Una notizia clamorosa quella che arriva da CBNC: il colosso delle telecomunicazioni AT&T, proprietario tra gli alti dei gruppo Time Warner e HBO, ha messo in vendida la divisione Warner Bros. Interactive Entertainment.
Una notizia decisamente spiazzante, se pensiamo che Warner Bros. Interactive è una delle aziende più attive del settore e che ha sempre fatto registrare buoni risultati sul piano commerciale.
AT&T avrebbe deciso di mettere ufficialmente in vendita l’intera divisione videogiochi di Warner Bros. per la modica cifra di 4 miliardi di dollari, il che significa una sola cosa: i potenziali acquirenti saranno pochi, ma chi riuscirà ad aggiudicarsi l’asta metterà le mani su una gamma impressionante di proprietà intellettuali.
Acquistando Warner Bros. Interactive Entertainment, un’azienda potrebbe infatti entrare in possesso non solo delle licenze per videogiochi come LEGO, Game of Thrones e Scribblenauts, ma anche pesanti nomi del panorama dell’intrattenimento come Harry Potter, Mortal Kombat e i personaggi della DC Comics.
Se pensiamo poi che Rocksteady, WB Montreal e Avalanche Software, tutte facenti parte di WB, stanno lavorando a grosse produzioni legate proprio a DC, Batman e Harry Potter (il famoso RPG Hogwarts: A Dark Legacy di cui si è parlato tanto questa settimana), la notizia della vendita dell’intero pacchetto assume connotati ancora più strani.
A parte questo, stando ai report che provengono dagli Stati Uniti, tre giganti del settore si sono già fatti avanti per intavolare una trattativa con Warner Bros. e puntare all’acquisto del pacchetto, vale a dire Take-Two Interactive, Electronic Arts e Activision Blizzard.
La decisione di AT&T potrebbe essere dettata da una maggiore volontà di incanalare budget nelle divisioni cinematografiche e televisive, ma c’è anche un’altra prospettiva. L’acquirente di WB Interactive Entertainment entrerebbe sì in possesso dello sfruttamento delle proprietà intellettuali di cui abbiamo parlato poco sopra per i videogiochi, ma AT&T continuerebbe a mantenere il controllo totale delle IP. Il che significa, in poche parole, che se un giorno Activision, una volta acquistata WBIE, dovesse mettere in commercio un gioco su Harry Potter, AT&T continuerebbe comunque a ricevere royalty per lo sfruttamento del maghetto nato dalla penna di J.K. Rowling.
Uno scenario davvero imprevedibile fino a ieri, ma ora l’industria è in fermento: chi riuscirà a portarsi a casa l’ambita Warner Bros. Interactive?
Scrivi un commento