Home Videogiochi News Microsoft-Activision: la Commissione UE rinvia (nuovamente) la data del verdetto

Microsoft-Activision: la Commissione UE rinvia (nuovamente) la data del verdetto

Ormai la questione relativa all’acquisizione da parte di Microsoft del gruppo Activision-Blizzard non fa quasi più notizia, considerata la mole di informazioni/indiscrezioni/comunicazioni che quotidianamente emergono sull’argomento. Ciononostante, nelle recenti ore la Commissione Europea ha voluto esprimersi nuovamente in merito all’annosa operazione, decidendo di protrarre nuovamente la sofferenza.

Bruxelles ha infatti diramato un documento all’interno del quale è riportato che, la decisione finale sull’avvallo o meno della manovra ultra miliardaria, è stata posticipata ancora una volta. Per chi non ricordasse tutti i passaggi temporali, l’UE inizialmente aveva fissato una deadline al 10 aprile, per poi prendersi ulteriori due settimane, giungendo così al 25 aprile (il giorno della Liberazione, appunto).

Ebbene, il nuovo (speriamo) ultimo termine fissato dalla Commissione è ora il prossimo 22 maggio 2023, quindi un mese aggiuntivo rispetto a quanto precedentemente esternato.

Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria

Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.

Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.

La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.

A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.

A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione.

Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo e Nvidia per la pubblicazione dei giochi Xbox e Activision sulle rispettive piattaforme. Secondo gli analisti, questi accordi hanno portato una nuova ventata di ottimismo anche negli enti regolatori, che ora potrebbero accogliere con molta più accondiscendenza l’acquisizione.

Scritto da
Lorenzo Bologna

Appassionato di tutto ciò che concerne il mondo videoludico, sono un inguaribile amante dei titoli horror e un accumulatore compulsivo di trofei (meglio se di platino). Avvicinato al medium grazie a mamma Nintendo e papà Crash Bandicoot.

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