Il futuro prossimo di Ubisoft si sta delineando, tra progetti free to play e giochi premium molto attesi per vari motivi.
L’azienda francese ha da poche settimane discusso dei suoi ultimi risultati commerciali, evidenziando un importante calo nel 2021 rispetto all’anno precedente. Inutile negarlo: Far Cry 6 ma soprattutto Riders Republic non sono stati in grado di replicare il successo straordinario del 2020 con Watch Dogs: Legion e Assassin’s Creed: Valhalla, che tra pochi giorni vedrà anche l’arrivo di una corposa espansione.
Proprio per questo, Ubisoft vuole rilanciare il suo nome nel corso del 2022 puntando a produzioni che possano intrattenere i giocatori per centinaia di ore, con l’arrivo di grandi titoli alcuni dei quali sono stati annunciati diversi anni fa.
È questo ad esempio il caso di Mario+Rabbids: Sparks of Hope dei talentuosi ragazzi di Ubisoft Milano, o ancora Avatar: Frontiers of Pandora, nuova produzione dai creatori di The Division, ma ovviamente parliamo anche di Skull and Bones, di cui si è tornati recentemente a parlare.
Annunciato nel 2017, il gioco piratesco di Ubisoft ha subito rinvii, cancellazioni, ripensamenti e rivoluzioni, che ne hanno minato la tabella di marcia in tantissime occasioni. Dopo tempo immemore, sembra proprio che l’anno fiscale 2022 sarà quello giusto per mettere le mani su Skull & Bones.
Ma come si è trasformato questo progetto nel corso degli anni, nato inizialmente come costola di Assassin’s Creed IV Black Flag? È una domanda che molti di voi ancora oggi si fanno, vista la scarsità di notizie che sono giunte da Ubisoft. Per un certo periodo, ad esempio, si è parlato della forte vicinanza del gioco al concetto di live service, chiamando in causa Fortnite di Epic Games come una possibile fonte d’ispirazione.
Nel video realizzato oggi dal nostro Davide, riassumiamo quindi quelle che sono le aspettative per il 2022 di Ubisoft, concentrando la discussione in particolar modo proprio su Skull & Bones.
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