La riorganizzazione di Xbox Game Pass proseguirà con altri livelli di abbonamento, uno dei quali avrà annunci pubblicitari. Siete pronti alle offerte sulle lasagne della Lidl mentre giocate a Halo Infinite?
Solo pochi giorni fa, Microsoft ha cambiato alcuni livelli di abbonamento di Xbox Game Pass, aggiustando in particolare anche i prezzi. La scelta ha fatto discutere, specie per il cambio di politica dei giochi al day one su tier Standard, ma a quanto pare questa riorganizzazione è solo l’inizio.
Le modifiche di Microsoft ai livelli di Xbox Game Pass potrebbero infatti continuare, secondo un nuovo report. Fonti di Windows Central affermano che Microsoft sta valutando l’aggiunta di più livelli a Xbox Game Pass, tra cui opzioni basate su annunci pubblicitari e solo cloud.
Innanzitutto, per quanto riguarda il livello dedicato solo al cloud, questo sarebbe un livello più economico che non necessiterebbe di possedere una console Xbox. L’unica necessità sarebbe quella di una piattaforma in grado di accedere ai giochi basati su cloud su Xbox Game Pass, come ad esempio smart tv supportate dalla piattaforma.
“Questo sarebbe progettato per utenti che semplicemente non sono interessati ad acquistare una console Xbox, che potrebbero includere giocatori di piattaforme di console concorrenti”, afferma il rapporto. “Potrebbe anche essere per utenti che non amano i costi iniziali di possedere una qualsiasi console”.
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Per quanto riguarda il tier con adv, il report afferma che Microsoft ne sta “esplorando il potenziale”. Sebbene al momento non ci sono piani per lanciare un livello basato sugli annunci, spiega il report, Microsoft sta analizzando l’andamento del mercato e le potenzialità di un tier con pubblicità, che su servizi come Netflix ha in realtà performato con grande successo.
Infine, il rapporto menziona la possibilità del ritorno di un piano Family and Friends per il servizio. Inizialmente, Microsoft aveva testato l’idea nel 2022 e nel 2023. Quel test era disponibile in varie regioni: al costo di $ 24,99 al mese, un massimo di cinque persone potevano accedere a un singolo abbonamento. Questa sperimentazione non ha più avuto seguito, ma non è da escludere che l’azienda possa tentare nuovamente la strada dell’abbonamento condiviso.
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