Nella notte i timori/sogni di molti, a seconda delle appartenenze e delle visioni politiche, sono divenute realtà: la Gran Bretagna ha votato Sì al Brexit, l’abbandono cioè del Regno Unito all’Unione Europea. La decisione storica, dopo il voto del referendum, passa ora al Senato, che dovrà gestire una situazione particolarmente agguerrita e confusionaria che rischia di portare tanti disagi a molti settori. Compreso quello dei videogiochi, tanto che diversi nomi dell’industria videoludica e software house hanno espresso i loro timori riguardo questo abbandono all’UE.
Jo Twisti, amministratore esecutivo dell’associazione per il commercio UKIE, prevede una grossa incertezza nel mondo dei videogiochi da qui ai prossimi anni:
Questa decisione e le incertezze politiche che ne deriveranno avranno un grosso peso sui nostri affari.
Preoccupata anche Rebellion, software house della serie Sniper Elite, che ha sede ad Oxford e che dovrà fare i conti con le esportazioni, come tutti:
Lo sviluppo di videogiochi nel Regno Unito è un’industria incentrata sulle esportazioni, che vende contenuti in tutto il mondo.
Parole più forti quelle di TIGA, altra associazione del settore, che chiede direttamente al governo di fare attenzione all’evoluzione della situazione e di garantire una stabilità economica per tutti i settori a seguito del Brexit, anche a quello dei videogiochi:
Quello dei videogiochi è un settore orientato all’esportazione, con circa il 95% degli studi che vendono i propri prodotti all’estero. Se seguiranno il referendum in favore dell’uscita dall’UE, sarà importantissimo rafforzare quei settori in cui il Regno Unito ha un vantaggio competitivo […] tra cui il settore dei videogiochi.
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