La notizia dei tagli nel settore dei videogiochi, questa volta riguardanti CI Games, editore di Lords of the Fallen, la quale ha suscitato un’ondata di preoccupazione e discussione all’interno della comunità di appassionati e addetti ai lavori.
Con la notizia di ulteriori 30 licenziamenti, l’azienda sta chiaramente cercando di adeguarsi a una serie di piani strategici volti a garantire la stabilità e la solidità dell’azienda stessa.CI Games ha definito questi licenziamenti come l’ultima fase mirata di ridimensionamento, sottolineando che tutti i dipendenti coinvolti verranno supportati durante il processo di transizione. Questo annuncio arriva dopo che, a gennaio, il 10% del personale è stato ridimensionato, segnando un periodo turbolento per l’azienda.
Nonostante questi tagli, CI Games ha riportato ricavi record di $60 milioni lo scorso aprile, in gran parte grazie al successo di Lords of the Fallen, che ha superato la soglia del milione di copie vendute. Il CEO Marek Tymiński ha celebrato il successo del gioco e le solide performance del catalogo esistente come fattori trainanti per i risultati finanziari positivi.
È interessante notare che, nonostante il successo di Lords of the Fallen, CI Games ha deciso di ridurre la sua forza lavoro, probabilmente nell’ottica di una strategia a lungo termine per adattarsi a un mercato in continua evoluzione e competitivo.L’annuncio che Lords of the Fallen sarebbe stato incluso nel catalogo di Xbox Game Pass nel corso del 2024 potrebbe rappresentare un’opportunità per raggiungere un nuovo pubblico e aumentare ulteriormente le entrate per l’azienda.
Il fatto che CI Games abbia dichiarato di concentrarsi su futuri giochi indica che l’azienda non intende rallentare nonostante i tagli, ma piuttosto mira a mantenere una presenza forte e competitiva nell’industria dei videogiochi. Questi sviluppi sollevano importanti questioni sulla gestione delle risorse umane e sulla stabilità economica delle aziende nel settore dei videogiochi, mettendo in evidenza le sfide che devono affrontare sia le grandi case di sviluppo che quelle più piccole e indipendenti.
Scrivi un commento