La nuova puntata della telenovela Microsoft/Activision riserva oggi un ospite eccellente. Il vice presidente del colosso di Redmond, Brad Smith, ha infatti pubblicato un lungo articolo sul Wall Street Journal nel quale si scaglia, senza andarci troppo per il sottile contro Sony.
Come certamente saprete, il pomo della discordia che sta portando Sony a chiedere addirittura condizioni per approvare l’acquisizione, riguarda il franchise sparatutto di Activision, un nome talmente grande da essere considerato più di un semplice videogioco.
Non è difficile capire perché, guardando anche solamente le notizie delle ultime settimane: Call of Duty: Modern Warfare 2 ha stabilito un record al lancio, guadagnando quasi 1 miliardo di dollari in soli tre giorni, e oggi ha nuovamente impresso il suo nome nel guinness dei primati, superando Black Ops 2.
Il botta e risposta è praticamente quotidiano. Nell’ultimo mese si è parlato dell’accordo che Microsoft ha proposto a Sony, rispedito al mittente da parte dell’azienda nipponica – che, intanto, sta già parlando di PlayStation 6. Sony continua a ribadire che l’acquisizione non dovrebbe essere finalizzata, in quanto danneggerebbe i consumatori, mentre Microsoft resta in attesa di quelli che saranno i responsi delle ulteriori indagini decise dalle agenzie di tutto il mondo, con l’UE che ha deciso di prendersi qualche giorno in più per decidere.
La FTC, intanto, sta affrontando una lotta interna, tra dirigenti che vogliono opporsi all’acquisizione e rappresentanti che invece sono a favore di Microsoft.
Come il tutto andrà a finire ancora non lo sappiamo, ma certo l’odierno articolo di Brad Smith, VP di Microsoft, getta ancora un po’ di benzina sul fuoco, quantomeno per quanto riguarda le “chiacchiere da bar” della console war. Sul WSJ Smith ha infatti paragonato Sony a Blockbuster, vedendo Microsoft stessa nel ruolo di Netflix, parlando di come questa acquisizione porterà innovazione e competizione a un mercato che invece è dominato dalle aziende giapponesi:
Sony è emersa come l’oppositore più rumoroso. È entusiasta di questo accordo come Blockbuster lo era dell’ascesa di Netflix. Il presunto rischio anticoncorrenziale che Sony solleva è che Microsoft non pubblicherebbe Call of Duty su PlayStation. Ma sarebbe economicamente irrazionale. Una parte fondamentale dei ricavi di Call of Duty di Activision Blizzard proviene dalle vendite di giochi per PlayStation. Data la popolarità del cross-play, sarebbe inoltre disastroso per il franchise di Call of Duty e per la stessa Xbox, allontanando milioni di giocatori.
Smith spiega poi che l’acquisizione di ABK consentirebbe a Microsoft di “competere con aziende come Google e Apple per dare vantaggio ai consumatori attraverso l’innovazione”. Smith continua:
Bloccare la nostra acquisizione renderebbe l’industria dei videogiochi meno competitiva, e i giocatori peggiori. Pensate a quanto sia meglio vedere un film in streaming dal vostro divano piuttosto che andare da Blockbuster. Vogliamo portare lo stesso tipo di innovazione nel settore dei videogiochi.
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