Ormai siamo di fronte ad una vera e propria soap opera ad altissimo budget, ossia quella che vede Microsoft ed Activision da un lato, e Sony dall’altra.
Andiamo però con ordine. Nelle scorse ore la casa di Redmond ha deciso di andare all’attacco dell’antitrust inglese, denunciando la struttura di assecondare troppo la società nipponica in questa delicata fase. Secondo il colosso verde, questo modo di fare andrebbe a porre in secondo piano l’interesse di molti consumatori, dimostrando quindi poca parzialità nelle decisioni in merito all’acquisizione in atto. Microsoft ha poi concluso la sua comunicazione snocciolando alcuni dati a suo sostegno affermando che, nonostante tutto, il marchio Xbox è all’ultimo posto nel mercato console, settimo nel settore PC e inesistente in quello mobile.
A seguito di questa offensiva dell’azienda americana, sono stati presentati molti documenti a corollario, con uno di questi che rivelerebbe una notizia inedita. Secondo quanto emerge infatti vi erano proposte di immettere Game Pass anche sull’ecosistema PlayStation, ma Sony ha bloccato senza troppe negoziazioni la cosa, motivando un danneggiamento delle vendite dei giochi nuovi. Ecco cosa si legge nello specifico, con riferimento anche all’imponente brand di Call of Duty: “Game Pass non è disponibile su PlayStation per una precisa decisione di Sony, tutti i giochi su Game Pass sono disponibili anche per l’acquisto e dunque i giocatori su PS4 e PS5 continueranno ad avere la possibilità di comprare Call of Duty anche su console PlayStation. Così facendo gli utenti Sony potranno giocare a Call of Duty ad un prezzo nettamente inferiore rispetto ad acquistare una console Xbox per usufruirne gratuitamente sul Game Pass.”
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Non ci rimane quindi altro da fare che attendere il prossimo mese di novembre, dove finalmente si dovrebbero conoscere dettagli in merito alla decisione di approvazione o meno dell’operazione Microsoft-Activision/Blizzard.
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