto nacque però da Call of Duty: World at War, sviluppato da Treyarch che decise, quasi per scherzo, di inserire come bonus una modalità survival con gli zombie nazisti da eliminare. Un contenuto che non era neppure previsto per il rilascio, come vi abbiamo raccontato nella nostra retrospettiva, e che invece ha dato il via a un sub-franchise di COD che ancora oggi appassiona milioni di giocatori in tutto il mondo. Tra i tanti giochi, ne abbiamo scelti due in particolare che rappresentano al meglio la storia e l’evoluzione di questa modalità. Il primo è Call of Duty: Black Ops, del 2010, che diede i natali a esperienze come Kino der Toten, Ascension e Moon, e che consolidò il gameplay del suo predecessore integrando per la prima volta gli easter egg da completare. Il secondo è invece Call of Duty: Black Ops 3 (2015), il quale mise in scena una clamorosa storia fatta di misteri, magie ed emozioni attingendo alla mitologia lovecraftiana e innalzando il picco qualitativo della serie, che da quel momento in poi iniziò a scendere. Insomma, nulla togliere alle recenti e apprezzate idee come Outbreak su Black Ops Cold War, ma Shadows of Evil, Der Eisendrache e Revelations sono pezzi di storia che non si dimenticano mai.

Left 4 Dead (serie)

Se in tanti, quando leggono la parola zombie, pensano subito a Call of Duty visto l’enorme impatto che ha avuto nell’ultimo decennio, è altrettanto vero che in molti pensano anche a Left 4 Dead. La serie di Turtle Rock Studios, recentemente tornato alla ribalta con Back 4 Blood che ne è un successore spirituale, ha utilizzato il pretesto di un’apocalisse zombie per definire un intero sottoinsieme di giochi multiplayer asimmetrici, mettendoti sia nel ruolo di un gruppo di sopravvissuti che si fanno strada attraverso l’orda, sia in quello di alcune feroci creature zombie speciali che possono devastare quei poveri umani.

uagna left 4 dead

Left 4 Dead, che conta oggi due capitoli entrambi splendidi, basa la sua intera esistenza sul concetto di gioco di squadra e sulla strategia, non senza dire addio a una sana dose di azione di cui è permeata l’intera esperienza. L’apocalisse di Turtle Rock Studios è una pietra miliare della storia di Valve e dei videogiochi, e sarebbe stato assurdo non includerla in questo speciale dedicato ai migliori videogiochi a tema zombie.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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