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La storia di Jack il Bello, e perché è il cattivo più iconico di Borderlands

L’uscita del film di Borderlands è l’occasione perfetta per parlare di quello che è stato uno dei cattivi più iconici della storia dei videogiochi. Uno dei villain più detestabili, ma dal carisma impareggiabile, un antagonista i cui piani malvagi andavano a pari passo con la sua follia e il suo sarcasmo, un uomo capace di chiamare il suo pony Stallone da Culo, ma che nascondeva anche una storia tragica. Stiamo parlando ovviamente di Jack il Bello!

Andiamo quindi alla riscoperta della storia dell’affascinante Jack, la cui influenza è ancora tale sul franchise che i fan chiedono a gran voce un suo ritorno. Ma sarà possibile?

Da umili origini

Jack il Bello, non è sempre stato Jack il Bello: una volta anche il pazzo maniaco egocentrico era stato un tenero frugoletto, ma l’infanzia di Jack è fin da subito caratterizzata dai traumi. Il padre muore poco dopo la sua nascita, e la madre lo abbandona alle cure della nonna, che abusa di lui sia psicologicamente che fisicamente. Crescendo, Jack trova lavoro come umile programmatore per Hyperion e, sebbene le sue abilità non siano niente di speciale, la sua vita privata va alla grande. Conosce una donna, si sposa e ha una figlia che chiama Angel; la sua vita non potrebbe andare meglio di così.

Ma le cose prendono una svolta quando Angel, a un certo punto della sua infanzia, inizia a mostrare i poteri di una Sirena. Come sanno tutti i fan di Borderlands, le Sirene sono degli individui che possiedono delle capacità tanto misteriose quanto potenti, come quella di manovrare gli elementi, di teletrasportarsi o di manovrare qualsiasi oggetto tecnologico. Le nuove capacità di Angel vengono notate da un bandito che, conoscendo il valore monetario delle Sirene, tenta di rapirla. Incapace di controllare i suoi poteri, Angel cede al terrore, prende il controllo di una torretta e spara al bandito, uccidendo però accidentalmente nello stesso momento anche sua madre.

Questo evento instilla in Jack un odio incrollabile verso i banditi, ritenendoli tutti assassini immorali affamati di denaro. Le conseguenze di questo evento però non ricaddero solo sui fuorilegge di Pandora, ma anche sulla stessa Angel: Jack decide difatti di imprigionarla, e di impiegare i suoi poteri per farle aprire la Cripta che contiene il Guerriero.

Un piano diabolico

Durante Borderlands: The Pre-Sequel, ci viene presentato un Jack molto diverso da quello che abbiamo conosciuto in Borderlands 2. All’inizio pare che i suoi propositi di pacificare Pandora siano sinceri: Jack si avvale dell’aiuto dei Cacciatori della Cripta per sconfiggere la corporazione della Hyperion, che sta colonizzando Pandora per sfruttarne le risorse minerarie.

Solo successivamente viene rivelato che il piano iniziale di Jack era quello di manipolare i Cacciatori affinché aprissero la Cripta per liberare il Distruttore in modo da poterlo tenere per sé e sfruttare i suoi poteri. Difatti, dopo aver sconfitto il Distruttore, ne ha usato l’occhio come generatore di una superarma soprannominata “L’occhio di Helios”, in grado di distruggere interi insediamenti di banditi.

Jack progettava di usare l’arma per eliminare in massa interi campi di fuorilegge su Pandora, per poi “civilizzare” il pianeta. Sfortunatamente, l’Occhio era stato preso dal Colonnello Zarpedon, che lo ha poi puntato sulla luna di Pandora, Elpis, nel tentativo di impedire che la sua Cripta fosse trovata dalla Hyperion, portando quasi alla distruzione della luna. Jack riesce però riprendere l’Occhio da Zarpedon con l’aiuto del gruppo di Cacciatori della Cripta da lui assoldati, composto anche da Lilith, Roland e Moxxi, che poi tradisce Jack distruggendo l’Occhio, non volendo che lui ottenesse un potere senza pari.

Una volta distrutto l’Occhio, Jack aveva bisogno di una nuova arma. Riesce ad aprire la Cripta su Elpis, che si scopre contenere un oggetto a forma del simbolo della Cripta che racchiudeva le conoscenze degli Eridiani. Nello stesso momento in cui Jack prende in mano l’oggetto, inizia ad avere visioni del Guerriero, della Cripta in cui era sigillato e dell’Eridium sepolto nel pianeta. Lilith appare da un portale e distrugge l’oggetto, provocando un’esplosione di energia che devasta l’occhio sinistro di Jack e gli marchia il volto con il simbolo della Cripta.

Dopo l’apertura della Cripta di Elpis

Dopo essersi fatto innestare la maschera che lo contraddistingue, Jack uccide il presidente della Hyperion Corporation, Harold Tassiter, e si dichiara nuovo presidente. È da questo momento in poi che inizia a farsi chiamare “Jack il Bello”.

Jack inizia quindi a concentrare tutti i suoi sforzi per ottenere il Guerriero e vendicarsi di tutti gli abitanti di Pandora ed in particolar modo dei Cacciatori della Cripta. Come dicevamo, utilizza sua figlia Angel per sorvegliare l’intera Pandora e prende il controllo del sistema ECHOnet. Avvia quindi operazioni minerarie per estrarre tutto l’Eridium del pianeta, che sarebbe stato utilizzato (tra altri esperimenti più raccapriccianti) per creare la linea di armi E-Tech di proprietà di Hyperion.

Jack ordina inoltre a Hyperion di esercitare il controllo aziendale e militare su Pandora. Con l’aiuto di un informatore, Jack localizzò New Haven e distrugge l’insediamento con il suo cyborg Wilhelm. Inoltre, dopo il suo tentativo di fuga, Jack cattura e giustizia personalmente l’amministratrice di New Haven, Helena Pierce, per poi far uccidere gli altri fuggitivi da Wilhelm.

In seguito rintraccia la Chiave della Cripta e la sua proprietaria, la dottoressa Patricia Tannis, che tortura per farsi consegnare l’oggetto. Jack quindi fa caricare di potere la Chiave della Cripta da Angel, pompando il suo corpo con una fornitura costante di Eridio.

Jack il Bello cerca quindi di attirare i Cacciatori della Cripta nella sua sfera d’influenza mostrando di averne bisogno, per poi lasciarli a morire nelle Windshear Waste. Nel frattempo, comunica costantemente con loro attraverso l’ECHOnet, deridendoli, minacciandoli e manipolandoli.

L’ultimo scontro

Dopo la morte di Angel, Jack fa la sua prima apparizione fisica nella storia e uccide Roland. Lilith tenta di attaccarlo, ma Jack le mette un collare che blocca il potere delle Sirene e la cattura per sostituire la figlia appena deceduta come catalizzatore per caricare la chiave del Vault. Annulla la taglia sui Cacciatori della Cripta, giurando di vendicarsi della morte di Angel e minacciando di dare la caccia a chiunque uccida i Cacciatori prima di lui.

La sua ultima apparizione avviene nella Cripta del Guerriero dove i Cacciatori lo combattono come uno dei due boss finali. Dopo essere stato sconfitto, Jack prende la Chiave della Cripta già carica e la usa per evocare e controllare il Guerriero. I Cacciatori della Cripta lo sconfiggono, rovinando così i suoi piani di dominio su Pandora. Jack li insulta con rabbia per avergli impedito di portare l’ordine su Pandora, il pianeta senza legge, e viene quindi ucciso da Lilith o dai Cacciatori della Volta.

Il ritorno di Jack

Ma neanche la morte riesce a mettere un punto definitivo sulla storia di un megavillain come Jack il Bello. In Tales from the Borderlands, quando Rhys tenta di usare l’unità ID del professor Nakayama per rintracciare il denaro che ha perso, crolla sul pavimento e sente una voce misteriosa che afferma di essere delusa da come Rhys stia cercando di seguire le “sue orme”. Più tardi, mentre si infiltra nel magazzino abbandonato dell’Atlas, Rhys cerca di rendere operativo l’ascensore, ma fallisce perché il suo sistema si blocca improvvisamente. Qui sente ancora una volta la voce misteriosa che lo schernisce.

Poco dopo, la voce inizia a farsi più chiara nella testa di Rhys e si rivela essere quella di Jack il Bello, o meglio, quella dell’IA prodotta da Nakayama in Borderlands: The Pre-Sequel in caso di morte di Jack, che appare alle sue spalle sotto forma di ologramma. Nei primi momenti, Rhys sospetta che Jack sia solo una proiezione, ma ben presto Jack dimostra di essere vivo ed attivo.

Inizialmente, l’intelligenza artificiale di Jack non si rende conto né crede che il Jack originale sia morto. Dice a Rhys di riportarlo su Helios in modo da potersi trasferire in un nuovo corpo, promettendogli di gestire la Hyperion insieme. In seguito, Jack aggiorna l’impianto Echo-Eye di Rhys per dargli la capacità di entrare nei macchinari e controllarli a suo piacimento. Quando Rhys e Fiona scoprono finalmente l’ubicazione del Progetto Gortys, vengono attaccati da numerosi droni sentinella, che Rhys può usare per aiutarli contro Vasquez e August.

L’IA di Jack costringe quindi Rhys ad assumere il ruolo di amministratore delegato di Hyperion e rivela che intende creare un esercito di Jack a partire da lui e da molti altri. Rhys, nel tentativo di fermare l’IA Jack, spegne l’energia di Helios e l’intera stazione entra in collisione con Pandora, distruggendola. Tuttavia, l’IA di Jack sopravvive alla prova e tenta di uccidere Rhys con i suoi stessi impianti cibernetici, costringendolo a staccarla. Nel finale del gioco, Rhys ha la possibilità di distruggere completamente l’occhio ECHO per eliminare l’IA Jack una volta per tutte, oppure di risparmiarla, lasciandolo solo in un vuoto senza fine.

Un cattivo che ha lasciato il segno

Jack il Bello è stato il cattivo che più di tutti è rimasto nell’immaginario di chi ha giocato alla serie di Borderlands. Jack il Bello è una persona assolutamente orribile. Ordina e commette una quantità incredibile di atrocità, la maggior parte con il sorriso sulle labbra. Inoltre, in qualità di capo della Hyperion, è la persona più potente di Pandora e sfrutta questo suo status per le sue nefandezze. Come se non bastasse, la sua personalità insopportabile, arrogante e compiaciuta è un qualcosa alla quale i giocatori si devono abituare fin da subito, poiché li deride di continuo durante la loro avventura.

Eppure, nonostante tutte le sue orribili azioni, Jack si definisce ancora l’eroe della storia. Jack il Bello è stato letteralmente scritto per essere odiato. Parliamo di un antagonista che nel corso della storia di Borderlands 2 uccide Roland, uno dei protagonisti del primo capitolo, e Bloodwing, il fido compagno alato di Mordecai; il massacro di New Haven e di Helena Pierce sono degli eventi indimenticabili, così come la missione in cui scopriamo che ha assoldato dei banditi per uccidere sua nonna. E mentre assistiamo a tutta questa malvagità la voce di Jack è sempre lì, a fare battute sconce, a prenderci in giro, e a ribadirci come lui si senta l’eroe della situazione, e noi non siamo altro che un ostacolo alla pacificazione di Pandora.

I gemelli influencer del terzo capitolo, Tyreen e Troy Calypso, non sono riusciti a far emergere lo stesso carisma del villain più iconico della serie, e nonostante un gameplay migliorato sotto ogni aspetto, la componente narrativa del terzo capitolo della saga di Gearbox è stata largamente inferiore ai prequel. Certo, i gemelli sono pur sempre una minaccia costante, con i loro poteri da Sirene che sfruttano per ostacolarci nel corso dell’avventura. Ma il paragone con Jack il Bello è impietoso. Sono due personaggi che non riescono a far scattare quella molla nel giocatore che li fa passare da meri antagonisti a antieroi veri e propri.

Al momento sappiamo che il film Borderlands, in uscita il prossimo 7 agosto, dovrebbe ricalcare le vicende del primo capitolo, nel quale Jack non aveva ancora fatto la sua apparizione. Se la pellicola di Eli Roth dovesse avere successo, possiamo però sperare di vedere la comparsa di Jack il Bello nei sequel. Chi avrà le capacità attoriali per calarsi in un personaggio così tanto sfaccettato?

Scritto da
Silvia SiL Mannu

Nel lontano 1990 entro in una sala giochi e scopro i cabinati arcade. Da quel momento, la passione per i videogames non mi ha mai abbandonata. Oggi sono una PC Gamer legata soprattutto a titoli action, giochi di ruolo, stealth e picchiaduro.

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