Layers of Fear rappresenta una delle esperienze horror più riuscite degli ultimi anni. Originariamente pubblicato nel 2016, il primo capitolo è riuscito a terrorizzare moltissimi appassionati, giocando sulla mera componente psicologica. Il successo guadagnato ha generato ovviamente una rampa di lancio anche per il secondo gioco della serie che, tre anni dopo, cristallizzò ulteriormente la buona riuscita del progetto di Bloober Team.
Nel giugno 2022, durante il Summer Game Fest, la casa di sviluppo polacca ha deciso di alzare ulteriormente l’asticella qualitativa, presentando al mondo nuovamente Layers of Fear. Per quanto la fantasia non sia proprio di casa in quel di Cracovia, questo nuovo prodotto rappresenta la summa aurea del franchise.
Il pacchetto definitivo racchiude infatti i due titoli della serie con tutti i DLC pubblicati, ma non solo. In questa rinnovata veste gli sviluppatori hanno deciso di aggiungere un ulteriore contenuto aggiuntivo, oltre che ad un personaggio inedito.
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Ebbene, nelle ultime ore Bloober Team ha deciso di comunicare un drastico cambio di rotta per i progetti futuri. Lo studio polacco ha infatti annunciato che Layers of Fear rappresenta l’ultimo horror psicologico realizzato, dando ufficialmente inizio alla fase 3.0 del team.
Ecco le parole pronunciate da Piotr Babieno, il fondatore:
Quest’anno segna la fine di un’epoca, quella in cui facciamo horror psicologici. Adesso stiamo entrando in Bloober Team 3.0, in cui faremo horror per il mercato di massa. Ci siamo concentrati sulla storia, sull’atmosfera, sulla qualità grafica e la musica, ma non abbiamo fatto molta attenzione alle meccaniche di gameplay. Ora è giunto il momento di innovare totalmente le nostre produzioni.
Secondo quanto esternato quindi, Bloober Team è pronta ad abbracciare con le sue prossime creazioni delle tinte più action, così da raccogliere un maggior numero di pubblico.
Babieno ha poi continuato:
Abbiamo intenzione di realizzare le nostre idee non attraverso l’ambientazione o la narrazione, ma tramite l’azione. Quindi tutti i nostri titoli futuri avranno molte di queste meccaniche di gameplay.
Sicuramente un importante sterzata creativa, che speriamo non vada tuttavia a compromettere la bontà narrativa che ha da sempre permeato le produzioni polacche.
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