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Marvel’s Avengers | Uno sguardo al futuro… kree-ptico

Vero, non vi abbiamo ancora proposto la nostra recensione di Marvel’s Avengers, la nuova produzione di Crystal Dynamics da pochi giorni disponibile su PS4, Xbox One, PC e Stadia. Quella, non preoccupatevi, arriverà. In questo momento, la nostra preoccupazione maggiore è verificare la stabilità della struttura di gioco nella fase endgame e la sua tenuta sul lungo termine, motivo per il quale l’analisi potrebbe portare via qualche giorno extra. Del resto, parliamo di un titolo con una massiccia dose di contenuti e che richiede una particolare attenzione nel momento del resoconto definitivo.

Nulla ci vieta, però, di iniziare già a pensare al futuro di Marvel’s Avengers, a ciò che verrà nei prossimi mesi o, addirittura, anni. La conclusione della campagna single player – per ora non preoccupatevi: in questo momento non faremo spoiler, ma tra poco sì – porta sostanzialmente a due conclusioni, una improntata direttamente su quello che è l’intero comparto endgame del gioco, e una invece decisamente più visionaria. Una finestra sul futuro di questa ricca e appassionata produzione, che, se seguirà le premesse, potrebbe portare a più di uno sconvolgimento in futuro.

Desiderosi di parlare con voi di tutti gli indizi lasciati dagli sviluppatori e dei sogni a occhi aperti che abbiamo fatto in questi primi giorni dall’uscita del gioco, ci siamo detti: perché non farlo? Ed ecco quindi l’occasione giusta, un lungo speciale dedicato a un particolare passaggio finale della trama di Marvel’s Avengers che potrebbe averci già fatto capire cosa attenderà i Vendicatori in futuro. Una minaccia che arriverà da molto, molto lontano…

ATTENZIONE: da questo punto in poi, seguiranno spoiler sul finale della campagna di Marvel’s Avengers!

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Mistero svelato

Che Marvel’s Avengers fosse un prodotto destinato a continuare nel tempo lo si era capito. Lo scenario che il “secondo epilogo” di questo gioco ci fa intuire, addirittura, è che la produzione di Crystal Dynamics potrebbe essere in futuro ristrutturata in più occasioni per far posto a inedite esperienze e minacce sempre fresche da combattere, in linea con quanto abbiamo già visto per giochi di questo stampo.

Nella baia di San Francisco, dove è avvenuto il grande scontro finale tra gli Avengers e MODOK, giace ancora immobile e ormai distrutta la gigantesca Sentinella Kree che Tarleton ha sfruttato per il suo piano di eliminare gli Inumani e della quale ha preso possesso nelle fasi conclusive dello scontro finale per tentare il tutto per tutto. La prontezza di Kamala e il suo ingigantimento hanno però decretato la fine del folle dottore, il cui cadavere è, molto probabilmente, ancora sul fondo dell’Oceano Pacifico.

Dai rottami della Sentinella, però, quando ormai i supereroi sono lontani, fuoriesce qualcosa: una sorta di sonda spaziale, che in pochi secondi raggiunge l’atmosfera e della quale non abbiamo più notizie. Il segnale sembra evidente: i Kree sapranno molto presto di questo epico scontro sulla Terra.

Facciamo qualche passo indietro allora, e parliamo un po’ di queste Sentinelle Kree. Questi giganteschi robot umanoidi, apparsi per la prima volta nel 1967 sulle pagine di Fantastic Four #64, vengono realizzati dall’Impero Kree per tenere sotto controllo i vari avamposti in suo possesso, sparsi per tutta la galassia e oltre. Nella millenaria lotta contro gli Skrull, le Sentinelle avevano il compito di preservare e sorvegliare pianeti e strutture specifiche di grande importanza per la razza aliena. I primi supereroi Marvel ad avere a che fare con uno di questi robot furono gli Eterni, che su Urano distrussero una Sentinella destando la preoccupazione dell’impero Kree in quanto fino a quel momento il Sistema Solare non aveva mai presentato forme di vita in grado di compiere viaggi spaziali – e l’unica forma di vita intelligente conosciuta, naturalmente, era quella umana, sul pianeta Terra.

In quel caso, però, parliamo di una forma di vita molto particolare, gli Eterni, un particolare ramo della razza umana modificato geneticamente e anticamente dai Celestiali. Li vedremo l’anno prossimo al cinema, in un film con Angelina Jolie, Kit Harington e Richard Madden, e che dovrebbe debuttare il 12 febbraio 2021. Il condizionale però, in questi tempi così particolari per le produzioni di Hollywood, è d’obbligo.

Comunque, il primo vero incontro tra una Sentry Kree e gli umani avviene proprio durante la prima apparizione del robot sulle pagine degli albi a fumetti dei Fantastici Quattro, quando Reed Richards e la sua famiglia si ritrovano a fronteggiare un altro gigantesco robot inviato stavolta proprio sulla Terra riuscendo a uscirne vincitori. Ancora una volta, gli umani hanno abbattuto una delle imponenti macchine da guerra dell’Impero Kree, e a questo punto su Hala decidono di passare alle maniere forti: Ronan l’Accusatore si diresse direttamente sul pianeta per verificare cosa stava accadendo, insieme a Yon-Rogg e Mar-Vell. Senza entrare troppo nel dettaglio – le Sentry Kree sono una conoscenza di vecchia data per chi mastica i fumetti, e compaiono più volte – lo scontro diplomatico tra i Kree e la Terra darà il via non solo a un interessamento sempre maggiore dell’Impero di Hala nei confronti del pianeta, ma anche alla collaborazione, e perché no, amicizia tra Mar-Vell, ormai contro i regimi dittatoriali dei Kree, e i supereroi umani.

Ora, è chiaro, alla luce di quello che vi abbiamo raccontato, quale sia la reale importanza delle Sentinelle Kree. Non tanto quella di difendere i famosi presidi dell’impero alieno, quanto avvisare la sede centrale dei Kree nel momento in cui qualcosa non va. È capitato su Urano e su Terra-616 nei fumetti, è capitato, a quanto si evince, anche in Marvel’s Avengers.

La sonda che fuoriesce dal corpo della Sentinella ha infatti tutta l’aria di un segnale preimpostato dai Kree e che è stato attivato proprio dalla distruzione del gigantesco robot, la quale indica un fatto inequivocabile: la razza umana è stata in grado di distruggere uno dei gioielli tecnologici dell’impero, e rappresenta quindi una minaccia da non sottovalutare.

Il grande Impero

Ma chi sono esattamente questi Kree, e perché l’umanità e gli Avengers devono temerli? Una domanda alla quale possiamo rispondere solamente attingendo alla quasi secolare storia dei fumetti Marvel, ma non solo. La razza aliena è stata infatti “protagonista” in più occasioni negli anni sul grande e piccolo schermo, grazie al Marvel Cinematic Universe e ad alcune serie come Agents of SHIELD, recentemente terminata con la settima stagione e che ha basato gran parte della sua esistenza sui collegamenti più o meni diretti coi Kree e la razza degli Inumani, di cui la protagonista Daisy Johnson fa parte.

La prima apparizione del potente impero galattico nel mosaico dei Marvel Studios risale al 2014, quando Star Lord e i suoi compagni si scontrarono con Ronan l’Accusatore per salvare Xandar in Guardiani della Galassia. In quell’occasione, i Kree erano una minaccia vista da lontano, una potentissima forza militare galattica con la quale però la sede centrale dei Nova Corps aveva stipulato una tregua dopo secoli di guerra, il che non andava affatto a genio al totalitarista Ronan, in combutta con Thanos per vendicare il suo popolo lacerato dagli scontri continui contro gli Xandariani.

La vera potenza dei Kree emerge invece nel 2019, quando per la prima volta sul grande schermo iniziamo ad assaporare le atmosfere e le architetture di Hala e la grandezza di questo bellicoso impero. In Captain Marvel, il film che segna l’esordio del personaggio interpretato da Brie Larson, facciamo anche la conoscenza di Yon-Rogg e altre figure molto importanti di questo popolo – sì, anche la decisamente controversa versione di Mar-Vell che non è andata a genio a molti fan – oltre che della struttura politica e militare del regime di Hala che sembra basare la sua esistenza su una guerra continua. Xandar da una parte – scontro ormai chiuso, a quanto pare – e dall’altra gli Skrull, altra celebre razza aliena capace di mutare la propria forma e che nel passato fumettistico della Marvel fu, insieme ai Kree, al centro di una delle saghe cosmiche più indimenticabili di sempre.

Se l’esordio dei Kree sul grande schermo è molto recente, quello su carta stampata è invece molto lontano nel tempo, proprio in quel 1967 già citato pocanzi parlando della distruzione della Sentinella messa a guardia del pianeta Terra. In un mondo che lentamente faceva la sua conoscenza dei supereroi, tra donne invisibili, ragazzi in grado di camminare sui muri e déi nordici venuti da Asgard, i Fantastici Quattro scoprirono che qualcuno aveva già visitato il pianeta millenni prima, forse addirittura milioni di anni prima. La tecnologia Kree, del resto, ha radici antichissime. La razza aliena entrò in contatto con gli Skrull, che inizialmente si dimostrarono estremamente amichevoli e desiderosi di condividere tecnologia con i nuovi arrivati, con la speranza un giorno di ammetterli all’Impero Skrull. Un colpo di stato, molti anni dopo, cambiò completamente le carte in tavola, e portò addirittura i Kree a ribaltare la situazione riuscendo a sottomettere Skrullos, il pianeta-capitale degli acerrimi rivali.

Senza entrare troppo nel dettaglio della lunghissima storia dei Kree, questo è quanto: si tratta di una delle razze più bellicose della galassia, forse dell’intero universo, il cui governo viene gestito dalla Suprema Intelligenza. Si tratta di un super computer organico al quale i Kree si rivolgono come un grande imperatore, che è stato creato fondendo le migliori menti scientifiche, filosofiche e militari della storia dei Kree. Non sempre è stato così, certo. Per alcuni anni, i Kree si sono trasformati in una monarchia, nel momento in cui la Suprema Intelligenza venne distrutta, ma questa, in qualche modo, riesce sempre a imporre il suo pensiero e a tornare in forme talvolta impensabili. Vi basti pensare che in una celebre run di Hickman su Fantastic Four di alcuni anni fa, i Kree rapirono alcuni Reed Richard provenienti da universi paralleli per fonderli e creare una nuova Suprema Intelligenza, in modo tale da ristabilire le gerarchie e ripartire con le mire espansionistiche che da sempre caratterizzano questo popolo, la cui arroganza riuscì addirittura a fermarne il processo evolutivo.

Gli esperimenti genetici dei Kree, svolti nel corso dei millenni su numerose razze tra cui quella umana per dar vita appunto agli Inumani, sono il frutto di una maledizione che grava sulle teste degli alieni e che ha bloccato la loro evoluzione biologica, arrestando le varie razze Kree a due grandi gruppi: il primo, più folto, è composto da alieni umanoidi caratterizzati da pelle di colore blu; il secondo, più raro ma comunque presente anche su Hala, è caratterizzato da tratti e colore della pelle in tutto e per tutto simili a quelli degli umani, tanto che più di una volta gli alieni si sono facilmente infiltrati sul pianeta Terra senza destare troppi sospetti. Cosa che, in Marvel’s Avengers, potrebbe già essere avvenuto.

Una minaccia da lontano

Ora, non conosciamo esattamente i piani futuri di Crystal Dynamics per quanto riguarda il supporto di Marvel’s Avengers. Sappiamo che Kate Bishop e Clint Barton saranno protagonisti di una serie di episodi contro l’AIM, e che Black Panther ci porterà all’interno del Wakanda per fronteggiare il Signore del Suono, Klaw, o perlomeno questo è quello che ci dicono i recenti leak. Basandoci sul fatto che questo è un universo già ricco, complesso e popolato – l’operazione Marvel’s Avengers non ha ricalcato la formula attendista e a piccoli passi del MCU – possiamo però fare alcune considerazioni su ciò che questa particolare scena post-crediti può significare per il futuro del gioco e dei giocatori che decideranno di continuare la loro carriera da Vendicatori per i prossimi mesi, forse addirittura anni.

Un universo complesso, dicevamo, ma del quale gli Avengers hanno perfettamente coscienza. Nel momento in cui dalla baia di San Francisco emerge la Sentry Kree, infatti, Stark e gli altri esperti eroi riconoscono all’istante la tecnologia della razza aliena, segno evidente del fatto che i Kree e i Vendicatori si conoscono già. Non ci è dato sapere, ovviamente, quale sia il grado di questa conoscenza: c’è stata una lotta in passato? I Kree hanno svolto una visita diplomatica sul pianeta Terra, per verificarne le condizioni? Da quel che possiamo intuire, gli umani conoscono almeno in parte la tecnologia della potente razza aliena, ma molti dei segreti dei Kree sono ancora sconosciuti. Basti pensare che in Marvel’s Avengers assistiamo, tramite lo scoppio del reattore a Terrigene, alla nascita dei primi Inumani, discendenti di antichi esseri umani preistorici il cui DNA venne fuso proprio a quello dei Kree in una serie di esperiementi genetici che gli scienziati di Hala svolsero su più pianeti.

Il collegamento tra la Terra di Marvel’s Avengers e Hala, insomma, già esiste, anche se non sappiamo quale sia il rapporto tra i due pianeti. Gli Avengers, ad esempio, potrebbero essere entrati in contatto con tecnologia Kree grazie a Carol Danvers, a.k.a. Captain Marvel, senza però entrare in collegamento diretto con loro, o un incontro. Incontro che, per quel che il gioco sembra suggerire, potrebbe presto arrivare.

Il richiamo della Sentinella Kree verso il suo pianeta natale sembra un segno inequivocabile del fatto che prima o poi i Kree arriveranno sulla Terra, forse per un faccia a faccia con i Vendicatori e cercare di ristabilire che il pianeta è solo un’altra colonia dell’Impero. Del resto, un ulteriore indizio su questo importante collegamento è arrivato alcune settimane fa con la diffusione di una lunga lista di supereroi che i dataminer hanno scovato all’interno dei file di gioco, e nelle cui fila trova posto anche il leggendario Mar-Vell. Un prossimo arrivo dell’alieno come nuovo personaggio giocabile su Marvel’s Avengers, in un futuro lontano ma non troppo – difficilmente assisteremo a novità così corpose nei mesi ravvicinati all’uscita del titolo – potrebbe essere il segnale per un profondo cambiamento del gioco: sconfitta la minaccia dell’AIM, che è anche la grande componente endgame di questa “Parte 1” di Avengers, gli eroi della Terra potrebbero dover fronteggiare una nuova e più temibile minaccia, quella di un gigantesco impero galattico pronto a invadere il pianeta per ristabilire la supremazia. E gli Avengers, a quel punto, aiutati da Mar-Vell, si ritroverebbero in una posizione dominante agli occhi delle altre razze aliene, essendo tra i pochi, se tutto andrà come deve andare, a essere riusciti a respingere i Kree. Attirando, chissà, le attenzioni di altre immense personalità del cosmo Marvel come un certo Thanos

Forse abbiamo sognato, forse anche troppo, nel pensare a quello che ci attende nel futuro di Marvel’s Avengers. In un titolo così pregno di storia e di amore per i fumetti, però, è comprensibile che il nostro livello di eccitazione ci faccia volare con la mente, sognando scenari futuri in cui gli Avengers, magari in corpose espansioni che traghetteranno il titolo per tanti, tanti anni, se la dovranno vedere con le più varie minacce, dai potenti Kree agli astuti Skrull, dal famelico Galactus al minaccioso e mai domo Ultron. E chissà che un giorno, quando il roster di Marvel’s Avengers si sarà arricchito di personaggi provenienti dai più disparati supergruppi e pianeti, Crystal Dynamics non abbia già pianificato di farci vivere in prima persona colossali eventi come la caccia alle Gemme dell’Infinito. Il potenziale per realizzare qualcosa del genere, grazie all’universo messo in piedi da questi talentuosi ragazzi, è enorme.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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