Home Videogiochi Speciali Indiana Jones e l’Antico Cerchio: MachineGames mostra i muscoli del suo ‘Uncharted’

Indiana Jones e l’Antico Cerchio: MachineGames mostra i muscoli del suo ‘Uncharted’

Disney sta da ormai un po’ di anni tornando a calcare regolarmente il palcoscenico dei videogiochi. L’idea, non sbagliata, di sfruttare le proprie IP in ambito ludico sta dando i suoi frutti. Non sempre, ma li sta dando: titoli come Star Wars Jedi di Respawn Entertainment e Marvel’s Spider-Man di Insomniac Games sono i maggiori esempi, ma anche piccole produzioni come Disney Illusion Island hanno garantito soddisfazioni. E tra i tanti franchise in mano a Topolino, c’è anche quello dell’archeologo più famoso tra tutti. No, non Roberto Giacobbo.

Protagonista quasi assoluto del Developer Direct del 18 gennaio, non foss’altro che si trattava dell’unico grande titolo ancora segretamente nascosto tra quelli mostrati, Indiana Jones e l’Antico Cerchio si è finalmente mostrato al grande pubblico, con tanto di una rassicurante finestra di lancio pianificata per il 2024 che lascia presagire il suo arrivo nella stagione autunnale – a maggio Xbox ha già Hellblade 2.

Da queste prime sequenze mostrate da MachineGames, già autori dello splendido rilancio di Wolfenstein negli anni passati, il senso di avventura e di grande storia da vivere insieme a una delle più grandi icone nella storia del cinema è totale. Forse è ancora presto per dire se Xbox abbia finalmente trovato il suo Uncharted, un franchise cioè capace di coniugare un gameplay solido e appassionato, un senso spiccato dell’avventura e una componente cinematografica al punto giusto, senza perdersi in fronzoli inutili quali un open world ma basandosi invece su una bella storia da vivere e raccontare. Forse è presto, anche perché Indiana Jones e l’Antico Cerchio ha alcune differenze sostanziali con le avventure di Nathan Drake, ma le sensazioni evocano molti ricordi dalle naughtydogiane atmosfere, oltre ovviamente che dalle avventure di Henry Jones Jr.

E qui, sin da ora, si può introdurre un’importante divergenza dal franchise di casa PlayStation, emerso nel reveal trailer con tanto di gameplay: la prima persona. Già criticata da molti utenti, che speravano in un approccio più tradizionale (e più Uncharted?) a un titolo che potesse mettere in mostra Indy nella sua interezza, la prima persona si rivolge però a un approccio differente, quello più vicino, ovviamente, alla serie Wolfenstein. Abbiamo visto il nostro archeologo prendere a pugni i maledetti nazisti che sempre si mettono sulle tracce dello stesso tesoro dell’eroe, tramortirli colpendoli da lontano con martello, oppure attirarli a sé con la sua immancabile frusta. La scelta di una visuale in prima persona, insomma, avrà le sue ripercussioni sul gameplay, anche se alcuni elementi tipici dei giochi avventurosi sono rimasti: la risoluzione di enigmi, un po’ di sano platforming, tante ambientazioni memorabili.

E proprio sul girovagare per il mondo si concentrerà la nuova avventura di Indy, come del resto tutte le altre che abbiamo visto fino a oggi. Sarà una grande e classica caccia al tesoro: l’Arca dell’Alleanza condusse l’avventuriero tra il Nepal e il Cairo, il Santo Graal portò Indiana da Venezia fino al Medio Oriente, mentre stavolta l’ambizione è quella di risolvere il mistero dell’Antico Cerchio (o Great Circle, come è noto nel titolo in lingua originale).

Chi ama i grandi segreti dell’archeologia ha probabilmente già sentito parlare dell’Antico Cerchio, ancora oggi una delle coincidenze (o forse no?) più affascinanti del mondo antico. Come anche Indiana Jones ricorda nel trailer di presentazione, alcuni grandi siti archeologici sparsi in tutto il mondo sembrano avere alcune connessioni mistiche, e se li connettiamo attraverso il globo in una linea immaginaria appare, appunto, un grande cerchio che avvolge l’intero pianeta. La Sfinge, Machu Picchu, i templi di Sukhothai, le rovine di Petra, persino Nazca e l’Isola di Pasqua: se esista davvero un collegamento sovrannaturale tra queste località, questo lo lasciamo scoprire al buon Roberto Giacobbo. In quanto a Indiana Jones, la sua avventura racconterà invece di come forze oscure mirano a controllare il potere ancestrale connesso all’antico Cerchio.

Nel trailer abbiamo già dato uno sguardo ad alcuni di questi siti archeologici di grande interesse, lasciando l’impressione che Indy percorrerà in lungo e in largo il mondo cercando di anticipare le mosse dei due villain, il tedesco Emmerich Voss e il ben più tenebroso Locus, quello che ha tutta l’aria di essere il leader di una qualche potente setta impegnata in un qualche rito per conquistare un qualche potere. I collanti narrativi della storia sono ancora in sospeso, così come il ruolo di Gina Lombardi, personaggio che sarà probabilmente la co-protagonista in questa nuova avventura di Indy.

Il trailer, comunque, riesce perfettamente a comunicare le atmosfere tipiche della saga. I luoghi mostrati abbondano di storia e pericoli, e non mancano alcuni divertenti easter egg e riferimenti alla storia del personaggio. Ecco un esempio: essendo ambientato nel 1937, ossia un anno dopo gli eventi de I predatori dell’Arca perduta, il gioco mostrerà inizialmente la vita di Indiana come docente di archeologia al Marshall College, e nel trailer i fan storici dell’archeologo avranno sicuramente riconosciuto la dolce apparizione di Marcus Brody, amico di Indy interpretato dal compianto Denholm Elliott anche al cinema in due occasioni. L’apparizione di Locus lo porterà ad abbandonare temporaneamente la professione, dirigendosi addirittura in Vaticano per cercare di scoprire cosa sta accadendo.

Tra acrobazie con la frusta, nazisti da pestare in ogni modo e passaggi segreti nascosti sotto antiche tombe di cavalieri e grandi del passato, il trailer di Indiana Jones e l’Antico Cerchio ha presentato un titolo capace di convincere, esaltando i giocatori in cerca di una bella avventura ma anche i fan del buon Indiana, assente dal mondo dei videogiochi dal lontano e ben poco riuscito Il Bastone dei Re pubblicato nel 2009 su PS2, Wii, DS e PSP. Il 2024 sarà ancora più dolce, andando a caccia di tesori con l’archeologo più spericolato di sempre.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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