Avete mai voluto fare un salto nel Medioevo per impugnare una spada d’acciaio e lanciarvi alla conquista di un castello in groppa ad un destriero? O magari combattere contro un altro cavaliere per la gloria del vostro stendardo?
Ebbene grazie a Kingdom Come: Deliverance tutto questo sarà possibile, però prima vi presenteremo la nostra anteprima.
Simulazione Medioevale?
Innanzitutto Kingdom Come: Deliverance nasce da una software house con base a Praga, chiamata Warhorse Studios. Un gruppo di sviluppatori che provengono da altri progetti importanti e che nel 2011 decidono di mettersi in proprio, fondando appunto questo nuovo studio.
Successivamente per creare questo ambizioso titolo Dan Vávra e Martin Klima, decidono di avviare una campagna Kickstarter che va ben oltre ogni rosea aspettativa, incassando 1 milione e centomila sterline, grazie alla donazione di un filantropo multimilionario.
Kingdom Come: Deliverance prende vita. Si tratta di un RPG open world in prima persona ambientato nel XV secolo, per la precisione nel 1403 in Bohemia, che vede ricreare una mappa ed una storia vicino a Praga, sede di Warhorse Studios. I developer hanno voluto rendere il più realistico ed accurato possibile questo gioco, basandosi su eventi realmente accaduti e ricostruendo villaggi e castelli che si possono visitare anche nella vita reale, una vera e propria simulazione Medievale.
Quest in real-life
Abbiamo avuto modo di provare la Tech Alpha di Kingdom Come: Deliverance su PC, che ovviamente è ancora molto acerba di contenuti, essendo il titolo ancora in via di sviluppo. Infatti la sua uscita è prevista per l’estate 2016 su PlayStation 4, Xbox One e PC.
Essendo una versione di prova non siamo riusciti ad entrare nel profondo, ma i piccoli assaggi che abbiamo visto ci hanno lasciato piacevolmente sorpresi. I ragazzi di Warhorse, come già accennato prima puntano tutto sul realismo Medievale, quindi non aspettatevi draghi, incantesimi o orchi.
Il motore grafico che muoverà KCD è il CryEngine 3 e le ambientazioni saranno una gioia per gli occhi, con foreste e villaggi che fanno veramente immedesimare il videogiocatore nella grande epoca quale è stata il Medioevo.
Non ci saranno classi, però l’utente potrà scegliere il ruolo di Guerriero, Ladro o Bardo, optando quindi per le rispettive abilità linguista, furtività o scontro a viso aperto per risolvere le quest. Restando in tema, le due quest che abbiamo portato a termine (recupero di un arco e la cura di un contadino avvelenato) offrivano vari compiti e diramazioni, facendo intuire quanto vasto sarà il prodotto finale.
Il doppiaggio in inglese è sembrato purtroppo un po’ forzato ed eseguito sempre dalle stesse persone, però confidiamo in un miglioramento.
Cavalcare e combattere
Ma quali sono le due principali cose che si vedono nei film ambientati nell’epoca dei cavalieri? Semplice: combattimenti con la spada e spostamenti a cavallo.
Ovviamente con l’intenzione di ricreare un ambiente di gioco vivo e fedele non mancheranno anche queste caratteristiche, purtroppo però nella nostra prova non abbiamo impugnato la spada. Ma non aspettatevi uno schema di attacchi in stile Skyrim con attacco pesante e attacco normale.
Gli sviluppatori attraverso un video hanno spiegato che ci saranno 36 diversi modi e punti di attaccare e parare un avversario. Per ricreare il più fedelmente possibile gli scontri, si sono avvalsi di maestri della spada Medioevale, riproducendo i movimenti e studiando un apposito ed innovativo algoritmo che renda il più reale e fruibile il combattimento all’arma bianca.
Nella prima parte della Tech Alpha ci siamo mossi a piedi, con un ciclo giorno/notte creato in maniera egregia, trovandosi in mezzo ad una foresta bisognerà obbligatoriamente estrarre una torcia per riuscire ad orientarsi e muoversi, per via del buio quasi totale. Dopo aver imparato a scassinare qualche serratura e baule, siamo infine riusciti a montare in groppa ad un destriero per raggiungere un villaggio vicino.
Non mancheranno gli aspetti RPG con la possibilità di far salire di livello il proprio personaggio e cambiargli l’equipaggiamento.
Trattandosi ancora di una versione in via di sviluppo, siamo incorsi in qualche fastidioso bug, ma ripetiamo su una Tech Alpha possono esserci, l’importante è che non si presentino nella versione finale del gioco.
Conclusione
I presupposti per un titolo di spessore ci sono tutti: ambientazione vasta ed esplorabile, quest profonde e ricche di storia reale, combattimenti in puro stile Medievale, grafica curata. E’ sicuramente prematuro sbilanciarsi, però abbiamo apprezzato le features viste nella Tech Alpha, soprattutto visto che non ripercorrono titoli più blasonati come Skyrim, Dark Souls o The Witcher, ma puntano tutto su realismo per far immedesimare l’utente nel mondo di gioco. Kingodom Come: Deliverance è sicuramente uno dei titoli del 2016 su cui vorremo e vorrete mettere le mani.
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