Dobbiamo essere sinceri, con BioShock 4 e Judas all’orizzonte, i fan dei simulatori immersivi orientati all’azione non hanno di che lamentarsi. Detto questo, viene abbastanza naturale paragonare Judas al quarto episodio della saga iniziata a Rapture, visto che il primo è visto come una sorta di successore spirituale di BioShock Infinite considerato il coinvolgimento di Ken Levine, ex capo creativo del franchise. Questo confronto inevitabile, unito alla prestigiosa storia dell’IP, carica sulle spalle del quarto capitolo della saga un bel fardello.
Similmente a quanto fatto da Microsoft con 343 Industries e Halo, 2K Games ha creato Cloud Chamber con il preciso intento di portare avanti la serie BioShock, proprio a seguito della fuoriuscita di Levine. Poiché il quarto capitolo sarà il primo gioco di questa unità creativa, il franchise si trova fondamentalmente davanti ad un bivio: può tentare di emulare le interazioni precedenti, oppure provare qualcosa di radicalmente nuovo, in modo da far emergere sia il gioco che il team di sviluppo. Vivendo all’ombra di un franchise così iconico e influente, quest’ultima strada potrebbe essere più difficile da percorrere, ma con molta probabilità ne varrebbe la pena.
Tecnologia avversa
Gli elementi di fantascienza sono sempre stati presenti in BioShock, con Rapture e Columbia che aderiscono a molte delle più comuni convenzioni narrative soft-sci-fi, che vedono come principali pilastri poteri sovrumani, estese modifiche e miglioramenti del corpo ed un intricato groviglio di potere che determina l’ordine delle cose. Tuttavia, la tecnologia non è imprescindibile dai temi della serie e dalla narrativa generale.
BioShock si occupa di esaminare la moralità, l’etica e la psicologia umana attraverso la lente di distopie ultraterrene e bizzarre. Per molto tempo, e soprattutto a partire dal XIX secolo, l’avanzamento umano è stato misurato dall’avanzamento tecnologico; il motore a vapore, le automobili e le pratiche mediche più efficienti fanno tutti parte di questo progresso e BioShock le ha da sempre esplorate attraverso i vari capitoli. Ciononostante, la tecnologia non è l’unico modo per misurare il progresso umano, né è l’unica strada che un leader delirante come Comstock o Ryan prenderebbe in considerazione quando concepisce un’utopia contorta come la saga ci ha insegnato a conoscere.
La spiritualità e il rifiuto della modernità piacciono a molti, e per una buona ragione. BioShock Infinite sfida il fondamentalismo religioso ma conserva molti degli ornamenti fantascientifici dei primi due giochi, anche se con una concezione diversa, che affonda maggiormente le radici nella tematica steampunk. BioShock 4 potrebbe portare le cose in una direzione diversa, mostrando cosa può succedere quando qualcuno usa concetti ampi come la vita quotidiana e la filosofia per fini perversi ed egoistici. Fondamentalmente, il gioco potrebbe sostituire le sale art déco di Rapture e le strade americaneggianti di Columbia con la bellezza naturale e isolata di una ambientazione comune, ma contraddistinta da valori spirituali e costumi sociali più rustici.
BioShock 4 può tracciare una nuova strada
Adottare un approccio più low-tech potrebbe rendere l’ambientazione di Bioshock 4 intrigante ed accattivante, poiché questa struttura rappresenterebbe un significativo allontanamento dai giochi precedenti. Ancora più importante, questa diversa concezione e quadro tematico distinguerebbero il titolo da Judas, che sembra andare ancora più in alto con la sua tecnologia, presentando caratteristiche peculiari come i viaggi spaziali e gli androidi.
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Mayflower, la location in cui si ambienterà Judas, è infatti una città sospesa nello spazio, i cui abitanti sono addestrati a farsi a pezzi a vicenda anche qualora compiano la più insignificante delle infrazioni e dove le macchine gestiscono affari, arte e amministrazione.
Se BioShock 4 dovesse ad esempio adottare un sistema offensivo basato su armi più arcaiche e poteri che attingono alla spiritualità del luogo, riuscirebbe a differenziarsi parecchio, evitando un ulteriore errore di quanto visto con il secondo capitolo della saga, da molti ritenuto un mero ricalco del capostipite.
Lo scorso autunno il nome di BioShock 4 è tornato infatti di moda sul web per una valanga di leak che hanno rivelato la data di uscita, l’ambientazione e alcuni dettagli sul gameplay. Trovate tutte le informazioni qui. Secondo le indiscrezioni più quotate, il nuovo gioco della serie sarà ambientato negli anni ’60 in Antartide.
Come abbiamo detto in apertura, BioShock 4 sarà già sotto esame sia in quanto prossimo nuovo titolo della serie, e sia perché sarà l’opera prima di un team creativo diverso, che ha tuttavia la possibilità di assurgere all’olimpo delle software house, se sarà in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Così facendo peraltro, i due prodotti sarebbero a loro modo complementari e godibili da tutti gli appassionati.
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