La notizia più rilevante di ieri è stata indubbiamente quella relativa all’approvazione dell’UE dell’acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft. La Commissione ha infatti esternato che la casa di Redmond non avrebbe alcun beneficio a non portare i prodotti Activision sulle altre piattaforme e che se anche fosse, questo non andrebbe a danneggiare in modo significativo la concorrenza nel mercato delle console.
Il colosso americano non ha perso troppo tempo nel festeggiare la cosa, ma la situazione ora come è destinata ad evolversi? Secondo Bloomberg la strada per la vittoria finale dell’operazione è ancora lunga. Stando a quanto affermato dall’analista Jennifer Rie, il nulla osta dell’Europa offre sicuramente uno spiraglio importante per il matrimonio aziendale, ma non bisogna affatto dimenticare che per avere la luce verde globale, mancano ancora le risposte affermative della FTC americana (che ha fatto causa a Microsoft) e della CMA britannica (che ha invece ufficialmente respinto l’operazione).
Risulta infatti impensabile che Microsoft possa gestire i mercati mondiali in maniera differente l’uno dall’altro, e quindi è imprescindibile che l’acquisizione venga autorizzata da tutti gli organismi di controllo più rilevanti.
In breve:
- L’UE ha approvato l’operazione.
- In Cina è in fase di valutazione, e il giudizio arriverà entro poche settimane.
- In USA l’ente regolatore (FTC) ha aperto una causa contro Microsoft (non avendo il potere di bloccare formalmente la cosa).
- In UK l’acquisizione è stata bocciata dalla CMA, con Microsoft che ha comunque fatto ricorso al CAT (la cui risposta avverrà tra diversi mesi, stando alle tempistiche medie dell’organismo).
Premesse queste cose, è abbastanza certo che la vicenda non vedrà la propria fine prima della metà del 2024.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. Microsoft, in attesa dei pareri di UE e FTC, ha annunciato che presenterà ricorso a questa decisione. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione.
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