Le ultime dichiarazioni di Microsoft alla FTC, nell’ambito dell’acquisizione di Activision Blizzard King, sono destinate a far discutere animatamente.
Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione. Oggi poi, in previsione dell’inizio del processo tra Microsoft e la FTC, il colosso di Redmond si mette sulla difensiva spiegando di non sapere molto su Call of Duty.
Come osserva Matt Stoller (vedi tweet sotto), la risposta di 37 pagine dell’azienda alla causa FTC che cerca di bloccare l’accordo con Activision Blizzard include questo passaggio decisamente esilarante:
Microsoft afferma di non avere conoscenze o informazioni sufficienti per formarsi una convinzione sulla verità delle accuse riguardanti le percezioni del settore su Call of Duty e la data di rilascio originale di Call of Duty; o per quanto riguarda la verità delle accuse riguardanti il lancio di Call of Duty e il tipico programma di rilascio e le risorse e il budget che Activision assegna a Call of Duty, incluso il numero di studi che lavorano su Call of Duty.
Non ce ne voglia Microsoft, ma la risposta da parte del suo team legale è abbastanza discutibile in più passaggi. Dettagli come la data di rilascio originale di Call of Duty, datata 29 ottobre 2003, è un’informazione di dominio pubblico, e anche la lista degli studi che si occupano del franchise non è certo un segreto di stato – Infinity Ward, Treyarch e Sledgehammer Games si alternano alla guida del brand, supportati poi da numerosi altri team di Activision.
Insomma, ancora una volta l’acquisizione di Activision Blizzard King regala un sorriso polemico da parte dei consumatori, molti dei quali si stanno stancando di questo botta e risposta continuo che non sta facendo emergere altro se non il peggio, da una parte della barricata e dall’altra.
Qui sotto potete vedere sia la documentazione originale di Microsoft, sia la risposta della FTC. Se siete interessati a consultare il documento di 37 pagine reso pubblico a dicembre, lo trovate cliccando qui.
https://twitter.com/matthewstoller/status/1606307686483496962?s=20&t=T-0kRxFNzE4CDv-GZse_dw
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