Il servizio di Xbox Game Pass rappresenta ormai una realtà autorevole nel particolare settore dei servizi videoludici in abbonamento. Con un catalogo piuttosto consistente – inclusivo di titoli di svariate carature, dal tripla A all’indie – la battaglia con il PS Now è stata finora vinta per lo più dall’abbonamento proposto da Microsoft, anche se Sony sta lavorando davvero sodo proponendo grandi esclusive.
Giusto ieri vi avevamo riportato la notizia che, da oggi, sono disponibili ben 20 titoli Bethesda nel catalogo di Xbox Game Pass. Il numero è piuttosto elevato e rappresentativo della recente acquisizione di Bethesda da parte di Microsoft. Tra questi troviamo esattamente quello che vi aspettate: i principali capolavori della software house statunitense, con l’aggiunta dei titoli più recenti. Vi elenchiamo quelli che, secondo noi, sono i migliori giochi Bethesda sul catalogo del Game Pass di Xbox.
1. I tre capitoli della saga The Elder Scrolls
Sarebbe impossibile non citare assieme i tre grandi capitoli della saga TES. Stiamo parlando ovviamente di The Elder Scrolls III: Morrowind, The Elder Scrolls IV: Oblivion e The Elder Scrolls V: Skyrim (peraltro nella versione Special Edition). Crediamo non ci sia bisogno di tante presentazioni: si tratta di una delle migliori saghe GDR mai realizzate, che ha segnato la storia del genere ruolistico. Il filo conduttore di tutti e tre i capitoli è la lore, tra le più ampie mai viste nel mondo videoludico, che vi farà immergere in un lungo filone narrativo degno della miglior letteratura.
Con Morrowind, è chiaro, si fa letteralmente un tuffo nel passato: eccezion fatta per un comparto grafico che risente del peso degli anni, l’atmosfera che si assapora nella terra nativa degli Elfi Oscuri è a dir poco impagabile. Oblivion è di tutt’altro respiro: l’ambientazione è la colorata e variegata Cyrodiil nel cuore dell’entroterra di Tamriel, e la storia proposta ancora oggi resta (secondo noi) la più bella della saga. Skyrim oramai è stato riproposto in ogni salsa e in ogni console, ma in redazione ci capita non di rado di rigiocare qualche run. Il bello è che ad ogni nuova run si scopre qualcosa di nuovo: solo questo fa capire il calibro contenutistico di questo capolavoro made in Bethesda. Se poi si considera che la Special Edition – versione nella quale viene proposto il titolo – contiene anche le tre espansioni, di motivi per non giocarci non ce ne sono.
2. Prey
Tra i videogiochi più sottovalutati in assoluto negli ultimi anni, e non ci riferiamo soltanto a quelli Bethesda, rientra Prey. Prey è uno sparatutto in prima persona con elementi ruolistici, che catapulta il giocatore all’interno di Talos I, stazione spaziale di ricerca costruita nei pressi della Luna. L’atmosfera è chiaramente fantascientifica e già questo farà luccicare gli occhi a molti appassionati di questo tema narrativo, che ha conosciuto larghissima diffusione in qualsiasi contesto, dalla letteratura al cinema.
Gli elementi che rendono accattivante Prey sono molteplici, e ve ne abbiamo parlato ampiamente nella nostra recensione. Su tutti vogliamo ricordarne alcuni: un’ambientazione straordinaria, suggestiva e tutta da esplorare, una storia complessa tanto nelle quest principali quanto nelle secondarie, e una libertà pressoché totale data al giocatore. Una vera e propria perla “dimenticata” troppo presto.
3. Dishonored Definitive Edition e Dishonored 2
Anche in questo caso, non possiamo menzionare a parte l’uno o l’altro: Dishonored (nella versione Definitive Edition) e Dishonored 2 sono strettamente legati l’uno con l’altro e devono (quasi) necessariamente essere giocati assieme. Per chi non lo sapesse, Dishonored è un titolo stealth in prima persona con alcuni spiragli di ruolistica, in cui i protagonisti sono in possesso di poteri sovrannaturali.
Il gameplay si sviluppa molto più in verticale rispetto ad altri titoli del genere stealth, e concede una buona libertà di movimento ai giocatori all’interno delle varie mappe, grazie anche ai vari poteri in dote ai protagonisti. Una caratteristica peculiare, molto marcata soprattutto nel secondo capitolo ma presente anche nel primo, è la possibilità di portare a termine nel modo preferito le varie missioni. Gli obiettivi si possono raggiungere seguendo diversi percorsi, in totale furtività o affrontando direttamente il nemico. Il tutto in un’ambientazione molto suggestiva: un setting dieselpunk e dark fantasy, a forte stampo retrofuturistico.
4. Fallout: New Vegas
La saga di Fallout è considerata in qualche modo un “parallelo futuristico” dei vari The Elder Scrolls, con i quali condivide la medesima struttura di gioco: mondo aperto, totale libertà, fazioni, meccaniche di gameplay e così via. Sfortunatamente nel catalogo dell’Xbox Game Pass manca Fallout 3, senza dubbio il migliore della saga, ma è già presente Fallout: New Vegas, il secondo migliore di tutti.
Fallout: New Vegas, come suggerisce il nome, è ambientato in una Las Vegas post-apocalittica, dominata dalla guerra tra diverse fazioni che si contendono il dominio sulla città e sui territori circostanti, affacciati sulla diga di Hoover. Al netto di una veste grafica alquanto vetusta e di un gameplay scabroso, ancora oggi rappresenta un GDR di grande qualità, dove si è perennemente incentivati all’esplorazione e alla scoperta di nuove aree, armi e oggetti. Ciò che contraddistingue il titolo però è la storia, forse una delle più mature e coinvolgenti nell’intero ecosistema videoludico di Bethesda, che vi porterà a ponderare attentamente le vostre scelte (e magari pure a sentirvi in colpa per aver “abbandonato” qualche personaggio in favore di qualche altro).
5. DOOM Eternal
Anche DOOM Eternal (qui la nostra recensione) è un gioco già presente nel catalogo del Game Pass, e anche in questo caso – come per TES – non servono molte presentazioni. Ci troviamo dinanzi all’ultimo capitolo della saga FPS per eccellenza, soprattutto se si considera lo spirito della produzione, quello frenetico e “sbarazzino” cui abbiamo potuto assistere nei capitoli precedenti.
Il bello è che su DOOM Eternal, così come in tutti gli altri titoli della saga (sul Game Pass potrete trovare anche DOOM, DOOM 2, DOOM 64 e DOOM 3), sebbene il gameplay frenetico possa sembrare un elemento di distrazione dalla storia in realtà non è così: la storia stessa è appassionante, ben narrata e accompagnata dalle classiche musiche immersive in pieno stile DOOM. Bethesda inoltre ha voluto rendere il titolo fruibile da molti più giocatori, creando un connubio perfetto tra ciò che richiedavano i fan e ciò che richiede il mercato più in generale.
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