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Microsoft ha proposto Call of Duty su PS Plus, ma Sony ha rifiutato

La risposta di Microsoft alla CMA riserva continue sorprese: dopo aver rivelato il destino di Call of Duty Mobile e aver ribadito ancora una volta che Xbox ritiene assurda l’idea di rendere COD un’esclusiva, ecco che i documenti rivelano una curiosa proposta dell’azienda americana fatta a Sony e rispedita al mittente.

Nei documenti consegnati alla CMA britannica, Microsoft è scesa nei dettagli dell’offerta fatta a Sony nei mesi scorsi – ne avevamo parlato qui. Secondo quanto riportato nei documenti, l’azienda di Redmond non solo ha proposto di proseguire la partnership per Call of Duty, ma ha anche inserito l’opzione di lanciare i nuovi giochi della serie al day one anche su PlayStation Plus.

Un accordo di questo tipo sarebbe davvero incredibile per Microsoft, poiché non solo andrebbe a diminuire le entrate (Call of Duty è un brand che vende come il pane, e i record di Modern Warfare 2 ne sono solo l’ultima prova), ma anche ad arricchire il diretto rivale di Xbox Game Pass. Tuttavia, questa offerta non soddisfa Sony, che ha declinato la proposta.

Sony ritiene infatti che l’offerta potrebbe dipendere da costi di licenza insostenibili, costringendo l’azienda di PlayStation ad aumentare i prezzi di PS Plus – eventualità che oggi Sony non vuole considerare, anche perché il tier più costoso del servizio, PS Plus Premium, è già venduto a un prezzo più alto di Game Pass.

Nella sua risposta, Microsoft ribadisce poi la sua disponibilità a firmare un contratto di 10 anni che garantisca che la serie di sparatutto continuerà a essere rilasciata sulle console PlayStation dopo l’acquisizione. Si tratta di un accordo identico a quelli proposti a Nintendo e Nvidia, accettati dalle due società.

Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria

Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.

Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.

La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.

A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.

A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha ammesso a un’alta dirigente di Activision che l’unica opzione considerata da Sony in questo momento è il blocco totale dell’acquisizione.

Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo e Nvidia per la pubblicazione dei giochi Xbox e Activision sulle rispettive piattaforme. Secondo gli analisti, questi accordi hanno portato una nuova ventata di ottimismo anche negli enti regolatori, che ora potrebbero accogliere con molta più accondiscendenza l’acquisizione.

Fonte

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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