Home Videogiochi News Il fallimento di Prince of Persia: The Lost Crown? Per uno degli autori di BG3 è colpa di Ubisoft+

Il fallimento di Prince of Persia: The Lost Crown? Per uno degli autori di BG3 è colpa di Ubisoft+

La settimana che si avvicina alla conclusione ha portato con sé una brutta notizia: il team di sviluppo di Prince of Persia: The Lost Crown, uno dei giochi più apprezzati dell’anno, è stato smantellato, e i suoi dipendenti riassegnati a vari progetti tra cui Beyond Good and Evil 2 e, forse, il remake di Rayman. Ma di chi è la colpa di questo insuccesso, se il gioco è in realtà molto valido?

Il direttore editoriale di Baldurs Gate, Michael Douse, crede che il motivo di tale fallimento sia da attribuire a Ubisoft stessa, e in particolare al suo servizio in abbonamento.

In un recente post su X, Douse ha criticato Ubisoft per aver preso queste decisioni riguardanti sviluppo e pubblicazione del titolo, e ha definito l’intera spinta dietro Ubisoft nella sua forma attuale “una strategia così fallimentare”.

Douse sottolinea che Ubisoft potrebbe non aver provato ad aiutare il progetto a diventare il successo clamoroso che molti avrebbero sperato. Sebbene il team abbia messo insieme un gioco eccellente, c’è una buona probabilità che Ubisoft non sia semplicemente riuscita a venderlo. Un caso simile è accaduto nel 2022 con Mario+Rabbids: Sparks of Hope, la cui spinta promozionale non è stata sufficiente.

L’artista di Baldur’s Gate 3 descrive come, a causa del fallimento di altri titoli Ubisoft come Avatar: Frontiers Of Pandora, The Crew Motorfest e Assassin’s Creed Mirage prima del lancio di The Lost Crown, “possiamo supporre che gli abbonamenti fossero in una fase di calma piatta quando [Prince of Persia] è uscito nel 2024”. L’ultimo gioco di Ubisoft ad avere realmente successo nel servizio in abbonamento, secondo Douse, è stato Far Cry 6.

Douse afferma che “la cosa più difficile è realizzare un gioco con più di 85 di valore medio, è molto, molto più facile pubblicarne uno”. Secondo l’uomo, insomma, gran parte dell’insuccesso commerciale di The Lost Crown sarebbe appunto colpa di Ubisoft stessa, e della sua gestione di Ubisoft+ che non sta dando i frutti sperati.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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