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MediEvil | Gioie e dolori del nuovo trailer del remake per PS4

A più di un anno dall’annuncio ufficiale, il secondo episodio di State of Play ha, finalmente, svelato la data d’uscita di MediEvil, remake dell’immortale classico di SCE Cambridge Studio pubblicato su PlayStation nel 1998. Un ritorno, quello di Sir Daniel Fortesque, che si è fatto attendere per molti anni, con i fan che a gran voce chiedevano un ritorno in gran stile. Fan che sono stati accontentati alla PSX 2017, quando Shawn Layden svelò finalmente l’esistenza del progetto e la voglia di Sony di rilanciare il brand.

Il problema è che oggi, dopo aver visto il secondo trailer dall’annuncio con alcuni scorci di gameplay, il remake di MediEvil sembra essere pericolosamente in bilico sull’ideale bilancia che pesa gioie e dolori che i video ci hanno comunicato. Alcune sensazioni del reveal trailer, sia positive che negative, si sono trascinate in questa nuova apparizione del rinnovato Sir Dan, e le impressioni, si sa, possono condizionare non poco il rendimento di un videogioco, oggi più che mai in un mondo che vive sulla pubblicità e sul primo impatto.

Ecco, il primo impatto del remake di MediEvil è stato abbastanza tristemente neutrale, e ve lo dice un quasi trentenne giocatore che ha spolpato a suo tempo tutte le avventure di Sir Dan tra PS1 e PSP che non vedeva (e non vede tuttora) l’ora di poter rivivere le avventure di Gallowmere. Parliamo un po’ in generale dello Story Trailer, che per comodità vi lascio anche in fondo all’articolo nel caso lo vogliate vedere o rivedere. All’inizio, il filmato ci fa ripercorrere le gesta di Sir Daniel e la sua guerra contro Zarok, che sarà poi anche il responsabile della sua rinascita 100 anni dopo come scheletro non-morto. Bei giochi di luce, una buona cura sul design delle due nemesi, ma quel che risalta da subito all’occhio sono gli ambienti che appaiono davvero spogli.

Siamo in un’epoca, questa, che ha visto il ritorno in formissima di classici come Crash Bandicoot, Spyro e Shadow of the Colossus, con le rispettive software house che non si sono limitate al compitino di portare questi immortali capolavori su PS4. No, in ogni titolo c’è stata una maniacale e minuziosa cura per il dettaglio, una direzione artistica volta a mantenere intatto il concept originale ma a proiettarlo nel presente in ogni sua componente, e un parziale rimodernamento del gameplay per renderlo più fluido e appariscente anche agli occhi di chi, nel 2017, 2018 o 2019, deve mettere le mani su un videogioco pensato per il mercato di metà anni ’90 (o poco più in là, come per Shadow of the Colossus). L’imminente CTR Nitro Fueled, in arrivo a giugno, sembra essere l’ennesima riconferma di questo trend, con Activision che ha trovato la giusta quadratura del cerchio e il modo più adatto per rilanciare i franchise in suo possesso.

Questa cura, quest’attenzione, questa talvolta voglia di strafare che sfociava in Spyro Reignited Trilogy in paesaggi da urlo, non l’abbiamo neanche lontanamente percepita nelle varie presentazioni di MediEvil. Oltre alle texture che appaiono davvero di bassa qualità, senza distinzione tra personaggi, nemici e scenario, questi ultimi soffrono anche di mancanza di contenuti, o comunque di un certo lavoro di restauro deciso a valorizzare il gioco originale pur rivisitandone alcuni aspetti. Non parliamo di uno stravolgimento del concept di gioco, che pensiamo possa andare bene anche oggi, ma il grosso del lavoro, oltre che sul rendere più fluido il gameplay, doveva essere fatto proprio in direzione del mero comparto grafico, come i vari Crash, Spyro e SOTC ci hanno recentemente insegnato.

Non c’è traccia di un gran lavoro, a dire il vero. Non c’è quello stesso senso di stupore che i remake delle vecchie glorie, già solo dalle presentazioni, ci hanno comunicato in questi ultimi anni. Lo stesso Story Trailer di MediEvil rilasciato ieri, a dirla tutta, è confezionato male. Le sessioni di gioco mettono in evidenza animazioni molto legnose, e addirittura rallentamenti che sinceramente non ci saremmo mai aspettati da Sony durante uno State of Play. Anzi, non te li aspetti proprio da Sony, abituata a gestire in gran stile la pubblicità dei suoi prodotti e a farne vedere il meglio. E se questo è il meglio di MediEvil, il remake, a mio modesto avviso, parte male.

Come ho già raccontato, nonostante questa fredda accoglienza per il nuovo trailer, io stesso sarò il primo ad acquistare MediEvil il 25 ottobre e a giocarlo dall’inizio alla fine in un pomeriggio, come si faceva un tempo. Per chi è rimasto ammaliato da Crash Bandicoot: N. Sane Trilogy e Spyro Reignited Trilogy, però, questo remake ha già il sapore di un titolo molto al di sotto delle aspettative, figlio di un lavoro quasi approssimativo per quello che sembra. Mi auguro di sbagliarmi. Sir Dan non si meriterebbe un nuovo ritorno nella fossa, dopo aver atteso così tanti anni per tentare la (seconda) resurrezione…

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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