Quello pubblicato da Bloomberg è un report abbastanza clamoroso, che fa però intendere quanto Microsoft sia determinata nel suo percorso verso l’acquisizione di Activision Blizzard King.
Come certamente saprete, ad aprile la CMA ha ufficialmente bloccato l’acquisizione di Activision da parte di Microsoft, ma dalle parti di Redmond non si danno certo per vinti. Brad Smith ha annunciato che incontrerà il cancelliere britannico Jeremy Hunt la prossima settimana per discutere la decisione della CMA, e i colloqui saranno fondamentali.
Oltre all’incontro con Hunt, Smith dovrebbe incontrare il team legale di Microsoft per esaminare tutte le contro strategie. È qui che probabilmente verrà discussa l’opzione più estrema tra quelle a disposizione: come riporta Bloomberg, Microsoft sta infatti considerando addirittura di eliminare i titoli Activision Blizzard dal mercato del Regno Unito per riuscire ad aggirare il blocco CMA.
“Un’opzione estrema potrebbe essere quella di aggirare l’ordine del Regno Unito e portare avanti l’accordo, ritirando Activision dal mercato del Regno Unito“, afferma il rapporto.
Questo gesto estremo servirebbe a Microsoft per acquisire Activision senza ulteriori intoppi, ma significherebbe escludere dal territorio dell’UK titoli come Call of Duty, Overwatch, World of Warcraft, Crash Bandicoot e molti altri.
Come parte della sua replica nel suo appello, Microsoft dovrebbe esaminare i risultati dell’UE nella sua approvazione dell’acquisto. Nella sua decisione, l’UE ha affermato che l’accordo potrebbe “dare il via” alla competizione per il cloud gaming e lo streaming. La CMA, tuttavia, ritiene che darebbe a Microsoft un vantaggio sleale nei confronti di altre società come Sony o Nintendo, specie nel campo del cloud gaming.
Il ricorso in appello si terrà a luglio, come vi abbiamo riportato pochi giorni fa.
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Nel gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD. Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming.
Ad aprile 2023, la CMA del Regno Unito ha bocciato l’acquisizione (per un periodo di 10 anni), spiegando che permettere questa fusione porterebbe a un monopolio del crescente settore del cloud gaming. Microsoft, in attesa dei pareri di UE e FTC, ha annunciato che presenterà ricorso a questa decisione. A maggio, in linea con i tempi previsti, l’UE ha approvato ufficialmente l’acquisizione.
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