Home Videogiochi Speciali inFamous: il suo ritorno servirebbe a Sony ora più che mai

inFamous: il suo ritorno servirebbe a Sony ora più che mai

Questo 2024 non sarà di certo ricordato come il più fulgido degli anni targati Sony, come vi abbiamo peraltro già raccontato in passato. Tuttavia, è altrettanto noto che il portafoglio di first party della casa giapponese è probabilmente nella forma migliore di sempre, dal punto di vista della qualità. I franchise sono stati da sempre centrali per il successo di PlayStation (e questo continua a generare numeri importati in termini di vendite di console), ma in particolare negli ultimi 7-8 anni, l’asticella della notorietà e dell’apprezzamento hanno raggiunto vette inedite. Da giganti affermati come The Last of Us, Uncharted e God of War a nuove IP come Horizon e Ghost of Tsushima, PlayStation ha goduto di una serie di successi non indifferenti, preparandosi per quello che potrebbe benissimo essere un numero infinito di uscite di successo simili negli anni a venire.

Un fattorino sfortunato

Per quanto incredibile sia stata questa ascesa dei PlayStation Studios nel corso della generazione PS4 (in particolare), tale avvenimento ha anche significato l’accantonamento di una serie di proprietà che, per quanto di discreto successo, non hanno avuto un trattamento di favore da parte della dirigenza giapponese. Una IP in particolare è ad esempio inFamous, la serie di Sucker Punch che consentiva ai giocatori di realizzare le loro fantasie più sfrenate da supereroe (o supercattivo) in ambientazioni open world ben realizzate e divertenti da esplorare. Ebbene, come sappiamo benissimo la casa di sviluppo americana, dopo aver avviato la generazione PS4 con inFamous Second Son, ha completamente abbandonato il franchise, dedicandosi appieno a Ghost of Tsushima.

Ma perché inFamous non è riuscito a sopravvivere oltre ai primi anni di PS4? Second Son, che è stata l’ultima uscita della serie, ha rappresentato infatti un discreto traguardo positivo di pubblico e critica, con circa sei milioni di unità vendute nel 2019. Allo stesso tempo il suo “seguito”, l’espansione standalone First Light, è stata anch’essa accolta con positività dalla gente, che ha addirittura elogiato la capacità di Sucker Punch di cambiare il protagonista ed i poteri ad esso associato senza troppi problemi. Tutto ciò per dire che inFamous ha avuto abbastanza successo da guadagnarsi un futuro produttivo, come minimo.

Quindi, torniamo alla domanda: cosa c’è dietro la fine di inFamous? Beh, la prima risposta potrebbe essere quella che descrive semplicemente il fatto che la saga ha esaurito il suo corso. Dopo aver consegnato tre capitoli in circa cinque anni, il team americano potrebbe aver pensato di aver ottenuto da inFamous tutto ciò che poteva, o tutto ciò che almeno voleva. Dopotutto, questo non è esattamente un evento insolito e, in definitiva, è una buona cosa che gli studi siano sempre pronti a trovare e perseguire nuove idee, anche se ciò dovesse significare dover andare oltre quelle consolidate. Basti pensare ad esempio ad altri giganti apprezzati come Resistance e Killzone, che sono attualmente in letargo e non si sa se e quando si risveglieranno mai.

In effetti, proprio come Guerrilla si è allontanata da Killzone, o Naughty Dog da Uncharted, Sucker Punch ha deciso di distaccarsi da inFamous, e per quanto doloroso sia stato, non è poi così arduo capire perché. Dopo tre capitoli come riportavamo poco sopra, la produzione potrebbe essere stata valutata come stantia, ed è sempre bello (e raro) vedere uno studio riconoscere tale cosa e prendere le distanze da quella trappola in favore di qualcosa di nuovo e fresco. Naturalmente Sony, essendo la società madre, avrà avuto voce in capitolo, ma qualcosa che gli studi PlayStation hanno storicamente sottolineato è che viene loro concesso di mantenere il controllo creativo sui progetti che intendono perseguire.

Ovviamente sono lecite diverse riserve a riguardo, come ad esempio il fatto che la società giapponese abbia accettato di buon grado di archiviare uno dei franchise più prestigiosi e di successo commerciale per esplorare qualcosa di completamente nuovo e sperimentale. D’altra parte, anche se inFamous ha avuto una discreta accoglienza, non ha di certo mai raggiunto l’Olimpo della proprietà attualmente vive dentro gli Studios, il che è probabilmente il motivo per cui, dopo tre giochi, sia Sucker Punch che Sony siano giunte alla conclusione che l’avventura di Cole e compagni fosse pronta per la pensione.

Presente che cancella il passato

E proprio come il successo di Horizon Zero Dawn ha permesso a Guerrilla di andare avanti con sicurezza da Killzone, il successo strepitoso di Ghost of Tsushima ha portato Sucker Punch a nuove vette. L’ultima fatica è stata difatti acclamata dalla critica e dal pubblico con vendite impressionanti, che ha concesso poi la produzione di un importante adattamento cinematografico ufficialmente in lavorazione. L’epopea dei samurai è stata di conseguenza un successo travolgente, e anche se il primo gioco (e le sue riedizioni) sono tutto ciò che abbiamo visto finora, sarebbe più che sorprendente se la proprietà di Ghost of Tsushima venisse già abbandonata da Sucker Punch (ma stando alle ultime indiscrezioni così non sembrerebbe).

Ghost of Tsushima è stato un gioco eccellente e non vediamo l’ora di mettere le mani sul suo sempre più probabile sequel. Presumibilmente, il seguito del titolo open world del 2020 arriverà entro un paio d’anni (se non prima, si spera), e siamo pronti a scommettere che non sarà la fine dell’IP. Sucker Punch rimarrà nel Giappone feudale per i prossimi anni, il che significa che è giunto il momento di disilludersi tutti sul fatto che prossimamente PlayStation presenti un nuovo gioco di inFamous. Anche se la software house si trasformasse in uno studio multi-progetto come Insomniac, non c’è alcuna garanzia che il team intenda rivangare il passato, anzi.

Quindi, è la fine di InFamous?

C’è invece la possibilità che Sony crei uno spin-off tramite un differente studio o ne assuma uno diverso per lavorare a un nuovo gioco di inFamous  in futuro? Questa ipotesi non è del tutto fuori questione, visto che è qualcosa che la major nipponica ha fatto di tanto in tanto con le sue proprietà, specialmente con uscite di caratura più contenuta utili per rimpolpare il calendario delle pubblicazioni (ed in questo periodo servirebbe come non mai, tanto per dire). Da LittleBigPlanet 3 e Sackboy: A Big Adventure per poi passare Sly Cooper: Thieves in Time (altra IP creata da Sucker Punch), nel tempo si sono susseguite alcune produzioni sviluppate da studi diversi da quelli originali. InFamous ha avuto abbastanza successo da far sì che Sony possa voler replicare l’azione anche con questa saga, specialmente considerando quanto tempo e denaro ci vogliono per realizzare un nuovo titolo AAA.

In conclusione, almeno per ora sembra che i fan di inFamous dovranno continuare a soffrire, perché non pare che Sony o Sucker Punch abbiano alcuna intenzione di tornarci in un futuro relativamente prossimo. Una collezione rimasterizzata è forse il meglio che possiamo sperare, anche se francamente anche questa sembra un po’ un sogno irrealizzabile visti gli anni trascorsi dall’ultima interazione. Certo, come dicevamo poco sopra, un ritorno, in qualsiasi modo, della proprietà potrebbe riuscire a sanare leggermente i contesto attuale della società giapponese, che per il prossimo futuro pare non avere grandi assi nella manica.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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