Lies of P è un action “souls like” che conduce il giocatore tra le inospitali vie della città di Krat, ormai caduta in mano alla furia di burattini assetati di sangue umano. Nelle vesti di Pinocchio, un burattino con l’insolita capacità di dire bugie (le macchine, si sa, non possono mentire), dovremo scoprire i più oscuri segreti di Krat e dei personaggi che la abitano.
Il viaggio è costellato da nemici più o meno fastidiosi, alcuni di questi unici e alquanto memorabili: tra i boss del titolo, ne abbiamo selezionati 5 che spiccano per il loro design e per la giocosità delle battaglie. Si tratta di nemici da sgominare grazie a un mix di skills e astuzia. I giocatori amanti del genere non possono che togliersi il cappello, davanti a cotanta ostica magnificenza!
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Il Re dei burattini (Romeo)
L’entrata in scena di questo nemico è… a dir poco memorabile. Col senno di poi, magari nel NG+, si affronta questa boss fight decisamente più in scioltezza, comprendendo meglio anche la storia che sta dietro al Re dei burattini (struggente, se vogliamo). Per la prima run si tratta di una sfida abbastanza ostica: potremmo paragonarla allo scontro con Radahn in Elden Ring. Il Re va considerato come il mid-boss del gioco, il nemico che segna il passaggio alla fase più avanzata dell’avventura.
Lo scontro è suddiviso in diverse fasi, due delle quali nettamente diverse l’una dall’altra. Il gigantesco robot che si affronta nella prima fase inizia ad attaccare con non troppa decisione, per poi diventare parecchio pericoloso da circa metà dello scontro. La seconda fase cambia totalmente le dinamiche della battaglia con l’arrivo sul campo di Romeo, un nemico umanoide letale a causa delle sue mosse veloci e feroci, che infiammano l’arena di combattimento, il Teatro dell’Opera Estella.
Uno scontro poetico e sfidante, importantissimo per la storia. Di sicuro doveva far parte di questa classifica, non c’è il minimo dubbio!
Lies of P – Guida alla boss fight del Re dei burattini (Romeo)
Arcivescovo caduto Andreus
Il design di questo nemico è accattivante, si tratta di un boss “bello” da vedere e interessante da combattere. Anche questa volta per vincere bisogna affrontare due fasi distinte, riparandosi da attacchi diretti e dallo status negativo “Deperimento”.
Sembra di affrontare un perverso angelo caduto: la seconda fase in particolare potrebbe dare dei grattacapi, dato che dal gigantesco corpo nemico spuntano, di fatto, due avversari. Meglio prepararsi a combattere con aggressività!
Lies of P – Guida alla boss fight di Andreus
Laxasia la completa
La strada verso Laxasia è lunga e tortuosa, probabilmente si tratta della mappa più ostica: dietro di lei però, ci attende uno snodo fondamentale dell’avventura, che ci introduce alla fase finale di Lies of P.
Laxasia è tra le boss fight più difficili, specialmente in NG+. Questa guerriera va studiata con cura per capire come muoversi e come non perire miseramente, alla pari di un topo travolto da un treno in corsa.
Durante la prima fase dello scontro, affrontiamo Laxasia in armatura, appesantita ma spaventosa e letale. Nella seconda fase invece, l’arena si trasforma in un inferno di fulmini ed elettricità, col nostro nemico che, senza più l’armatura, vola in cielo, si teletrasporta, ci devasta di attacchi. Insomma, una bella gatta da pelare… ma che scontro!
Lies of P – Guida alla boss fight di Laxasia
Simon Manus
Il boss finale di Lies of P non è dei più temibili, soprattutto dopo la patch correttiva. In NG+ può essere fastidioso, ma c’è di peggio. Comunque si tratta di una boss fight poetica a suo modo, ricchissima di elementi e variabili da tenere in considerazione. Non è raro arrivare alla fine dello scontro con uno sputo di via e farcela per il rotto della cuffia.
La seconda fase è particolarmente scenica: il nemico infatti combatte sia con la forza bruta che con la magia. Quel braccio che cala dal cielo è spaventoso, ma bisogna ammettere che è uno spettacolo da vedere.
Burattino senza nome
Il boss finale opzionale di Lies of P. Burattino senza nome è uno scontro difficile, tecnico, soddisfacente. Riuscire ad avere la meglio (soprattutto in NG+) è una grande soddisfazione: è la prova del fuoco che dimostra di essere ormai dei guerrieri provetti. Batterlo ci apre le porte a due finali, tra cui quello “perfetto”. Si tratta di uno scontro da affrontare necessariamente da soli, senza il nostro fedele Spettro, con coraggio.
Questo duello di spada è già veloce, dinamico e feroce nella prima fase: i parry perfetti qui fanno la differenza tra la via e la morte, tra ore e ore di try e una vittoria decisamente più rapida. La seconda fase è più caotica, ma altamente pirotecnica: il Burattino senza nome ricorda l’iconica Malenia di Elden Ring (non siamo a quei livelli di letalità, ma i suoi balzi e la sua arma rossa non può che darci qualche Malenia-vibe. Inoltre, in entrambi i casi si tratta di boss fight “segrete”, opzionali).
Uno scontro duro ma non ingiusto, per veri guerrieri.
E per voi, qual è il miglior boss di Lies of P?
- Un action soulslike ispirato alla celeberrima fiaba di Pinocchio
- Ambientato in un oscuro mondo Belle Époque
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