Un viaggio lunghissimo, quasi infinito. 16 sono gli anni che separano Kingdom Hearts dal terzo capitolo numerato, che uscirà nel corso di quest’anno e che chiuderà la Saga Xehanort raccontata fino ad oggi in ben 8 tra titoli principali e spin-off di varia natura. In attesa, spasmodica attesa, di Kingdom Hearts III, abbiamo colto l’occasione per raccontarvi la lore della serie, tra retroscena, tasselli che potrebbero esservi sfuggiti e curiosità che potrebbero riservare importanti conseguenze nel capitolo conclusivo.
Luce e Oscurità dominano l’universo di Kingdom Hearts. Mentre la prima permette ai Mondi e alle persone di restare aggrappati al regno nel quale domina, la seconda è la forza tentatrice, ciò che spinge molti a precipitare nel baratro di propria spontanea volontà o per cause di forza maggiore. Quando un Cuore di un essere vivente viene avvolto dall’Oscurità, in quel momento l’uomo, donna, bambino o animale finisce in un vortice di dannazione e disperazione che lo porta ad assumere tenebrose sembianze e un comportamento disumano, al servizio proprio delle leggi e delle volontà che regolano il Regno dell’Oscurità. Come sempre, però, ci sono delle eccezioni. E, come sempre, l’Oscurità potrebbe portare a danni collaterali prima imprevisti.
SENZA CUORE
Quando l’Oscurità riesce a ottemperare al suo solo e unico scopo, quello cioè di assoggettare la vita al potere stesso delle tenebre, il Cuore di un essere vivente viene ricoperto e la sua Luce lentamente scompare. Colui, o colei, che un tempo veniva conosciuto come una persona normale finisce ora col diventare un Heartless, un essere amorfo, fatto di pura Oscurità e spinto solamente dalla sua insaziabile fame di ulteriori Cuori, oltre che dal desiderio di distruggere i prescelti del Keyblade. Loro, infatti, sono l’unica speranza della Luce nel momento in cui l’Oscurità riesce a mettere piede nel reame opposto: i cavalieri Keyblade come Sora, Terra, Aqua e Ventus sono destinati a proteggere i Mondi da tutti gli Heartless e gli esseri oscuri, che tramano contro di essi per porre fine alla loro esistenza. Ma l’Oscurità, come sappiamo, sa presentarsi in molte forme…
Ad oggi, abbiamo una sola prova del fatto che un Heartless può mantenere la propria forma originaria, e quella prova risponde al nome di Ansem. L’Heartless di Xehanort, l’unico come detto a mantenere le sue sembianze anche dopo essere stato accolto dall’Oscurità, è il più potente Heartless mai visto nell’universo di Kingdom Hearts, capace di comandare tutti gli altri e addirittura di concedere ad alcuni il potere di farlo (come Riku e Malefica), salvo poi rivelare tutte le sue reali intenzioni. Prima dell’arrivo di Ansem, gli Heartless agivano guidati esclusivamente dai loro istinti primordiali, da quella fame di Luce che li contraddistingue e che li porta ad invadere i Mondi a caccia di Cuori, rendendoli da sempre i più grandi rivali dei prescelti del Keyblade. La loro nascita viene fatta corrispondere con quella dell’universo stesso: non esiste Luce senza Oscurità, ed è lecito pensare che gli Heartless, che vediamo già attivi in Kingdom Hearts χ ambientato 1000 anni prima delle storie attuali, abbiano iniziato la loro opera di distruzione ancor prima.
Mentre gli Heartless Purosangue dominano incontrastati il Regno dell’Oscurità, presentandosi in varie forme a seconda dell’Oscurità che originariamente albergava nel Cuore di chi li ha generati (gli Shadow sono gli Heartless più comuni, per poi passare a NeoShadow, GigaShadow, Darkball, Invisibile, Darkseid, Guardiano di Ansem e Cacciatore di Tenebra, l’essere che prima di Ansem comandava l’Oscurità), gli Heartless Emblema sono differenti. Nelle profondità della Fortezza Oscura, ancor prima di tradire Ansem il Saggio, Xehanort e gli altri apprendisti diedero il via alla costruzione di una gigantesca fabbrica per generare cuori artificiali e conseguentemente Heartless artificiali, che portavano sul proprio corpo l’indistinguibile simbolo del cuore nero con la croce rossa e che appunto vengono chiamati Emblema. Solo uno degli Heartless Purosangue porta su di sé l’emblema, e si tratta proprio di Ansem, il Cercatore dell’Oscurità.
SENZA CORPO
Se il Cuore, avvolto dall’Oscurità, trasforma l’essere in un Heartless, cosa accade però al suo corpo? Una persona è formata da tre aspetti fondamentali, vale a dire Cuore ovviamente, Anima e infine il Corpo. Un involucro, un guscio a protezione della persona stessa e la sua, diciamo, manifestazione fisica. Ma cosa accade al corpo quando un essere vivente viene tramutato in un Heartless? In questo caso, ci sono due alternative. Se il Cuore di questa persona non è abbastanza forte, il corpo viene semplicemente disintegrato e scompare, lasciando dietro di sé solamente un Heartless. In caso contrario, il guscio ormai privato del Cuore continua a sopravvivere, a restare aggrappato all’esistenza pur rappresentando quasi una contraddizione con le leggi che regolano Kingdom Hearts. Ciò che non ha un Cuore, infatti, non dovrebbe esistere, e difatti questi involucri vuoti prendono il nome di Nessuno.
I primi avvistamenti di questi Nessuno sono da considerarsi relativamente recenti. La prima menzione che abbiamo in merito ai Nessuno arriva da Yen Sid nel corso delle prime battute di Kingdom Hearts II, anche se questi erano già in circolazione da più tempo. Xemnas, ad esempio, leader dell’Organizzazione XIII e Nessuno di Xehanort, è “nato” (sempre se di nascita si può parlare, quando discutiamo di questi esseri innaturali) nel momento in cui venne creato anche Ansem, quando cioè l’originale uomo si scisse in due entità differenti che coesistevano nello stesso momento. O forse addirittura tre, come vedremo tra poco. Ma il destino dei due esseri oscuri sarà molto differente. Ansem, divenuto leader degli Heartless, cercò di aprire la porta del Kingdom Hearts per inghiottire tutti i Mondi tramite la forza delle sette Principesse del Cuore, mentre Xemnas riunì altri 12 potenti Nessuno per dare vita ad un’organizzazione che si prefiggeva come compito quello di creare un nuovo Kingdom Hearts, artificiale, e donare a tutti i Nessuno un Cuore in modo da farli divenire persone complete ed estremamente potenti.
Un’impresa forse disperata col senno di poi, anche perché destinata a scontrarsi con il prescelto del Keyblade sopravvissuto ai fatti del Castello dell’Oblio. Eppure, Sora già era entrato in contatto con un Nessuno ancor prima di Chain of Memories. In Kingdom Hearts, all’interno della Fortezza Oscura, Sora incontrò infatti un losco figuro armato di lame energetiche che si rivelerà essere Xemnas, accorso sul luogo per testare i poteri del prescelto e capire quanto potesse essere utile colui che verrà chiamato Roxas. Dopo il suo sacrificio per salvare Kairi, Sora, tramutato in Heartless, diede infatti vita ad un Nessuno dall’enorme potere e in grado di padroneggiare il Keyblade, che finirà col diventare il tredicesimo membro dell’organizzazione di Xemnas. Il suo aspetto, però, sarà oggetto di grandi interrogativi. Un Nessuno, che originarmanente era dotato di un Cuore dal potere immenso, riesce a mantenere interamente il suo aspetto. Ne sono un esempio Axel, Saix e Xigbar, identici alle loro versioni apparse in Birth by Sleep Lea, Isa e Braig, e così vale per tutti gli altri membri dell’Organizzazione. Per tutti, tranne che per Roxas, il cui aspetto era molto differente da quello di Sora. Ma c’è una risposta a tutto, come ci ha raccontato proprio Birth by Sleep…
Così come per gli Heartless, anche i Nessuno assumono sembianze differenti a seconda della forza della persona da cui hanno avuto origine. I più comuni, i Simili, sono elementari gusci biancastri nati da coloro abbastanza forti da far sopravvivere il proprio corpo, ma non abbastanza per farli evolvere in qualcosa di più maestoso, come i Sicari, i Berserker o gli Stregoni. Abbiamo anche avuto esempi, come in Chain of Memories, di Nessuno senza alcuna intenzione di fare del male ma costretti dalle avversità, come Naminé, Nessuno di Kairi. E poi, naturalmente, ci sono i membri dell’Organizzazione XIII, i Nessuno più potenti in assoluto (Roxas, Axel, Saix, Xigbar, Larxene, Vexen, Zexion, Lexaeus, Marluxia, Xaldin, Luxord, Demyx e ovviamente Xemnas), coloro in grado di dominare tutti gli altri gusci. Il legame spirituale tra la “gerarchia” degli Heartless e quella dei Nessuno non finisce certo qui, perché Cuori e Corpi rimangono fortemente legati anche dopo essere divenuti parte dell’oscurità. Come confidò Yen Sid a Topolino a seguito dei fatti di Kingdom Hearts coded, infatti, distruggere l’Heartless e il Nessuno di una persona ha un esito impensabile: l’essere vivente originario torna infatti in vita, e in possesso del proprio corpo e del proprio Cuore. Proprio come accaduto a Xehanort, a seguito di Kingdom Hearts II.
SENZA SENTIMENTI
Un Cuore debole, avvolto dall’Oscurità, dà vita ad un Heartless. Un Cuore molto potente è invece in grado di far sopravvivere anche il corpo dell’essere originale, creando un abominio chiamato Nessuno. Ma non è tutto. Esistono persone dotate di un Cuore la cui potenza è praticamente incommensurabile, siano essi fedeli alla Luce o ormai divorati dall’interno dalle forze oscure. Come suggeriva Ansem il Saggio nei suoi diari, esiste un terzo aspetto fondamentale di una persona che ne determina la sua esistenza: l’Anima. Ebbene, anche l’Anima è in grado di manifestarsi fisicamente, se ci troviamo di fronte a persone dalla volontà esageratamente risoluta.
La prima prova dell’esistenza di queste entità superiori a tutte le altre la abbiamo in Kingdom Hearts II, quando, dopo aver sconfitto Xemnas, si viene a formare un misterioso portale nel Castello Disney. Una volta attraversato, Sora, Paperino e Pippo si ritrovano in una landa desolata a combattere contro quello che, nel Grillario, verrà definito Volontà Residua. Un essere dalle fattezze umane ma solamente costituito dall’anima, alimentata dalla forza che l’uomo originariamente aveva e che ora si manifesta come un’armatura con tanto di possente Keyblade tra le mani, chiamato a proteggere quei luoghi. Solo in Birth by Sleep conosciamo maggiormente la storia, e scopriamo che questa Volontà Residua (chiamato anche Sentimento Persistente nella versione originale) è tutto ciò che rimane di Terra dopo che il ragazzo venne sopraffatto dal Maestro Xehanort, e che ha deciso di restae nel Cimitero dei Keyblade per evitare una nuova catastrofe come quella che stava per costare l’integrità del Kingdom Hearts in passato.
Sempre in Birth by Sleep incontriamo altre due manifestazioni dell’anima, appartenenti a due personaggi incredibilmente potenti. La prima è Senzacuore, la volontà residua del Maestro Xehanort (forse nata nello stesso momento della volontà residua di Terra) e in grado di maneggiare il potentissimo Occhio che Scruta, il più antico dei Keyblade, un tempo appartenuto al Maestro dei Maestri. La seconda è Armatura di Eraqus, ancora una volta la manifestazione, dietro alle sembianze della sua armatura, del maestro Eraqus della Terra di Partenza. L’uomo, che un tempo addestrò Terra, Aqua e Ven, finì preda delle macchinazioni di Xehanort e venne ucciso proprio da Terra, non prima però di riuscire a lasciare dietro di sé la sua volontà residua. Rimangono però ancora parecchi punti oscuri sul legame che hanno le anime con coloro che, di fatto, sono ancora in vita. I Cuori di Terra e Xehanort, nonostante il secondo sembri avere il controllo del corpo, continuano a lottare, e, ipotizzando che il guardiano della Luce riesca a liberarsi, dovrebbe forse ricongiungersi con la sua volontà residua per tornare pienamente vivo?
A differenza di Heartless e Nessuno, che, a parte alcune eccezioni, continuano ad operare per conto dell’oscurità che ormai li ha intrappolati, le volontà residue dell’Anima sono quindi molto più complesse, e legate a ciò che erano in origine. E se pensate che queste tre entità siano le uniche che, oltre ai cavalieri Keyblde, lottano tra Luce e Oscurità, vi sbagliate di grosso. Mai sentito parlare di Nesciens? Oppure di Incubi? Ci arriveremo…
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