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Killer Klowns from Outer Space: The Game | Recensione

Come se non bastassero i già innumerevoli horror multiplayer asimmetrici à la Dead by Daylight, eccone un altro. Sulla scia del titolo di Illfonic, lo possiamo dire, è praticamente nato un intero genere di giochi multigiocatore che si sono poi in varie occasioni ispirati a classici film del passato, horror e non. Pensiamo quindi a Friday The 13th, The Texas Chain Saw Massacre e il mai ricordato Ghostbusters: Spirit Unleashed. Da poco, un nuovo cult degli anni ’80 cerca di rivivere sulla stessa scia.

Stavolta però l’operazione è a dir poco delicata. Sì perché al posto di grandi e conosciutissimi film del passato, Illfonic (sì, sempre loro) si è lasciata trasportare dalla voglia di B-movie, recuperando quello che può essere considerato un cult non sempre per i motivi giusti: Killer Klowns from Outer Space. Film horror del 1988 diretto dai fratelli Chiodo, la pellicola è diventata un fenomeno di culto tra gli appassionati del cinema del terrore, sia per la sua buona realizzazione che per l’estrema semplicità nei mezzi utilizzati per darle forma. Ora, appunto, Illfonic prova a ripetere il miracolo anche nei videogiochi. Ecco la nostra recensione.

Versione provata: PS5.

Klown assassini dallo spazio profondo…

Killer Klowns from Outer Space segue in tutto e per tutto titoli come i già citati Dead By Daylight ed emuli vari, immergendo i giocatori in un PvP asimmetrico con atmosfere fortemente note a chi è appassionato del genere. In questo caso, i giocatori sono divisi in gruppi di tre klown assassini contro sette sopravvissuti che cercano di sopravvivere e fuggire dalla mappa entro un limite di tempo di 15 minuti.

Da queste premesse, sembra che Killer Klowns abbia i soliti punti di contatto con le altre produzioni di Illfonic. Effettivamente, è proprio così, ma pur essendo l’ormai classico clone, è bello osservare come Illfonic riesca sempre a rendere riconoscibile il gioco rispetto ad altri suoi fratelli – lo avevamo visto anche con Ghostbusters, il cui carisma è purtroppo passato molto inosservato.

I sopravvissuti devono come sempre cercare equipaggiamenti come armi da mischia e kit sanitari per poter fronteggiare i nemici. Allo stesso tempo, la loro principale missione è individuare e attivare una delle numerose uscite su una delle mappe del gioco, ognuna delle quali è celata dietro enigmi da risolvere, scorciatoie da scoprire, abilità mentali da mettere in campo. Fuggire dai klown, che nel frattempo continuano nella loro ricerca dei sopravvissuti per eliminarli a uno a uno con stile (possono intrappolarli nello zucchero filato, uao!), è insomma il solito mix di tensione e divertimento.

Un aspetto abbastanza interessante di Killer Klowns è l’imprevedibilità, grazie anche al fatto che ogni partita non viene conclusa con la vittoria netta di una o dell’altra fazione (può avvenire, ma è comunque molto difficile), bensì con la possibilità che alcuni sopravvissuti riescano a fuggire e altri no, spingendo così i klown a doversi organizzare per cercare un maggior gioco di squadra. Lo stesso vale per i sopravvissuti: nascondersi in un cespuglio o in un cassonetto per sbirciare il passaggio dei klown è uno step fondamentale nella pianificazione, così come anche talvolta uscire allo scoperto e cercare di sorprendere uno dei malefici pagliacci che danno la caccia. Facendo fuori i klown per un po’, i sopravvissuti hanno così tempo per fare progressi con le attività di gioco come trovare benzina, candele, chiavi magnetiche e distruggere le barriere di zucchero filato che ostruiscono ogni uscita. I klown, tornati in azione, devono poi ovviamente rimettersi in marcia e trovare nuovi modi per impedire ai sopravvissuti di perpetrare i loro scopi di fuga.

Non il solito Illfonic

Un applauso a Illfonic: sebbene Killer Klowns abbia chiaramente i fortissimi connotati delle sue classiche produzioni, il gioco è capace di integrare alcune innovazioni davvero niente male. Un esempio, forse banale, sono i minigiochi rapidi che i sopravvissuti già fuggiti o caduti in battaglia possono completare nel menu per aiutare i propri compagni, ancora sotto la minaccia dei klown. Allo stesso modo, si può ingannare l’attesa nella speranza che qualcuno riesca a riportare in vita un caduto.

Un’aggiunta di questo tipo è un notevole step in avanti per il genere, troppo spesso schiacciato da una base di giocatori che, una volta conclusa con successo oppure no la fuga, è costretto a restare inerte a guardare lo schermo.

Giocare nei panni di un klown è invece molto simile a interpretare un classico cattivo degli altri giochi di Illfonic. I villain hanno varie abilità, alcune uniche per determinate classi e con tempo di recupero, oltre ad armi come una pistola a raggi di zucchero filato che intrappola i sopravvissuti, un fucile a popcorn, e un martello gigante che viene utilizzato per i colpi diretti da vicino. Non fate però l’errore di pensare che, vista la presenza di tre klown, la vittoria sia così facile. In Killer Klowns, Illfonic ha lavorato a fondo sul bilanciamento, producendo sia mappe molto più grandi, sia un arsenale di tutto rispetto anche per i sopravvissuti, che ora possono anche attaccare i klown con maggior impatto. Peccato solo per la mancanza di un reale punto d’incontro per i nuovi utenti. Confrontandoci con giocatori alle prime armi con titoli di questo stampo, è emersa la difficoltà nel muovere i primi passi, con il gioco che lascia effettivamente troppe cose in sospeso.

A prescindere da questo, Killer Klowns è comunque molto divertente, questo è innegabile. La formula con 10 giocatori coinvolti nella stessa partita, unita a una squadra di villain più agguerrita del classico nemico molto lento e pesante, offre quella punta di frenesia e paradossalmente commedia al gioco horror che serviva per rivitalizzare una formula anche troppo abusata e della quale, come accade comunque spessissimo, si inizia a sentire il peso dell’inevitabile ripetitività. La sensazione viene contrastata grazie all’immaginario nel quale è immerso: gli sviluppatori sono stati bravi nel seguire e riproporre l’immaginario del film cult degli anni ’80, del quale gli appassionati ritroveranno moltissimi riferimenti e sensazioni. Una bella trovata, non c’è che dire, ma si può dire che ormai Illfonic sia un esperto in queste cose. Nel bene e nel male.

7.4
Review Overview
Riassunto

Killer Klowns from Outer Space è una piacevole aggiunta al catalogo di PvP horror asimmetrici di Illfonic, che aggiunge alcune meccaniche interessanti spingendo i giocatori a cooperare e sentirsi molto più parte attiva della partita, in ogni momento. Di contro, i contenuti sono pochi, e in poche ore il gioco non ha più nulla di realmente inedito da offrire. Forse, il team punterà su un corposo supporto post-lancio per arricchire di contenuti, ma questo solo il tempo ce lo dirà.

Pro
Divertente Grandi riferimenti al klassico kult del 1988 Qualche nuova meccanica di gameplay riuscita
Contro
Si esaurisce molto presto l'effetto novità Pochi contenuti Inadatto agli inesperti
  • Concept & Trama7
  • Gameplay8
  • Comparto Artistico7.5
  • Comparto Tecnico7
Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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