Microsoft sigla un nuovo accordo, molto importante nella prospettiva della scalata verso l’acquisizione di Activision Blizzard King.
Dopo Nintendo, NVIDIA, Boosteroid e Ubitus, stavolta tocca a EE, società strategicamente importante nel settore del cloud gaming, stringere un nuovo accordo di 10 anni che porterà i videogiochi Xbox, e dunque anche quelli di Activision nel momento in cui l’acquisizione sarà approvata, sulle piattaforme supportate dalla società di cloud gaming.
La notizia della partnership è arrivata da Phil Spencer, capo di Xbox, con un tweet:
Microsoft ed EE stanno espandendo la nostra partnership con un impegno di 10 anni nel cloud gaming per portare i giochi per PC creati da Activision Blizzard, in seguito all’acquisizione, e Xbox ai clienti EE. Ci impegniamo a portare più giochi a più persone, comunque scelgano di giocare.
Non resta ora che attendere le prossime notizie da parte dei regolatori dell’Antitrust, che a breve si esprimeranno sulla dibattuta acquisizione del colosso americano. Da parte di Sony, al momento, non è arrivato alcun segnale distensivo.
https://twitter.com/XboxP3/status/1645668066578276352?s=20
Activision Blizzard King e Microsoft – La cronistoria
Un anno fa, a gennaio 2022, Microsoft ha annunciato di voler acquisire Activision Blizzard King per una cifra intorno ai 69 miliardi di dollari, dando il via a una catena di eventi che, com’era prevedibile, ha coinvolto le agenzie antitrust di tutto il mondo.
Il motivo è abbastanza evidente: con questa maxi-acquisizione, Microsoft entrerebbe in possesso di brand importantissimi come Call of Duty, Warcraft e Candy Crush, oltre ovviamente a tutte le altre IP dell’azienda americana.
La discussione prosegue da mesi e mesi, con Sony e Microsoft coinvolte direttamente dall’antitrust per cercare di delineare quali sono le potenziali conseguenze di questa acquisizione, e abbiamo assistito a dichiarazioni abbastanza clamorose in più occasioni. Sony aveva ad esempio rivelato di aver proposto PlayStation Plus su piattaforme Xbox, cercando poi di stabilire condizioni per dare il proprio ok all’acquisizione.
A gennaio 2023, secondo i report di Bloomberg, anche Nvidia e Google si sono orientate dalla parte della FTC esprimendo dubbi e perplessità in merito a questa colossale acquisizione, e anche l’Unione Europea sembra indirizzata a schierarsi contro le attuali condizioni dell’acquisizione. La CMA britannica, all’inizio di febbraio, ha poi diffuso una prima risposta ufficiale all’acquisizione, suggerendo a Microsoft che per avere l’ok dovrà limitare gli effetti di questo accordo – una delle possibilità suggerite è quella di vendere il franchise di Call of Duty.
A febbraio, dopo le prime analisi, l’ente del Regno Unito ha inoltre riferito che tre grandi aziende rivali di Xbox si sono ufficialmente espresse contro l’acquisizione. Jim Ryan, boss di PlayStation, ha specificatamente affermato di voler bloccare l’acquisizione, e Brad Smith ha affermato che i colloqui con Sony sono stati interrotti. Addirittura, Microsoft ha consigliato a PlayStation di trovare nuove alternative a COD.
Nel corso dello stesso mese, Microsoft ha però annunciato alcuni importanti accordi con Nintendo, Nvidia, Boosteroid e Ubitus, per portare i titoli Xbox e Activision su piattaforme e servizi di cloud gaming. La ventata di positività è stata confermata dalla nuova risposta della CMA, che, seppur con alcune limitazioni, si è detta favorevole all’acquisizione. L’UE ha rinviato di alcune settimane la sua decisione finale.
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