Sony Santa Monica finisce sotto la lente del PETA a causa di God of War: Ragnarok e di un particolare modo di rappresentare la storia di Kratos e Atreus che proprio non va giù all’associazione.
L’associazione PETA, acronimo di People for the Ethical Treatment of Animals, è un ente no profit a sostegno dei diritti degli animali, che cerca di sensibilizzare gli utenti al delicato tema del maltrattamento delle creature. Non è raro che la PETA si interessi di ciò che appare nei videogiochi (ricordate il caso della pesca in Far Cry 5?), e stavolta è God of War: Ragnarok a finire sotto la lente d’ingrandimento del gruppo.
Prima di proseguire, però, vi avvisiamo che seguiranno spoiler sugli eventi del gioco.
Tra le sequenze incriminate dal PETA, ci sono alcuni particolari momenti della trama di God of War: Ragnarok, ma anche un’azione ricorrente legata ai collezionabili.
Nel corso del suo lungo viaggio in attesa del Ragnarok, Kratos può infatti eliminare i Corvi di Odino (ecco la guida per trovarli tutti), e, sebbene si tratti di creature che non sono reali bensì proiezioni del potentissimo re di Asgard che utilizza per spiare tutti i Nove Regni, queste eliminazioni proprio non sono andate giù all’associazione.
Non è tutto, perché nel video su Twitter postato dal PETA, viene anche mostrata una sequenza altamente spoilerosa (grazie, PETA…) che mostra il lupo gigante Garm, che Kratos e Atreus incontrano nel corso dell’avventura. Garm è incatenato e maltrattato, e non si tratta dell’unico animale a subire questo destino nel corso di GOW Ragnarok.
Il PETA, dunque, chiede a Sony Santa Monica di inserire all’interno di Ragnarok una speciale “PETA mode”, una modalità cioè che permetta di giocare al titolo privandolo però della componente legata alla violenza sugli animali.
Una richiesta che, al momento, non è ancora stata commentata dai diretti interessati.
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https://twitter.com/peta/status/1593336874218622976?s=20&t=C4EE7VxDVNpSD0Gj7DKQUQ
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