Home Videogiochi Anteprime MultiVersus, come emulare Smash Bros con stile | Provato il nuovo gioco

MultiVersus, come emulare Smash Bros con stile | Provato il nuovo gioco

Presentato con entusiasmo lo scorso autunno, MultiVersus, ormai sempre più vicino all’uscita, è stato protagonista di una fase di closed beta alla quale abbiamo partecipato per gentile concessione di Warner Bros. Vi vogliamo quindi raccontare le nostre impressioni sul gioco di Player First Games, dopo queste prime ore della fase di test alla quale seguirà anche una open beta nel mese di luglio.

Sarebbe assurdo asserire che MultiVersus sia un prodotto 100% originale, del resto basta guardare il trailer di annuncio o un qualsiasi gameplay per rendersi conto che Warner Bros. sia andata in una precisa direzione: prendere tutti, o quasi, i suoi grandi franchise e buttarli nella mischia di un emulo di Smash Bros, non senza qualche intuizione.

Definire MultiVersus come uno dei tanti cloni del picchiaduro brawler di Nintendo, alla stregua di un Nickelodeon All-Stars Brawl o del da alcuni compianto PlayStation All-Stars Battle Royale, che di tanto in tanto torna di moda nei meandri del web quando si parla di sequel segretissimi in sviluppo, sarebbe infatti riduttivo. Il titolo di Player First Games si regge sulla solida impalcatura di un qualsiasi Smash Bros, adottandone il concept e in parte il combat system, ma ne semplifica alcuni aspetti e ne modifica altri, per meglio adattarsi a una formula che deve incontrare i gusti di quanti più giocatori possibili vista la natura free to play del progetto.

Abbiamo potuto provare la closed beta di MultiVersus in questi tre giorni. Sono sufficienti per potersi esprimere con certezza sul gioco? Assolutamente no, innanzitutto perché le statistiche dei combattenti possono cambiare considerevolmente prima dell’uscita definitiva del gioco, e poi perché il roster attuale conta 15 personaggi che richiedono un maggior approfondimento per capire cosa va e cosa eventualmente non va nel combat system.

Questo non vieta però di raccontarvi le prime ore in compagnia di MultiVersus, il quale ha molto da scoprire sotto la sua apparentemente semplice superficie. Sebbene la quantità di mosse di cui dispone ogni combattente è certamente più limitata (e accessibile a un pubblico maggiore, come vuole MultiVersus) rispetto a Smash, i personaggi sono anche dotati di peculiari caratteristiche che influiscono sulla partita e che, combinate a dovere con un amico o un giocatore online, possono orientare in maniera differente un incontro.

Prendiamo ad esempio Wonder Woman, il personaggio più centrale dell’intera operazione che lo stesso gioco ci sbatte in faccia ad ogni avvio di MultiVersus: con il suo poderoso scudo, l’Amazzone di casa DC è stata integrata nel ruolo di tank, a differenza ad esempio di Shaggy che è un picchiatore al pari di Batman. Ciò significa che lo stile di combattimento dei due cambia rispetto a quello di Wonder Woman, ma non possiamo dire che si tratta di personaggi “clone”, perché ciò che influisce sul combattimento riguarda anche la propensione verso l’orizzontalità, la verticalità o la natura ibrida del movimento. Bugs Bunny, ad esempio, è un perfetto mago capace di attaccare con facilità in orizzontale ma anche in verticale, potendosi inoltre nascondere sottoterra nelle sue celebri buche. Taz, estremo picchiatore, predilige gli scontri orizzontali, proprio come il simpatico Rendog, un personaggio originale che è però uno dei guaritori del roster. Detto così, sembra quasi che Player First Games abbia voluto applicare una sorta di formula hero-based a MultiVersus, e… Beh, non è solo un’impressione. L’efficacia di un personaggio viene amplificata specialmente con il gioco di squadra, basti pensare al lazo di Wonder Woman che può salvare un alleato che è stato scaraventato fuori dai limiti della mappa giocabile.

Pur non avendo potuto provare tutti i personaggi presenti in questa alpha (abbiamo volutamente tralasciato i personaggi da Steven Universe e Adventure Time, oltre a Tom & Jerry), possiamo comunque dire che, allo stato attuale delle cose, alcuni personaggi potrebbero presentare alcuni importanti sbilanciamenti. Uno di questi, a nostro avviso, è Taz dei Looney Tunes, che con la sua mossa Taz-nado può scaraventare lontano un nemico senza troppo sforzo, se non addirittura entrambi i componenti del team avversario – lo abbiamo fatto in almeno tre occasioni durante questa alpha, e se pensate che per vincere una squadra deve ottenere 5 ko, ecco che l’operazione diventa molto più semplice. Certo è che si tratta pur sempre di impressioni iniziali che non tengono conto del pieno potenziale di tutti i personaggi e soprattutto dei Vantaggi, abilità extra da sbloccare progredendo con i vari combattenti e che forniscono bonus aggiuntivi tra cui potenziamento dei danni o riduzione degli attacchi subiti.

È ancora presto quindi per esprimersi in materia di bilanciamento dei combattenti, ma certo è che gli sviluppatori hanno lavorato verso una direzione più improntata al gioco di squadra rispetto al solito e già citato Smash Bros, che richiederà un grado di attenzione e di studio da parte di coloro che vorranno trarre il meglio dal gioco.

Quello che già oggi possiamo affermare con buona certezza è che il design degli stage e dei personaggi, nel loro più puro stile cartoon, non è affatto male, e anzi un art design di questo tipo permetterà al gioco di sopravvivere molto a lungo senza sfigurare. Non ci riferiamo solo a chi già apparteneva al mondo dei personaggi animati, quali un Bugs Bunny, Welma da Scooby Doo o Steven Universe. L’adattamento cartoon di Arya Stark, da Game of Thrones, è infatti piacevole, sebbene ci voglia un po’ per abituarsi. Sarà interessante vedere se i futuri personaggi, in arrivo da Il Signore degli Anelli, Harry Potter e altri franchise “realistici” di WB, sapranno mantenere lo stesso standard artistico.

Scritto da
Andrea "Geo" Peroni

Entra a contatto con uno strano oggetto chiamato "videogioco" alla tenera età di 5 anni, e da lì in poi la sua mente sarà focalizzata per sempre sul mondo videoludico. Fan sfegatato della serie Kingdom Hearts e della Marvel Comics, che mi divertono fin da bambino. Cacciatore di Trofei DOP.

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