Il lancio del nuovo Assassin’s Creed, come ogni anno, è stato costellato di luci e ombre, pregi e difetti. Quest’anno, però, Unity ha generato una curiosa protesta, da parte del governo francese.
A parlare è stato infatti l’ex ministro Jean-Luc Mélenchon, che ha etichettato il titolo come anti-rivoluzionario e a sfavore del popolo, dipingendo la Rivoluzione Francese (il periodo storico esplorato nel corso della trama del gioco) come qualcosa di negativo. In particolare, Mélenchon ha criticato gli atteggiamenti riservati a Maria Antonietta e a Roberspierre, che viene, secondo lui, dipinto come un mostro. Forse il ministro Mélenchon dimentica che Maximilien de Roberspierre, uno dei padri della democrazia attuale, fu si tra i grandi protagonisti positivi della Rivoluzione, ma fu anche protagonista e fautore del Regime del Terrore (1793-1794). Un’altra cosa, fondamentale, che l’ex politico francese dimentica è che AC: Unity è pur sempre un gioco, e che non deve essere preso come un mezzo di propaganda da parte di Ubisoft o un testo di Storia per le scuole.
Politicians…it’s simple as that..
Un videogioco è sempre un videogioco, a prescindere dal fatto che tratti argomenti più o meno importanti. Forse dovrebbero prenderlo un po’ meno sul serio…
C’è anche l’avviso all’inizio del gioco