Nuovo capitolo nell’infinita diatriba tra Microsoft e la Federal Trade Commission. L’ente antitrust degli Stati Uniti ha infatti messo in atto un nuovo tentativo per bloccare l’acquisizione di Activision Blizzard King, poiché, a suo dire, sono poco chiare le informazioni relative agli accordi stretti con Ubisoft e Sony.
La FTC, si legge nella richiesta, nasce dal fatto che la comissione non fosse stata messa a conoscenza dell’accordo stretto tra Microsoft e Ubisoft per i diritti del cloud gaming, e allo stesso modo viene chiesta chiarezza per quanto riguarda quello stipulato tra Microsoft e Sony poco dopo la sentenza americana.
Le due aziende si sono infatti accordate per mantenere Call of Duty su console PlayStation per i prossimi 10 anni.
Secondo molti addetti ai lavori, questa mossa da parte della FTC è solo un dispetto nei confronti di Microsoft, la quale potrebbe in realtà ultimare l’acquisizione di Activision già nelle prossime ore.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
La CMA britannica, all’inizio di febbraio 2023, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha poi annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione. Nel mese di luglio, poi, la FTC ha ufficialmente perso la causa federale contro Microsoft, la quale ha avuto il via libera anche negli USA, e pochi giorni dopo Microsoft e Sony hanno stretto un accordo di 10 anni per mantenere Call of Duty su PlayStation.
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