Mentre il prossimo BioShock e il suo successore spirituale Judas sono entrambi destinati a portare avanti l’eredità tradizionalista dei titoli FPS per giocatore singolo, il titolo indipendente Mouse ha dimostrato di voler puntare a quella che potrebbe essere la versione più originale della formula, almeno fino ad oggi. Ambientato in un mondo in bianco e nero modellato secondo l’estetica dei cartoni animati degli anni ’30, questo sparatutto ricco di azione sembra sfruttare lo status di dominio pubblico di Topolino durante l’era di Steamboat Willie (che ha recentemente liberato il personaggio dai diritti di Disney). A differenza però di molti altri progetti sulla lunghezza d’onda, Mouse si preannuncia come un’interessante interazione nel genere.
Leggi anche: Judas e BioShock 4: uno punta alle stelle, l’altro dovrebbe tornare con i piedi per terra
Per quanto infatti sequel e titoli come Prey sono riusciti a occupare una nicchia simile negli anni successivi, in quanto capaci di utilizzare tutti gli elementi ispirati al combattimento e alla simulazione immersiva che brillavano nell’originale BioShock, Mouse si è da subito fatto strada non solo per la gradevole componente estetica, ma anche per il modo in cui sembra voler tradurre meccaniche simili alle produzioni di Ken Levine.
Arte e parte
Anche se la sua presentazione fino all’interfaccia utente ricorda il classico di Irrational Games, l’impostazione di Mouse differisce in modo cruciale anche al di là del suo aspetto da cartone animato. BioShock ha infatti creato mondi distopici high-tech a Rapture e Columbia mentre il gioco targato Fumi Games sembra essere pienamente fedele alla tanto cara vecchia scuola. Mitra Thompson, sigari e lattine di spinaci sono difatti esempi di oggetti tematicamente appropriati che sostituiscono le offerte stravaganti di altre esperienze similari.
Judas, sviluppato dal creatore originale di BioShock, si preannuncia come un titolo impressionante che ha richiesto anni di sviluppo, ma anche i giochi esistenti come ad esempio Dishonored, hanno fissato un livello elevato che Mouse deve superare se desidera competere adeguatamente. Anche se è improbabile che lo sviluppatore indipendente di Varsavia sia in grado di offrire lo stesso tipo di maestranze, l’aspetto animato immediatamente riconoscibile del suo progetto consente al gameplay di risaltare sopra ogni altra cosa.
Ken Levine ha un nuovo concorrente?
Da quanto mostrato finora, Mouse sembra semplicemente trarre forte ispirazione da BioShock invece di essere un clone accurato al cento per cento. Plasmidi e tonici non hanno alcun chiaro parallelo in questo contesto, con l’unico potenziamento al momento noto rappresentato dagli spinaci in scatola “Spike-D”in grado di, verosimilmente, mutare le sorti di una battaglia.
Non è al momento noto sapere se la capacità di sparare proiettili dal dito sia un potere o un’arma unica, ma è solo un altro aspetto che esemplifica il fatto che il titolo focalizza la sua essenza principalmente della precisione. Attraverso tuttavia i trailer che mostrano aree piene di nemici aggressivi che vengono rapidamente abbattuti e sconfitti da ostacoli ambientali, è chiaro che Mouse presenterà scenari frenetici che non sembrerebbero affatto fuori posto nel prossimo BioShock.
Allo stesso tempo, la capacità del protagonista di saltare tra i ganci usando la coda ricorda in qualche modo la Sky-Line di Booker DeWitt in Infinite. A completamento di questa analogia, vi è poi un arsenale vario composto fondamentalmente da tutto; che sia un fucile di precisione o semplice dinamite, Mouse potrebbe essere in grado di sfruttare le sue radici di simulazione immersiva supportando molti approcci di combattimento diversi, alla pari delle produzioni più rinomate precedentemente citate.
Che Judas e BioShock 4 abbiano successo o meno quindi, i fan di questo particolare genere in prima persona devono guardare con molta attenzione la produzione di Fumi Games, in quanto potrebbe rappresentare una versione rinnovata, ed allo stesso tempo familiare, di quanto già amato negli anni passati.
Ora non ci resta altro da fare che attendere ulteriori aggiornamenti in merito a Mouse che, nonostante tutto quello mostrato, è ancora orfano di un periodo chiaro di pubblicazione, che potrebbe tuttavia essere presto chiarificato grazie ad uno dei numerosi appuntamenti estivi in programma, a cominciare dalla Summer Game Fest. Il medesimo ragionamento vale ovviamente anche per Judas di Levine, annunciato agli ormai lontani The Game Awards 2022.
Scrivi un commento