L’ormai famosa soap opera riguardante l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft si arricchisce quotidianamente di nuove puntate. Nell’ultimo mese si è parlato dell’accordo che Microsoft ha proposto a Sony, rispedito al mittente da parte dell’azienda nipponica – che, intanto, sta già parlando di PlayStation 6. Sony continua a ribadire che l’acquisizione non dovrebbe essere finalizzata, in quanto danneggerebbe i consumatori, mentre Microsoft resta in attesa di quelli che saranno i responsi delle ulteriori indagini decise dalle agenzie di tutto il mondo, con l’UE che ha deciso di prendersi qualche giorno in più per decidere.
Proprio nei giorni in cui Phil Spencer si è scagliato contro Sony, accusata di voler dominare il mercato e rendere Xbox più piccola, l’FTC ha deciso di fare causa al colosso di Redmond, imputando alla multinazionale la colpa di aver “ingannato” l’UE nel 2021, in occasione dell’acquisizione di ZeniMax (Bethesda), portando di conseguenza i titoli ad essere esclusive del proprio ecosistema, a discapito della concorrenza.
Ebbene, a seguito di questa presa di posizione, recentemente l’ente di regolamentazione europeo ha risposto fermamente, esprimendo una posizione di assoluto dissenso rispetto a quanto detto dall’FTC:
“Microsoft non ha preso alcun impegno con le autorità di regolamentazione dell’UE a non rilasciare contenuti esclusivi per Xbox in seguito all’acquisizione di ZeniMax Media. La Commissione ha autorizzato la transazione Microsoft/ZeniMax senza condizioni, poiché ha concluso che la transazione non solleva problemi di concorrenza.”
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In aggiunta a questo, la Commissione ha esternato che, anche qualora Microsoft decidesse di portare come esclusive tutti i titoli ZeniMax, la concorrenzialità non sarebbe affatto minata, considerato il panorama videoludico che le altre console avrebbero a disposizione. Ciò ovviamente non toglie il fatto che la Commissione monitorerà attentamente l’operazione relativa ad Activision-Blizzard, tramite un’indagine che dovrebbe terminare entro il prossimo 11 aprile 2023.
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