Si profila all’orizzonte un possibile spiraglio di ottimismo in casa Microsoft, poiché secondo Reuters un grande ente dell’antitrust approverà presto l’acquisizione di Activision Blizzard King.
Secondo quanto riportato dal portale, infatti, “le autorità di regolamentazione antitrust dell’UE dovrebbero approvare l’acquisizione da 69 miliardi di dollari di Activision la prossima settimana, con il 15 maggio come data più probabile.”
L’agenzia di stampa britannica ha spiegato di aver parlato con alcune fonti vicine all’agenzia antitrust dell’Unione Europea, che emetterà il suo verdetto sull’acquisizione nei prossimi giorni. La scadenza è fissata al 22 maggio, e a breve scopriremo quindi se le confidenze di Reuters saranno azzeccate.
Per Microsoft, l’ok da parte dell’UE rappresenterebbe una notevole rivincita, in attesa del processo con la FTC. Resta chiaramente il problema della bocciatura decisa dalla CMA del Regno Unito, che rischia di cambiare le carte in tavola per il territorio inglese.
La notizia è stata successivamente ripresa anche da altre fonti, come Samuel Stolton di Bloomberg.
https://twitter.com/SamuelStolton/status/1656298960938491905?s=20
Non ci resta che attendere i prossimi giorni, quando finalmente anche l’Unione Europea darà il suo parere sulla più grande acquisizione nella storia dei videogiochi. La speranza di Microsoft è che non si ripeta il caso della CMA, anch’esso accompagnato da previsioni ottimistiche per l’acquisizione che sono state poi completamente ribaltate.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, però, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. Microsoft, in attesa dei pareri di UE e FTC, ha già annunciato che presenterà ricorso a questa decisione.
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