Cinque delle più grandi aziende giapponesi di videogiochi hanno appena registrato prezzi azionari da record, suggerendo fortemente che l’industria del Paese si stia in realtà rafforzando nonostante i disordini globali che circondano lo sviluppo dei titoli AAA.
Come riportato dall’analista Dr. Serkan Toto su Kantan Games, il Giappone non ha realmente sentito gli effetti dell’aumento vertiginoso dei costi di sviluppo e dei licenziamenti di massa che spesso ne conseguono. Certo, le leggi sul lavoro in Giappone rendono le riduzioni di personale su larga scala molto più difficili, ma il quadro generale mostra che le aziende leader del Paese stanno attraversando un periodo di grande crescita.
Sony, Nintendo, Konami, Capcom e Bandai Namco hanno tutte raggiunto questi record azionari nel 2025. Ovviamente, sappiamo che in particolare Sony e Nintendo stanno dominando con il loro hardware: la PS5 sta superando la PS4 in termini di vendite, nonostante le difficoltà iniziali del ciclo di vita della console, e Nintendo è pronta a sconvolgere il mercato con la presentazione completa di Switch 2.
Nel frattempo, Capcom continua a sfornare successi tipo l’ultimo Monster Hunter Wilds e Konami sta vivendo un’incredibile rinascita grazie a titoli di successo come il remake di Silent Hill 2.
Bandai Namco potrebbe non aver ricevuto la stessa attenzione positiva dalla stampa videoludica di recente, ma l’azienda nel suo complesso ha rapidamente sottolineato vendite da record.
È inutile dire che tutta questa positività contrasta nettamente con ciò che sta accadendo nel mondo occidentale. Licenziamenti, cancellazioni e grandi flop AAA sono ormai all’ordine del giorno, senza alcun segnale chiaro su quando questa incertezza potrebbe finire.
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