Max Payne Remake entra in piena produzione a breve: Rockstar aumenta il budget investito!

Non è certo una novità il fatto che Remedy stia attualmente lavorando, oltre a vari progetti ambientati nel mondo di Alan Wake 2 e Control, anche ai remake di Max Payne 1 e 2.

Come ben sappiamo, queste operazioni di rinnovamento del famoso investigatore pubblicati originariamente negli anni 2000, fanno parte di un nuovo accordo di pubblicazione con il produttore di Grand Theft Auto, Rockstar Games, che finanzierà la produzione dei due remake. Remedy svilupperà i giochi utilizzando il suo motore di gioco proprietario Northlight, che ha utilizzato per l’ottimo Control del 2019 e il precedente Quantum Break.

Nelle recenti ore sono tuttavia emersi nuovi interessanti dettagli a riguardo del progetto che, stando alle informazioni, dovrebbe entrare in piena produzione a partire dall’estate 2024. Oltre a questo però, pare che Rockstar Games abbia deciso di ampliare ulteriormente il budget a disposizione, che potrebbe addirittura far raggiungere il numero di 200 sviluppatori impegnati sul progetto (ossia il doppio di quelli attualmente stanziati).

Remedy Games announced today in its Q1 investor call presentation the Max Payne (1 & 2) remakes will officially enter full production by Q2 (the end of Summer 2024).

The studio also announced a development budget increase due to higher costs which is financed by Rockstar Games. pic.twitter.com/blhvvalp4l

— Ben (@videotechuk_) April 29, 2024

Stando quindi a tali comunicazioni, i remake di Max Payne sono da considerarsi a tutti gli effetti dei progetti tripla A che, considerate le maestranze di Remedy, potrebbero tranquillamente significare dei nuovi must have per tutti gli appassionati.

Ricordiamo che i giochi di Max Payne hanno mescolato i tradizionali tropi noir del crimine e la narrazione dei fumetti per intrecciare una triste storia di un detective la cui vita è fuori controllo dopo che i suoi legami con la droga e la mafia hanno portato all’omicidio della sua famiglia. I giochi erano anche famosi per la loro insolita meccanica relativa alla sospensione del tempo dei proiettili.