Microsoft ha ottenuto un’importante vittoria nelle scorse ore, quando l’antitrust dell’Unione Europea ha dato il via libera all’acquisizione di Activision Blizzard King. Questo, tuttavia, non cambia in alcun modo la posizione della CMA.
Dopo la scottante bocciatura di aprile da parte dell’ente britannico, Redmond ha ottenuto una grande vittoria grazie all’Unione Europea, fondamentale per il suo progetto di acquisire Activision e tutte le sue IP.
Se però pensavate che la scelta dell’UE condizionasse in qualche modo la CMA britannica, ipotizzando un dietrofront, questo non accadrà. In un comunicato, l’amministratrice delegata Sarah Cardell ha infatti ribadito con fermezza la posizione della CMA, imputando all’UE di aver commesso un errore che consentirà a Microsoft “di stabilire i termini e le condizioni per questo mercato per i prossimi dieci anni”.
Ecco la dichiarazione:
Le proposte di Microsoft, accettate oggi dalla Commissione Europea, consentirebbero a Microsoft di stabilire i termini e le condizioni per questo mercato per i prossimi dieci anni. Sostituirebbero un mercato libero, aperto e competitivo con uno soggetto alla continua regolamentazione dei giochi che Microsoft vende , le piattaforme a cui li vende e le condizioni di vendita. Questo è uno dei motivi per cui il panel indipendente della CMA ha rifiutato le proposte di Microsoft e ha impedito questo accordo.
La posizione dell’ente del Regno Unito, in poche parole, non cambia, ma Microsoft e Activision hanno già annunciato che presenteranno ricorso rispetto al verdetto di aprile.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. Microsoft, in attesa dei pareri di UE e FTC, ha annunciato che presenterà ricorso a questa decisione. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione.
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