“Se lo sono meritati”
“Ha fatto bene”
“Sto dalla parte dello sviluppatore”
Questi alcuni dei commenti di ben poco senso che abbiamo letto nelle ultime ore, tutti riguardanti il caso The Last of Us: Part II.
Facciamo un piccolo passo indietro, prima di lasciarvi al nocciolo di questo speciale.
THE LAST OF US 2 è stato al centro dell’attenzione degli ultimo giorni, tra leak, indiscrezioni, filmati trafugati e la scoperta del responsabile. Nella notte tra domenica e lunedì, sono finiti in rete numerosi video, tra cui pare (non abbiamo verificato e non vogliamo farlo) anche il finale, della storia di The Last of Us: Part II, cosa che ha ovviamente fatto il giro del mondo in pochi minuti.
Sony si è mossa il più in fretta possibile per arginare il problema eliminando i video, ma ovviamente questi si erano già diffusi a macchia d’olio, e fermarli non è certo semplice. Se non altro, la compagnia ha identificato il responsabile del leak: un dipendente di Naughty Dog scontento per il trattamento ricevuto, che, in barba a tutti gli accordi di riservatezza, ha deciso di vendicarsi della software house.
Alcuni dei commenti che abbiamo letto, purtroppo, fanno capire l’immaturità di molti utenti, che non riescono a distinguere tra ciò che è divertimento e ciò che invece, nel caso di Naughty Dog e del gioco in questione, rappresenta uno sforzo lavorativo di 3/4 anni che rischia di essere mandato in fumo per un’azione sconsiderata e illegale.
Di questo e altro parliamo nel video che vi lasciamo qui sotto, sperando di poter fare ragionare tutti coloro che non hanno ben chiaro cosa significa questo gesto e quali siano le sue reali conseguenze.
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