L’affare del secolo potrebbe concludersi a favore di Microsoft entro fine estate. Questo il pensiero di alcuni noti analisti del settore, che, analizzando le recenti mosse dell’azienda di Redmond, hanno spiegato come le cose stiano cambiando agli occhi dei regolatori dell’antitrust.
La società di analisti di Wedbush Securities è intervenuta sulle pagine di Seeking Alpha, parlando apertamente della situazione che riguarda l’acquisizione di Activision Blizzard King e delle recenti mosse di Microsoft che stanno cambiando gli equilibri.
Nel corso di questa settimana, come già saprete se ci seguite, Microsoft ha stretto due importantissimi accordi che potrebbero aiutare l’azienda a convincere gli enti che regolano la concorrenza del mercato. Microsoft si è infatti accordata con Nintendo per portare Call of Duty sulle console nipponiche per i prossimi dieci anni (ovviamente a patto che l’acquisizione avvenga), oltre che con Nvidia per portare su GeForce Now alcuni videogiochi del portfolio di Xbox Game Studios.
Considerando che, secondo i report dei mesi scorsi, proprio Nvidia era una delle aziende che si era espressa contraria all’acquisizione, gli accordi recenti di Microsoft stanno cambiando le carte in tavola.
Dan Ives, analista di Wedbush, ricorda infatti che “dal dicembre scorso ad oggi abbiamo assistito a un flusso costante di accordi siglati da Microsoft per rassicurare le grandi aziende di cloud computing”., e che questi aggiornamenti da parte di Microsoft nelle sue intenzioni stanno, secondo la società di analisi, dando i loro frutti. Le autorità regolatrici, spiega Ives, stanno accogliendo con positività gli accordi dell’azienda di Redmond, tanto che ora l’ipotesi di una chiusura dell’acquisizione entro fine estate non è più così folle come si pensava alcune settimane fa:
La situazione si è stabilizzata anche per quanto riguarda il cloud computing. Per questo, anche a fronte delle preoccupazioni normative riteniamo che alla fine l’accordo tra Microsoft e Activision alla fine prevarrà sia negli Stati Uniti che in Europa.
In questo momento resta tuttavia ancora in sospeso la questione della Federal Trade Commission. L’ente americano si è infatti duramente scagliato contro l’acquisizione tanto da portare Microsoft a processo. La prima udienza è attualmente fissata per il 2 agosto 2023, e la decisione del giudice amministrativo della FTC arriverà soltanto all’inizio del 2024. Microsoft spera tuttavia di convincere anche la FTC con questi ultimi accordi, che in effetti potrebbero portare a scenari tutti nuovi.
Naturalmente, vi terremo aggiornati.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione.
Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo e Nvidia per la pubblicazione dei giochi Xbox e Activision sulle rispettive piattaforme. Secondo gli analisti, questi accordi hanno portato una nuova ventata di ottimismo anche negli enti regolatori, che ora potrebbero accogliere con molta più accondiscendenza l’acquisizione.
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