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LEGO Harry Potter Collection | Recensione

Questa parte finale di 2024 è fortemente centrata sui giochi a tema LEGO. Oltre infatti al rilascio di Horizon Adventures, previsto per il prossimo 14 novembre su PS5, PC e Switch, la famosissima casa danese è tornata alla ribalta proponendo la versione rimasterizzata di LEGO Harry Potter Collection, il cofanetto ispirato ai film targati Warner Bros che hanno accompagnato milioni di giocatori durante l’infanzia.

Approdata quindi su PC e console di attuale generazione in forma migliorata, la collezione avente come protagonista il maghetto con gli occhiali promette di coinvolgere neofiti e veterani dell’opera, desiderosi di vivere (o rivivere) il magico mondo di Hogwarts. Chi vincerà la Coppa delle Case? Scopriamolo insieme nella nostra recensione!

Versione provata: PlayStation 5

Buona fortuna, Harry Potter

Come avrete sicuramente già notato, questa riproposizione include entrambi i giochi sviluppati da TT Games anni addietro, dunque Anni 1-4 e Anni 5-7. I titoli ripercorrono quindi tutta l’epopea di Harry, Ron ed Hermione contro Lord Voldemort, naturalmente nella sempreverde ed apprezzata salsa ironica LEGO. Questa premessa risulta fondamentale soprattutto per coloro che non hanno mai potuto interagire prima con l’ambito videoludico dei mattoncini. Facendo appunto riferimento ad un’epoca passata, la Collection non gode di tutti i passi avanti (ed i crismi) adottati in seguito dagli sviluppatori, come ad esempio la tipica sezione open world e delle vere e proprie attività secondarie.

Per quanto ogni pacchetto si componga infatti di livelli collegati da un’area più ampia, questa risulta meno libera rispetto ai canoni attuali, in quanto è quasi unicamente deputata ad una piccola esplorazione mentre si passa da uno scenario ad un altro. Non ci si poteva ovviamente aspettare qualche modifica in tal senso, ma è doveroso mettere da subito sul piatto la cosa, a maggior ragione per i neofiti del franchise.

Magia su schermo

Se da un lato la componente relativa all’offerta segna quindi il passare degli anni, quello che invece continua a mantenere la magia dei tempi è senza dubbio il gameplay. Pad alla mano, Lego Harry Potter genera un divertimento ed una spensieratezza senza pari, grazie a meccaniche di interazioni facili da apprendere. In ogni livello (della durata media di 20 minuti circa) il giocatore è chiamato ad affrontare fasi platform e “d’azione” sapientemente amalgamate, le quali riescono a narrare efficacemente la storia del giovane mago. Durante l’esplorazione, i protagonisti dovranno utilizzare le loro abilità peculiari (tra cui ovviamente gli incantesimi), al fine di liberare il cammino o raggiungere un determinato traguardo.

I puzzle non sono ovviamente complessi né frustranti, ma richiedono tuttavia un buon spirito di osservazione e comprensione delle meccaniche, soprattutto quando sono in scena diversi personaggi. In questo frangente corre in soccorso la bellissima modalità cooperativa presente, capace di moltiplicare a dismisura la soddisfazione generale, anche se purtroppo limitata allo schermo condiviso offline.

Naturalmente, in piena tradizione TT Games, all’interno di ogni ambientazione saranno nascosti diversi elementi collezionabili che, una volta recuperati, consentiranno di sbloccare alcuni dei numerosissimi caratteri presenti nel gioco. Risulta quindi immancabile il backtracking, che obbliga i completisti a ritornare sugli scenari già completati per poter ottenere tutti gli oggetti precedentemente abbandonati e che ora come in passato, presta purtroppo il fianco ad un senso di ripetitività.

Questi nei sono comunque controbilanciati da un utilizzo della licenza da parte del team di sviluppo assolutamente eccelsa, sia per quanto concerne il cast, ma anche per quello che riguarda la colonna sonora e gli incantesimi, vero punto forte del gameplay. Dal classico Wingardium Leviosa fino al maestoso Expecto Patronum, tutte le principali stregonerie ideate da J.K. Rowling trovano una giusta collocazione nei molteplici stage, senza dimenticare altri oggetti chiave del brand come il mantello dell’invisibilità o la mappa del malandrino.

Giratempo?

Trattandosi di una rimasterizzazione di titoli originariamente pubblicati tra il 2010 e il 2011 (pur riproposti su PS4 ed Xbox One nella collezione del 2016), non si denotano grandissimi passi in avanti dal punto di vista grafico. Certo, la pulizia estetica è praticamente eccellente, ma vista la genesi del progetto null’altro è stato toccato sotto questo aspetto. Discorso diverso invece per quello che concerne il segmento tecnico: i 60 frame al secondo in questa veste di LEGO Harry Potter Collection sono solidissimi, ed il codice di gioco è pressoché privo di errori di programmazione come bug e glitch.

Indubbiamente il pacchetto è pensato per coloro che non hanno mai potuto godere delle opere originali, così come per gli appassionati dei titoli aventi i famosi mattoncini danesi come protagonisti. Per tutti gli altri il prodotto può risultare poco appetibile, a maggior ragione se comparato con le produzioni LEGO attuali, da cui il maghetto per forza di cose si discosta nelle meccaniche e nell’offerta generale.

Da apprezzare il fatto che Warner Bros propone uno listino interessante per tutti i possessori delle versioni old gen dei giochi, i quali possono effettuare l’upgrade alla nuova veste con soli 19,99 euro in caso si possedessero entrambi, oppure a 29,99 euro qualora se ne avesse in libreria uno solo. Il prezzo “pieno” della remaster è invece fissato a 39,99 euro.

Ringraziamo Warner Bros. per il codice review fornitoci.

7
  • Valutazione7
Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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