La chiusura della precedente filosofia di Google su Stadia inizia a far sentire i suoi effetti.
La curiosa storia di Journey to the Savage Planet, il gioco uscito all’inizio del 2020 su PS4, Xbox One e PC (successivamente anche su Switch), è emblematica dello stato di confusione che oggi regna nella piattaforma Stadia, sulla quale il gioco è disponibile da pochi giorni.
Un utente ha riportato su Reddit la sua esperienza, abbastanza traumatica, che riguarda appunto il gioco di Typhoon Studios.
L’utente in questione afferma di averacquistato Journey to the Savage Planet su Stadia da pochi giorni, per goderselo tramite la piattaforma di streaming di Google. Certo, una versione non perfetta, in quanto presenta numerosi bug: uno di questi, il più pericoloso, impedisce al gioco di proseguire oltre il menù iniziale. Il gioco è, insomma, impossibile da eseguire.
Cosa succede quando ci si ritrova di fronte a un problema del genere? Naturalmente il primo passo da fare è contattare l’assistenza di Stadia per trovare una soluzione, ed è quello che l’utente in questione ha fatto. Peccato solo che il prosieguo della storia sia da barzelletta.
L’assistenza di Stadia ha infatti invitato l’utente a contattare 505 Games, i publisher di Journey to the Savage Planet, per avere chiarimenti in merito e trovare la soluzione che cerca. La risposta di 505 è però riassumibile nella frase “vorrei ma non posso”.
L’assistenza di 505 Games ha infatti risposto con un proverbiale due di picche al giocatore deluso, ma è bene sottolineare che il publisher non ha alcuna colpa in tutto questo e non può muoversi in altre direzioni, e il perché è presto detto.
Journey to the Savage Planet è stato sì pubblicato da 505 Games nel 2020, ma lo studio che lo ha sviluppato, Typhoon Studios, è stato acquisito nel 2019 da… Google! Questo significa che il publisher non ha alcun potere oggi sulla software house, che risponde solo agli ordini impartiti dal colosso di Mountain View – la versione Stadia di JTTSP è infatti pubblicata con l’etichetta di Stadia Games and Entertainment. O meglio, risponderebbe, dato che lo studio, oggi, non esiste più.
In linea con la nuova politica di Stadia, che non avrà più giochi esclusivi, recentemente Google ha chiuso Typhoon Studios, il che significa che in questo momento non esiste nessuno che possa occuparsi di risolvere i problemi del gioco e in particolare trovare un modo per annullare i bug più pericolosi, come quello in cui si è imbattuto il povero utente di cui abbiamo parlato.
Insomma, uno tra i pochissimi giochi pubblicati da Stadia, seppur non come esclusiva, non avrà alcuna assistenza.
https://twitter.com/RerezTV/status/1364006373554585611
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