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I migliori videogiochi tratti dalla serie I Simpson

1007I Simpson sono una di quelle opere che ormai fanno parte della cultura di massa, da tantissimo tempo. 35 anni non sono pochi, e il potere mediatico della famiglia nata dalla mente di Matt Groening è tale che persino il mondo dei videogiochi si è affacciato in più occasioni a Homer e i suoi simili.

Negli oltre tre decenni trascorsi dal suo debutto, Springfield ha fatto da sfondo a tantissimi giochi realizzati per sfruttare l’eterna popolarità della famiglia Simpson. La maggior parte sono videogiochi tie-in con pochissimo valore, ma alcuni sono sorprendentemente fantastici.

Oggi cerchiamo quindi di rispondere a una semplice domanda: quali sono i migliori videogiochi de I Simpson? Lo faremo attraverso un viaggio nel tempo, a partire dal lontanissimo 1991 quando, non si sa bene per quale motivo, il sig. Burns decise di rapire uno dei membri della famiglia Simpson…

1. The Simpsons Arcade (1991)

Piattaforme: Arcade, MS-DOS, Commodore 64

Iniziamo questo listone con un grande classico, il divertentissimo The Simpsons Arcade. Esplosi nella popolarità grazie a un debutto stratosferico dello show animato, iniziato nel 1989 negli Stati Uniti, i membri della famiglia Simpson vennero resi protagonisti di un picchiaduro a scorrimento da Konami, con cooperativa fino a quattro giocatori per arrivare in fondo alla storia. Quale storia? Beh, molto semplice: il sig. Burns e uno Smithers terribilmente maligno hanno rapito Maggie! Un antefatto delle vicende de “Chi ha sparato al sig. Burns”? A noi piace pensare di sì!

Scazzottate a destra e a manca, scagnozzi di Burns che arrivano da ogni dove, scontri sempre e comunque: The Simpsons Arcade era bello, caotico, un vero e proprio omaggio a tutta la follia della creazione di Matt Groening, e sicuramente il primo grande esempio di come lo show poteva essere portato all’attenzione dei videogiocatori. All’epoca le versioni domestiche erano limitate a DOS e Commodore 64, ma negli anni il gioco ha trovato nuova vita su telefoni cellulari e dispositivi che supportano Xbox Live e PSN. Come dite? Lo avete appena cercato sugli store di PlayStation e Xbox e non lo avete trovato? Comprensibile, perché alcuni anni fa il titolo è stato totalmente rimosso da queste piattaforme. Che gran peccato.

2. The Simpsons: Bart vs. the Space Mutants (1992)

Piattaforme: Amiga, Amstrad CPC, Atari ST, Commodore 64, MS-DOS, Nintendo Entertainment System, Sega Game Gear, Sega Master System, Sega Mega Drive, ZX Spectrum

Forse oggi lo conoscono in pochi, eppure Bart vs. the Space Mutants fu un’ottima sorpresa per i fan della serie di Matt Groening, e ancora oggi a dire il vero regge abbastanza bene il peso degli anni grazie ad alcuni elementi arcade che non sono mai passati di moda: lo scorrimento laterale gestito molto bene, una grafica coloratissima, e l’inedita modalità X-Ray Specs che consentiva di osservare lo stesso mondo ma sorprendendo i travestimenti degli abili alieni, nascosti tra i normali cittadini di Springfield.

Lanciato nel 1991, il titolo manteneva ovviamente una certa ingenuità che oggi si percepisce. Il mondo dei videogiochi è cambiato fin troppo da quel momento, ma Bart è riuscito a mantenere il suo spirito da eterno giovanotto. Se ne avete l’occasione, recuperatelo e non ve ne pentirete.

3. The Simpsons: Hit & Run (2003)

Piattaforme: PS2, Xbox, GameCube, PC

The Simpons: Hit & Run è probabilmente il miglior videogioco mai realizzato sui Simpson. Non un titolo eccellente, non una novità assoluta (riprende chiaramente la deriva di Grand Theft Auto di quegli anni, come del resto molti altri videogiochi), ma un divertentissimo sandbox 3D ambientato a Springfield nel quale confluisce tutto lo spirito della città ma soprattutto della serie, tra continue gag che coinvolgevano anche il cast vocale originale (peccato per l’assenza del doppiaggio italiano) e un grande amore verso la famiglia gialla.

Il motore di Hit & Run sono gli strani avvistamenti di vespe robot in tutta Springfield, per colpa delle quali la popolazione sembra sempre più preoccupata. Toccherà quindi ai membri della famiglia Simpson, insieme ad Apu, indagare per scoprire cosa sta accadendo, gettandosi liberamente nella città di Springfield divisa tra i suoi tre quartieri più importanti: Evergreen Terrace, Downtown e Squidport, che chiaramente richiamavano le tre sezioni di Liberty City in GTA 3. Tra missioni di inseguimento, sfide contro il tempo e scontri stradali, il grande Hit & Run era un divertentissimo emulo del gioco di Rockstar Games, tanto da diventare un cult grazie anche alla sua appartenenza al franchise dei Simpson.

Il gioco ottenne un grande successo, con oltre 3 milioni di copie vendute in tre anni, e gli sviluppatori di Radical Entertainment avevano in mente tanti sequel. Sequel che il publisher Vivendi, per strani motivi, ha assurdamente cancellato senza dare troppe spiegazioni. Ne ha parlato all’inizio del 2024 anche il produttore esecutivo John Melchior, il quale ha raccontato come i piani per Hit & Run 2 fossero quelli di creare un vero e proprio franchise videoludico. Che spreco.

4. I Simpson: Il videogioco (2007)

Piattaforme: Xbox 360, Wii, Nintendo DS, PSP, PlayStation 2, PlayStation 3

Nel 2007, finalmente, si realizza un sogno per i fan della famiglia gialla più famosa d’America, perché per la prima volta i Simpson si staccano da esperienze prettamente legate a un determinato genere, come nel caso dell’ottimo Hit & Run, e propone un avventuroso gioco 3D che omaggia alcuni iconici momenti dello show.

I Simpson: Il videogioco, realizzato in occasione del debutto cinematografico della serie di Matt Groening, era divertentissimo, piacevole da giocare e pieno zeppo di easter egg, riferimenti, cameo e situazioni straordinarie, persino per un personaggio come Homer. La Terra del Cioccolato sognata dal patriarca, l’invasione degli alieni e dei delfini, i grandi complotti di Telespalla Bob, il parodistico livello Bartman Begins. Tutto era divertente e magico, con un mix di gameplay che si alternava in continuazione per mantenere sempre interessante il tutto – oltre alla presenza dei doppiatori italiani ufficiali come Tonino Accolla, Monica Ward e Liu Bosisio. È il tipo di gioco che tutti i fan avrebbero voluto fin dall’inizio, ma gli hardware del 1991 non era ovviamente all’altezza del compito.

Una piccola curiosità: il gioco fu un grande successo, vendendo oltre 9 milioni di copie, e un sequel venne messo in sviluppo. Sfortunatamente, per qualche ragione, Electronic Arts lo cancellò nel 2011.

5. I Simpson: Springfield (2012)

Piattaforme: iOS, Android

Incredibile pensare che I Simpson, uno dei prodotti televisivi più visti ancora oggi dopo oltre 30 anni dal loro debutto, non abbiano più avuto un videogioco per console e PC dal 2007, salvo qualche apparizione a sorpresa come quella in LEGO Dimensions. Su mobile, invece, la questione è ben diversa, e infatti I Simpson: Springfield si è dimostrato essere un ottimo city building in stile SimCity che ancora oggi ha un certo seguito.

C’è anche una trama: dopo che Homer ha trascurato i suoi compiti di monitoraggio del reattore nucleare giocando con il suo MyPad e ha distrutto tutta Springfield, il nostro compito sarà ora di ricostruire l’intera città, scegliendo la fedeltà estrema oppure di costruire una Springfield a nostra immagine e somiglianza. Se preso a piccole dosi, il gioco è ancora oggi piacevole e intrattenente, mantenendo un certo appeal soprattutto per chi ama lo show. Purtroppo però per la massiccia presenza delle solite microtransazioni, fondamentali per chi vuole accelerare il processo di costruzione di Springfield.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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