Chi si ricorda di Arcanum: Of Steamworks and Magick Obscura? Ormai è passato quasi un quarto di secolo dall’uscita dell’opera dei Troika Games, un CRPG ad ambientazione steampunk che al tempo riscosse un grande successo di critica. La compagnia ceco-ucraina Dreamate pare proprio che voglia raccogliere l’eredità di Arcanum con New Arc Line, un gioco di ruolo in cui magia e tecnologia sono in costante battaglia. Diamogli un’occhiata nella nostra anteprima.
Magia e tecnologia in conflitto
New Arc Line si trova attualmente in fase di accesso anticipato su Steam, e Dreamate prevede che questa situazione si protrarrà almeno per tutto il 2025. In questo momento possiamo giocare al primo atto della storia, che in sostanza prevede poco più di una decina di ore di contenuti, tra quest principale e sottomissioni varie.
New Arc Line è un gioco di ruolo in cui il giocatore deve scegliere da che parte del conflitto vuole stare. Possiamo scegliere di sostenere la fazione dei maghi, focalizzata sulle arti arcane e sulla magia proveniente da Madre Natura, oppure optare per la Rivoluzione Steampunk, votata all’uso estremo della tecnologia.
Come di consueto, le decisioni di ogni giocatore sono importanti e il successo o il fallimento sono determinati dal lancio dei dadi. Come spesso accade nei giochi di ruolo, in fase di creazione del personaggio non saremo limitati alla scelta degli umani, ma le razze che vivono in questo mondo sono molteplici: elfi, nani, giganti e persino fate! Solo che non sono quelle delle fiabe per bambini…
Subito dopo l’inizio del gioco, dobbiamo creare il nostro personaggio. Al momento, la scelta di dettagli come il colore dei capelli o degli occhi è abbastanza sviluppata, a differenza del numero di razze disponibili: il giocatore può scegliere solo tra umano ed elfo. Inoltre, non è possibile modificare i dettagli del volto o la corporatura del nostro personaggio.
Tuttavia, dopo aver scelto una razza, non dobbiamo concentrarci solo sull’aspetto fisico. Come da tradizione, non possiamo dimenticarti delle statistiche e dell’assegnazione dei punti. Quando decidiamo chi vogliamo essere in questo gioco, vale la pena prestare attenzione alle informazioni visualizzate al riguardo. Saremo particolarmente carismatici e abili nell’avere la meglio nei dialoghi? Oppure faremo parlare per noi i nostri muscoli? Distribuiamo i punti di conseguenza e il nostro personaggio sarà pronto all’avventura.
Come dicevamo, è necessario anche prendere una decisione sulla parte in conflitto. Al momento sono disponibili due classi: un mago (presentato direttamente come uno sciamano voodoo) o un ingegnere diesel. Ogni classe gode delle proprie abilità speciali: è ovvio che un sostenitore della Rivoluzione disprezzerà la magia, mentre un Adepto delle Arti Arcane non sparerà con un fucile a scoppio.
Una città soffocata da un male oscuro
Proprio come in Baldur’s Gate 3, ci troviamo di fronte fin da subito ad un pericolo imminente. Iniziamo con un disastro: ci ritroviamo in un tipico ambiente ospedaliero, feriti, con persone morenti e macchine in fiamme tutt’intorno. Non sappiamo dove ci troviamo né perché tutti intorno a noi siano in pericolo di vita. Cosa è accaduto? Non lo sappiamo. Fin dal primo momento, il gioco ci fa porre delle domande che ci fanno sentire coinvolti dalla vicenda narrata.
Ma queste domande avranno una risposta, non preoccupatevi. Rivivremo la nostra storia dall’inizio, in un flashback. Dal punto di vista narrativo è una grande mossa, ed aumenta la sensazione di immersione.
Arriviamo in una città che promette una grande ricchezza, ma che pone anche un dilemma: e se le persone perdessero il lavoro, sostituite da automi? Ma noi abbiamo un obiettivo: consegnare una valigia con un manufatto e supportare Red Simon nelle sue attività. Insomma, un macguffin alla Pulp Fiction. E nel frattempo ci troviamo a fare i conti col Flagello di Ferro, che muta le persone e le trasforma in qualcosa di simile a una simbiosi di magia e tecnologia. Se solo ci fosse una cura per questo…
I compagni di ventura
Non siamo soli nel nostro viaggio. Abbastanza rapidamente incontriamo il primo compagno che ci introduce alle regole che governano la città. Non solo ci aiuta in combattimento, ma a volte può anche unirsi alla conversazione, cambiandone la direzione.
Mick, un meccanico steampunk che, come si addice a un killer professionista, ha le spalle larghe e un pugno può fare miracoli. Nella descrizione del gioco, i creatori ci promettono solennemente che per noi ci saranno più compagni simili. Chissà quale altro pittoresco personaggio renderà più piacevole il nostro soggiorno in questa città…
Dadi e carte
Per ciò che concerne le meccaniche di gioco, sappiate che chi proviene da Baldur’s Gate 3 si sentirà a casa. La cosa fondamentale e più importante è, ovviamente, lanciare i dadi, a 100 facce e a 10 facce. Per superare una prova di abilità, dobbiamo ottenere un risultato inferiore al nostro valore di abilità.
Un’aggiunta interessante sono i portali interdimensionali da cui cadono le carte, permettendoci di modificare il risultato del lancio. Possono essere trovati accidentalmente oppure la loro posizione diventa parte della ricompensa per aver completato una missione. Ovunque appaiano disturbi magici potrebbe apparire un portale di ricompensa.
Il nostro mago voodoo ha i suoi incantesimi, ma scopriremo che usarli può avere un effetto interessante. Ogni volta che usiamo la magia, il livello di depravazione aumenta e, di conseguenza, porta a cambiamenti nel nostro personaggio. Nel caso di un servitore tecnologico, le sue abilità dipendono dai sottotipi di classe sviluppati e dall’equipaggiamento. Naturalmente le abilità possono essere sviluppate con i punti ricevuti per i livelli acquisiti.
Già in questo early access ci sono parecchie missioni, ma in ogni gioco di ruolo che si rispetti, deve esserci anche una locanda. Dopotutto, quando siamo stanchi di correre per le strade vorremmo riposarci e goderci una bella bevuta in compagnia e fare qualche acquisto presso i mercanti.
E ora rimaniamo in attesa…
Per il momento le nostre prime impressioni su New Arc Line sono positive. Grafica, storia, e dialoghi sono brillanti. Certo, c’è ancora parecchio da fare a riguardo del sistema di combattimento e del bilanciamento, ma non possiamo pretendere di più visto lo stato embrionale del gioco.
New Arc Line pare proprio un titolo con un buon potenziale, e anche le persone che non conoscono Arcanum si divertiranno moltissimo. Speriamo che gli aggiornamenti di Dreamate siano frequenti e che non si facciano attendere troppo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, allora sappiate che New Arc Line è un titolo da tenere d’occhio.
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