Il Tagikistan ha deciso di imporre la censura di due popolari videogiochi, GTA di Rockstar Games e Counter Strike di Valve, sostenendo che quresti inducono le persone a “commettere vari crimini”.
Il paese asiatico ha emanato un divieto sulla distribuzione dei videogiochi dei due franchise citati, citando preoccupazioni circa il contenuto violento e immorale dei giochi. Il ministero degli Interni del Paese ha annunciato che la polizia della capitale Dushanbe effettuerà retate e ispezioni nei centri che si occupano della vendita di videogiochi, per verificare che non vengano distribuiti dopo la nuova norma.
“I giovani e gli adolescenti che giocano regolarmente a questi giochi cadono sotto la loro influenza negativa e commettono vari crimini”, ha affermato il ministero, esortando i genitori a monitorare le attività dei propri figli e a scoraggiarli dal giocare a giochi che “promuovono omicidi, furti e violenza”.
Non è la prima volta che quest’anno sentiamo notizie di questo tipo, in quanto diversi paesi hanno imposto restrizioni sui videogiochi a causa di preoccupazioni su violenza, contenuti espliciti e sensibilità politiche o culturali. Ad agosto, la Turchia ha bloccato l’accesso alla popolare piattaforma Roblox, citando preoccupazioni su contenuti che potrebbero portare allo sfruttamento minorile.
I rapporti hanno indicato che i predatori, tra cui i molestatori sessuali registrati, hanno utilizzato Roblox per adescare i bambini. Inoltre, alcuni giovani sviluppatori sulla piattaforma hanno sollevato preoccupazioni sullo sfruttamento finanziario.
Il divieto ha scatenato una forte reazione nel Paese, e sono anche nate molte proteste.
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