Come era già stato annunciato a marzo, Square Enix ha deciso di terminare l’esistenza di Luminous Productions dopo il flop di Forspoken: il team è stato assorbito e ora destinato ad altri progetti.
La software house che ha creato Forspoken, la nuova IP lanciata su PlayStation 5 e PC a gennaio, è infatti già arrivata al capolinea. In un tweet pubblicato a marzo, lo studio aveva rivelato che a partire dal 1° maggio si unirà a Square Enix “per offrire esperienze di gioco nuove e innovative in tutto il mondo”.
La conferma ufficiale è arrivata direttamente da Square Enix durante il CEDEC 2023, nel quale ha spiegato che gli sviluppatori di Luminous sono stati ricollocati nel team di CBU2. Lo studio, per chi non lo conoscesse, è uno dei team interni di Square Enix che tradizionalmente si occupa delle serie Dragon Quest e NieR.
Come parte di questo assorbimento, è dunque possibile che l’azienda nipponica voglia accelerare i lavori su Dragon Quest XII: The Flame of Fate, il prossimo capitolo della storica serie GDR annunciato ormai da tempo. Il franchise è inoltre in espansione, come dimostra anche il recentissimo reveal di un nuovo action GDR in uscita a fine anno.
Square Enix non ha fornito ulteriori dettagli o spiegazioni su questo assorbimento, tuttavia il progetto Luminous Productions è, a conti fatti, un fallimento: il team era stato costruito per creare tripla A basati sul motore proprietario Luminous Engine. Dopo il travagliato sviluppo di Final Fantasy XV, lo studio ha provato a creare una nuova IP, Forspoken, che si è però rivelata essere un pesante flop per l’azienda. Complici i guai finanziari in cui versa Square, l’azienda ha ritenuto di dover chiudere Luminous per concentrarsi su meno e più importanti progetti.
A proposito di Forspoken, ecco la nostra recensione di In Tanta We Trust, il DLC da poco pubblicato.
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