Mentre i giocatori festeggiano per il periodo di PE doppi prolungato, c’è anche chi non se la sente di promuovere a pieni voti Black Ops 6. In particolare parliamo di Digital Foundry, che ha aspramente criticato le versioni PS4 e Xbox One dello sparatutto.
Il gioco di Treyarch è ancora una volta un titolo cross-gen, e i dati dei mesi scorsi hanno rivelato molto sinceramente che la mossa di Activision è tutto tranne che folle: ancora oggi una grandissima fetta di giocatori gioca Call of Duty su console old gen, vale a dire PlayStation 4 e Xbox One, e sarebbe assurdo rinunciare a questi utenti.
Il problema, tuttavia, è che queste macchine iniziano a risentire notevolmente del peso degli anni (sono passati 11 anni dalla loro uscita), e così anche DF si è ritrovato ad analizzare le versioni di Black Ops 6 con risultati ben poco soddisfacenti.
Partiamo dalla versione per console attuali (ecco la nostra recensione), con PS5 e Xbox Series X che mantengono saltamente una risoluzione dinamica a 2160p e il target dei 60 frame al secondo – si segnalano comunque alcuni cali, in particolare su console Sony. Le cose vanno un po’ peggio su Xbox Series S, con risoluzione dinamica a 1440p e cali più frequenti tra 40 e 60 fps. Con la modalità 120Hz, si passa anche a 90 fps, con situazioni anche a 100 fps.
I risultati su PS4 e Xbox One invece sono molto deludenti. La piattaforma Microsoft risulta essere la peggiore (ironico, se pensiamo che Call of Duty oggi è un brand proprio dell’azienda americana), con risoluzione dinamica che ad appena 900p e frame rate che cala anche a 20 fps.
PlayStation 4 fa leggermente meglio, ma non di troppo. La console Sony porta una risoluzione di almeno 1080p, con 45 o 60 fps. Le cose, chiaramente, migliorano su PS4 Pro e Xbox One X, le due console mid-gen della passata generazione, ma siamo sempre a livelli inferiori rispetto alle piattaforme attuali – DF segnala che non mancano dei sporadici cali e stutter, soprattutto su One X, che presenta generalmente anche una conta dei fotogrammi inferiore.
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