L’amministratore delegato di Activision Blizzard, Bobby Kotick, è sotto assedio dopo che la scorsa settimana è stato oggetto di scioperi del personale e richieste di dimissioni da parte degli azionisti. Il report del Wall Street Journal testimonia che l’ondata di polemiche potrebbe generare un nuovo avvicendamento ai vertici, con Kotick che ha affermato che “prenderà in considerazione l’ idea di lasciare l’azienda” se non sarà in grado di affrontare rapidamente i problemi di molestie che hanno fatto notizia in tutto il mondo quest’anno.
Avrete certamente letto l’ondata di accuse e polemiche che hanno colpito Activision Blizzard in estate, e che negli ultimi giorni sono tornate a far prepotentemente parlare dopo nuove accuse al CEO della compagnia. Accuse che hanno spinto addirittura i boss di PlayStation e Xbox a schierarsi contro Activision.
Il Wall Street Journal afferma che Kotick ha recentemente incontrato i dirigenti di Blizzard venerdì scorso e ha detto loro che “prenderebbe in considerazione l’idea di lasciare l’azienda se non riesce a risolvere rapidamente i problemi culturali del gigante dei videogiochi”.
Il signor Kotick, che ha guidato Activision per tre decenni, ha smesso di dire che si sarebbe dimesso in una riunione del venerdì con i dirigenti dell’unità Blizzard Entertainment dell’azienda, ma ha lasciato aperta la possibilità se i problemi di cattiva condotta in tutta l’azienda non fossero stati risolti “con velocità”, hanno detto queste persone.
Il giornale afferma anche che in una riunione separata che si è tenuta venerdì, “i massimi dirigenti di Activision Publishing abbiano riferito a Mr. Kotick che alcuni dipendenti non sarebbero stati soddisfatti a meno che non si fosse dimesso, secondo quelle persone”, e che “Mr. Kotick ha detto che si vergognava di alcuni degli incidenti che erano accaduti durante il suo periodo come CEO e si è scusato per come ha gestito i problemi in corso”.
Va comunque specificato che la dichiarazione di Kotick, se possibile, ha fatto più male che bene all’immagine del CEO e dell’azienda. Alcune testate internazionali come Kotaku si sono infatti apertamente schierate contro le recenti metodologie di lavoro del gigante di Call of Duty, Crash Bandicoot e World of Warcraft, affermando che quelle pronunciate da Kotick sono in realtà solo “stronz*te”.
Intanto, l’azienda deve fare i conti anche con numerosi problemi di sviluppo interni, in particolare con Overwatch 2 e Diablo 4 rinviati a tempo indefinito. Secondo i report, i giochi non arriveranno prima del 2023, con i fan oggi ancor più in collera verso una Blizzard intenzionata nel frattempo a espandere i suoi franchise nel mercato mobile.
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